Intessere il futuro : allestimenti urbani temporanei per un messaggio di responsabilita' ambientale

This thesis explores the role of design as a tool for change to promote greater environmental and social awareness, with a focus on the fashion and textile industry. The fashion industry is one of the most polluting industries, contributing to the unsustainable consumption of resources and the production of textile waste. The research addresses the issues related to the linear model of production and consumption, highlighting the potential of the circular economy to reduce the sector’s environmental impact. However, when analysing the difficulties in switching to circular models, it is found that socio-cultural obstacles are the most difficult to overcome. The research work goes on to investigate how design can foster a transition towards more sustainable practices, overcoming technical-operational and socio-cultural barriers through its role as an agent of change, capable of mediating between industry, market and society, exploiting its ability to influence production and consumption. At the same time, it is emphasised how an interdisciplinary, plural and collaborative approach between fashion, design and the other design disciplines can help overcome a sectorial and snobbish mentality, generating multiple solutions to problems such as the environment. In this context, the designer has a moral duty not to be passive and to use design as a tool to rethink the present in order to build a sustainable future. For this reason, the research concludes with a concrete design proposal: a temporary urban installation that, especially through the use of fabric – a material in which the unresolved issues of design, textiles and fashion are intertwined – aims to raise awareness and involve the public towards greater environmental responsibility. In conclusion, this thesis demonstrates how design can act as a catalyst for cultural and social transformation, helping to create a new relationship between fashion, environment and community. The project is proposed as the beginning of a change that can be replicated and amplified in other contexts, marking a small but significant step towards a more sustainable future.

Questa tesi esplora il ruolo del design come strumento di cambiamento per promuovere una maggiore consapevolezza ambientale e sociale, con particolare attenzione al settore della moda e del tessile. L’industria della moda è una delle più inquinanti, contribuendo al consumo insostenibile di risorse e alla produzione di rifiuti tessili. La ricerca affronta le problematiche legate al modello lineare di produzione e consumo, evidenziando le potenzialità dell’economia circolare per ridurre l’impatto ambientale del settore. Tuttavia, analizzando le difficoltà nel passaggio a modelli circolari, si riscontra che gli ostacoli socioculturali sono i più difficili da superare. Il lavoro di ricerca prosegue indagando come il design possa favorire una transizione verso pratiche più sostenibili, superando le barriere tecnico-operative e socioculturali attraverso il ruolo di agente di cambiamento, capace di mediare tra industria, mercato e società, sfruttando la sua capacità di influenzare la produzione e i consumi. Allo stesso tempo, si sottolinea come un approccio interdisciplinare, plurale e collaborativo tra moda, design e le altre discipline progettuali possa contribuire a superare la mentalità settoriale e snobistica, generando soluzioni multiple a problemi come quello ambientale. In questo contesto, il progettista ha il dovere morale di non essere passivo e di sfruttare il design come strumento per ripensare il presente per costruire un futuro sostenibile. Per questo motivo la ricerca si conclude con una proposta progettuale concreta: un allestimento urbano temporaneo che, soprattutto attraverso l’uso del tessuto – materiale in cui si intrecciano le questioni irrisolte di design, tessile e moda – mira a sensibilizzare e coinvolgere il pubblico verso una maggiore responsabilità ambientale. In conclusione, questa tesi dimostra come il design possa fungere da catalizzatore per una trasformazione culturale e sociale, contribuendo a creare una nuova relazione tra moda, ambiente e comunità. Il progetto si propone come l’inizio di un cambiamento che può essere replicato e amplificato in altri contesti, segnando un passo piccolo, ma significativo, verso un futuro più sostenibile.