Localita' Puncia : il suolo come occasione di progetto

The willingness of the Bellano administration to renew its artistic, cultural and architectural offerings, in order to offer a widespread tour of the municipality, has triggered the development and realisation of restorations and renovations of historically important places for the city, such as, for example, the former church of San Nicolao, Palazzo Lorla, where the Giancarlo Vitali Museum will be housed, the former Cantoni cotton mill, converted into an art museum, and the already completed redevelopment of the Orrido. We consider Bellano to be an architecturally stimulating case study, not only for the assumptions and conditions offered by the Administration and the professionals who are designing and implementing the planned interventions, but also for its lakeside location and, above all, for its urban and architectural potential that is still partly unexpressed. The presence of private buildings and repulsion towards their direct public appurtenances has, over the years, rendered the areas in which they are located mortified places and incapable of fully exploiting their potential; in them we have detected spaces in which a spirit and a will to exist in a certain way reside, perceived intentions that we have attempted to indulge.

La volontà di rinnovare l’offerta artistica, culturale ed architettonica dell’Amministrazione bellanese, atta ad offrire un percorso di visita diffuso nel comune, ha innescato lo sviluppo e la realizzazione di restauri e recuperi di luoghi storicamente rilevanti per la città come, per esempio, l’ex chiesa di San Nicolao, il Palazzo Lorla, dove troverà sede l’allestimento del Museo Giancarlo Vitali, l’ex Cotonificio Cantoni, convertito in museo d’arte, e la già avvenuta riqualificazione dell’Orrido. Riteniamo Bellano un caso studio architettonicamente stimolante, oltre che per i presupposti e le condizioni offerte dall’Amministrazione e dai professionisti che si stanno occupando di progettare e realizzare gli interventi programmati, per la sua condizione lacustre e, soprattutto, per le sue potenzialità urbane e architettoniche in parte ancora inespresse. La presenza di edifici privati e repulsivi verso le loro dirette pertinenze pubbliche ha, negli anni, reso le aree in cui sono collocati dei luoghi mortificati e incapaci di sfruttare a pieno le loro potenzialità; in esse abbiamo rilevato degli spazi in cui risiedono uno spirito e una volontà di esistere in un certo modo, delle intenzioni percepite che abbiamo tentato di assecondare.