Shaping circularity: material-driven design paths towards a new leather ecosystem

In recent years, the fashion industry has been at the centre of a heated debate on sustainability, with particular emphasis on the choice of materials and their environmental impact. The over-use of natural resources, waste generation and pollution from manufacturing processes have made it necessary to rethink traditional practices, prompting designers and companies to explore more sustainable alternatives. In this context, the search for innovative materials and sustainability-oriented design strategies has become a priority for the evolution of the sector. The objective of the thesis is to study in depth the different experiments that have been carried out on materials, within the fashion system, to understand how these can evolve further to help designers develop production processes that are as sustainable as possible. The aim of this research is to create a tangible tool that designers can use to create material-driven sustainable design paths for the fashion industry, where the material-driven focus is on alternatives to leather. This is because, as will be extensively discussed in Chapter 3.3, «In designing this interpretive research model a well-defined decision was made, which was to focus the interpretative model on a dimension that responds to the needs of the contemporary market, namely that of alternative leathers.» To make this possible, the author first conducted a research on the fashion system as we know it today, with its aspects of sustainability and non-sustainability. Then she studied the concrete actions that were made, especially by designers, to make the world of fashion more sustainable, as the concepts of responsible fashion, circular economy and sustainable development, and the attention to materials was analysed in depth. After this careful analysis, two taxonomies have been drawn up: the first referring to the sustainable and innovative materials most used within the fashion sector; the second referring to the material-driven design approaches most used by brands and companies that have invested in the materials of the first taxonomy. All of this has been preparatory for the creation of material-driven design paths, where, when we talk about materials, we refer to alternatives to leathers. Finally, the Toolkit was developed, which is the tangible and usable element for designers, consisting of a Playbook and three decks of cards, which represent a critical element of the Toolkit, as they serve as a means through which the Playbook can operate to its full potential. Thanks to the creation of this Toolkit and its use during the focus group, developed by the author, it could be seen that the designers were happy with this tool, they appreciated the fact that there were well-established rules to follow in order to make it work, but that nevertheless designers had the possibility of choosing independently, even if guided, the type of path to develop, the idea, the design and the materials to be used.

Negli ultimi anni, l’industria della moda si è trovata al centro di un acceso dibattito sulla sostenibilità, con particolare attenzione alla scelta dei materiali e al loro impatto ambientale. L’eccessivo utilizzo di risorse naturali, la produzione di rifiuti e l’inquinamento derivante dai processi produttivi hanno reso necessario un ripensamento delle pratiche tradizionali, spingendo designer e aziende a esplorare alternative più sostenibili. In questo contesto, la ricerca di materiali innovativi e di strategie di design orientate alla sostenibilità è diventata una priorità per l’evoluzione del settore. L’obiettivo della tesi è quello di approfondire i diversi esperimenti che sono stati condotti sui materiali, all’interno del sistema moda, per capire come questi possano evolversi ulteriormente per aiutare i progettisti a sviluppare processi produttivi il più possibile sostenibili. L’obiettivo di questa ricerca è quello di creare uno strumento tangibile che i designer possano utilizzare per creare percorsi di design sostenibili basati sui materiali per l’industria della moda, in cui l’attenzione sia rivolta alle alternative alla pelle. Questo perché, come sarà successivamente discusso nel capitolo 3.3, «In designing this interpretive research model a well-defined decision was made, which was to focus the interpretative model on a dimension that responds to the needs of the contemporary market, namely that of alternative leathers.» Per far sì che tutto ciò fosse possibile, l’autrice ha condotto dapprima una ricerca sul sistema moda come lo conosciamo oggi, con i suoi aspetti di sostenibilità ed insostenibilità. Sono poi state studiate le azioni concrete che sono state fatte, in particolar modo dai designer, per rendere il mondo della moda più sostenibile, come il concetto di responsible fashion, circular economy e sustainable development, ed è stata analizzata in profondità l’attenzione verso i materiali. Dopo questa attenta analisi sono state stilate due tassonomie: la prima riferita ai materiali sostenibili ed innovativi più utilizzati all’interno del settore moda; la seconda riferita agli approcci di design material-driven più utilizzati da brand e aziende che hanno investito sui materiali della prima tassonomia. Tutto ciò è stato propedeutico per la creazione dei percorsi material-driven, dove, nel momento in cui si parla di materiali, ci si riferisce alle alternative alla pelle. Infine è stato sviluppato il Toolkit, ovvero l’elemento tangibile ed utilizzabile dai designer, che è composto da un Playbook e da tre mazzi di carte, i quali rappresentano un elemento critico del Toolkit, in quanto fungono da mezzo attraverso il quale il Playbook può operare al suo pieno potenziale. Grazie alla creazione di questo Toolkit e al suo utilizzo durante il focus group, sviluppato dell’autrice, si è potuto constatare che i designer si siano trovati bene con questo strumento, abbiano apprezzato il fatto che ci fossero delle regole ben stabilite da seguire in modo tale da farlo funzionare, ma che comunque essi avessero la possibilità di scegliere in autonomia, seppur guidati, il tipo di percorso da sviluppare, l’idea, il design e i materiali da utilizzare.