In recent years, the integration of environmental, social and governance (ESG) criteria into credit risk evaluations has gained prominence, driven by the growing recognition that ESG risks can significantly impact borrowers’ creditworthiness and, consequently, the overall risk exposure of financial institutions. This thesis aims to explore the state of the art of the integration of ESG factors into Italian banks’ credit risk management practices, with a particular focus on non-listed companies, and to evaluate the actual impact that these factors have on Italian institutions’ lending activities. First, an analysis of the ESG regulatory framework in Europe was conducted to examine the role of regulation in promoting the integration of ESG elements into credit risk assessments. Second, a literature review was carried out to identify the existing evidence on the topic to date. It emerged that most studies investigate the potential benefits of integrating ESG factors, often based on samples of listed US companies, while it remains unclear on how these factors are actually incorporated into credit risk models, especially when assessing unlisted companies. For this reason, an empirical analysis was performed through an online survey, which was distributed to the fifty largest Italian banks, ranked by total tangible assets. The findings indicate that most Italian banks incorporate ESG factors into the credit risk evaluation of non-listed firms, with environmental criteria being the most extensively integrated. Moreover, a significant number of Italian institutions report that the inclusion of ESG criteria into credit risk assessments enhances the quality of their corporate credit portfolio allocated to non-listed companies, as reflected in the lower loan spreads applied to ESG-committed borrowers. These results suggest that the integration of ESG factors is not merely a matter of regulatory compliance, but a strategic tool that mitigates credit risk and, consequently, creates value for financial institutions.

Negli ultimi anni, l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nell’analisi del rischio di credito è diventata sempre più rilevante, in quanto i rischi ESG possono influenzare la solvibilità dei debitori e, di conseguenza, l’esposizione al rischio delle istituzioni finanziarie. Questa tesi ha l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte dell’integrazione dei fattori ESG nella gestione del rischio di credito delle banche italiane, con particolare attenzione alle imprese non quotate, e di valutare l’effettivo impatto di tale integrazione sulle politiche di concessione del credito. In primo luogo, è stata condotta un’analisi del quadro normativo ESG in Europa per comprendere come la regolamentazione favorisca l’integrazione dei criteri di sostenibilità nelle valutazioni del rischio di credito. Successivamente, è stata effettuata una revisione della letteratura per raccogliere le evidenze esistenti sul tema. È emerso che la maggior parte degli studi si concentra sui potenziali benefici dell’integrazione dei fattori ESG, spesso basandosi su dati di società statunitensi quotate. Resta invece poco chiaro come questi fattori vengano effettivamente incorporati nei modelli di rischio di credito, soprattutto nella valutazione delle imprese non quotate. Per questo motivo, è stata condotta un’analisi empirica attraverso un questionario online, distribuito alle cinquanta maggiori banche italiane, classificate in base al totale dell’attivo tangibile. I risultati indicano che la maggior parte delle banche italiane incorpora i fattori ESG nella valutazione del rischio di credito delle società non quotate, con i fattori ambientali che risultano essere i più integrati. Inoltre, molte istituzioni italiane evidenziano come l’integrazione di tali criteri nell’analisi del rischio di credito migliori la qualità del loro portafoglio crediti verso le imprese non quotate, come dimostrato dai minori spread applicati ai debitori con modelli di business sostenibili. Questi risultati suggeriscono che l’integrazione dei fattori ESG non è solo una questione di conformità normativa, ma contribuisce alla mitigazione del rischio di credito e, conseguentemente, alla creazione di valore per le istituzioni finanziarie.

The integration of ESG into credit risk: an empirical analysis on italian banks

Motta, Tommaso;Di Lella, Felice Pio
2023/2024

Abstract

In recent years, the integration of environmental, social and governance (ESG) criteria into credit risk evaluations has gained prominence, driven by the growing recognition that ESG risks can significantly impact borrowers’ creditworthiness and, consequently, the overall risk exposure of financial institutions. This thesis aims to explore the state of the art of the integration of ESG factors into Italian banks’ credit risk management practices, with a particular focus on non-listed companies, and to evaluate the actual impact that these factors have on Italian institutions’ lending activities. First, an analysis of the ESG regulatory framework in Europe was conducted to examine the role of regulation in promoting the integration of ESG elements into credit risk assessments. Second, a literature review was carried out to identify the existing evidence on the topic to date. It emerged that most studies investigate the potential benefits of integrating ESG factors, often based on samples of listed US companies, while it remains unclear on how these factors are actually incorporated into credit risk models, especially when assessing unlisted companies. For this reason, an empirical analysis was performed through an online survey, which was distributed to the fifty largest Italian banks, ranked by total tangible assets. The findings indicate that most Italian banks incorporate ESG factors into the credit risk evaluation of non-listed firms, with environmental criteria being the most extensively integrated. Moreover, a significant number of Italian institutions report that the inclusion of ESG criteria into credit risk assessments enhances the quality of their corporate credit portfolio allocated to non-listed companies, as reflected in the lower loan spreads applied to ESG-committed borrowers. These results suggest that the integration of ESG factors is not merely a matter of regulatory compliance, but a strategic tool that mitigates credit risk and, consequently, creates value for financial institutions.
GALLONI, GIULIO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
3-apr-2025
2023/2024
Negli ultimi anni, l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nell’analisi del rischio di credito è diventata sempre più rilevante, in quanto i rischi ESG possono influenzare la solvibilità dei debitori e, di conseguenza, l’esposizione al rischio delle istituzioni finanziarie. Questa tesi ha l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte dell’integrazione dei fattori ESG nella gestione del rischio di credito delle banche italiane, con particolare attenzione alle imprese non quotate, e di valutare l’effettivo impatto di tale integrazione sulle politiche di concessione del credito. In primo luogo, è stata condotta un’analisi del quadro normativo ESG in Europa per comprendere come la regolamentazione favorisca l’integrazione dei criteri di sostenibilità nelle valutazioni del rischio di credito. Successivamente, è stata effettuata una revisione della letteratura per raccogliere le evidenze esistenti sul tema. È emerso che la maggior parte degli studi si concentra sui potenziali benefici dell’integrazione dei fattori ESG, spesso basandosi su dati di società statunitensi quotate. Resta invece poco chiaro come questi fattori vengano effettivamente incorporati nei modelli di rischio di credito, soprattutto nella valutazione delle imprese non quotate. Per questo motivo, è stata condotta un’analisi empirica attraverso un questionario online, distribuito alle cinquanta maggiori banche italiane, classificate in base al totale dell’attivo tangibile. I risultati indicano che la maggior parte delle banche italiane incorpora i fattori ESG nella valutazione del rischio di credito delle società non quotate, con i fattori ambientali che risultano essere i più integrati. Inoltre, molte istituzioni italiane evidenziano come l’integrazione di tali criteri nell’analisi del rischio di credito migliori la qualità del loro portafoglio crediti verso le imprese non quotate, come dimostrato dai minori spread applicati ai debitori con modelli di business sostenibili. Questi risultati suggeriscono che l’integrazione dei fattori ESG non è solo una questione di conformità normativa, ma contribuisce alla mitigazione del rischio di credito e, conseguentemente, alla creazione di valore per le istituzioni finanziarie.
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