"Coffee?" is much more than a question, much more than a drink. It is a request for sociality, a request for a break from everyday life, it is an individual and collective experience. When we propose to drink coffee to someone, in a way, we propose ourselves, our time, our being. Coffee is ritual, it is multi-sensory experience, it is identity and habit. Every culture has its own ritual, its own way of making and tasting coffee. From Italian espresso to American coffee, each individual develops a projection of himself in the drink. It communicates something. However, today, the relationship one can have with coffee is evolving, technologically and sensorially speaking: it is no longer a question of just choosing the type or length of the drink, but of adapting every parameter that characterises it to our tastes, creating experience through experimentation. The design of coffee machines has evolved in recent years to improve the interaction and sensory experience, from the methods to the extraction parameters. Today, it is possible to control and manage all the parameters of the coffee-making process: temperature, pressure, speed, grind size and even the composition of the water. Science has enabled this leap. Studies on coffee have shown how the management of extraction parameters determines the aroma and intensity of coffee, transforming the process into art, with the same attention to gesture and detail as an alchemist. It is precisely from the figure of the alchemist that this thesis project was born. "Alchemist" is a tool at the service of experience, a coffee machine that aims to integrate all the tools for the preparation of coffee in a functional manner, allowing those who use it to create a personalised drink in every aspect. A machine created for those who love coffee and love the way it is made.

“Caffè?” è molto più di una domanda, molto più di una bevanda. È richiesta di socialità, richiesta di una pausa dalla quotidianità, è esperienza individuale e collettiva. Quando proponiamo di bere un caffè a qualcuno, in un certo senso, proponiamo noi stessi, il nostro tempo, il nostro essere. Il caffè è rituale, è esperienza multisensoriale, è identità e abitudine. Ogni cultura ha il suo rituale, il suo modo di fare e degustare il caffè. Dall’espresso italiano al caffè americano, ogni individuo sviluppa una proiezione di sé nella bevanda. Comunica qualcosa. Tuttavia, oggi, il rapporto che si può avere con il caffè è in evoluzione, tecnologicamente e sensorialmente parlando: non si tratta più di scegliere solo il tipo o la lunghezza della bevanda, ma di adattare ogni parametro che la caratterizza ai nostri gusti, creando esperienza tramite la sperimentazione. Il design delle macchine da caffè si è evoluto, negli ultimi anni, con l’obiettivo di migliorarne l’interazione e l’esperienza sensoriale, dai metodi ai parametri di estrazione. Oggi è possibile controllare e gestire tutti i parametri del processo di realizzazione del caffè: temperatura, pressione, velocità, dimensione del macinato e addirittura la composizione dell’acqua. La scienza ha permesso questo salto. Gli studi sul caffè hanno evidenziato come la gestione dei parametri di estrazione determini l’aroma e l’intensità del caffè, trasformando il processo in arte, con la stessa attenzione al gesto e al dettaglio di un alchimista. Proprio dalla figura dell’alchimista nasce questo progetto di tesi. “Alchemist” è uno strumento a servizio dell’esperienza, una macchina da caffè che vuole integrare tutti gli strumenti per la preparazione in maniera funzionale, permettendo a chi ne fa uso di creare una bevanda personalizzata sotto ogni aspetto. Una macchina creata per chi ama il caffè e ama il modo di farlo.

Alchemist: create your own coffee recipe

Bellenda Fassino, Andrea
2023/2024

Abstract

"Coffee?" is much more than a question, much more than a drink. It is a request for sociality, a request for a break from everyday life, it is an individual and collective experience. When we propose to drink coffee to someone, in a way, we propose ourselves, our time, our being. Coffee is ritual, it is multi-sensory experience, it is identity and habit. Every culture has its own ritual, its own way of making and tasting coffee. From Italian espresso to American coffee, each individual develops a projection of himself in the drink. It communicates something. However, today, the relationship one can have with coffee is evolving, technologically and sensorially speaking: it is no longer a question of just choosing the type or length of the drink, but of adapting every parameter that characterises it to our tastes, creating experience through experimentation. The design of coffee machines has evolved in recent years to improve the interaction and sensory experience, from the methods to the extraction parameters. Today, it is possible to control and manage all the parameters of the coffee-making process: temperature, pressure, speed, grind size and even the composition of the water. Science has enabled this leap. Studies on coffee have shown how the management of extraction parameters determines the aroma and intensity of coffee, transforming the process into art, with the same attention to gesture and detail as an alchemist. It is precisely from the figure of the alchemist that this thesis project was born. "Alchemist" is a tool at the service of experience, a coffee machine that aims to integrate all the tools for the preparation of coffee in a functional manner, allowing those who use it to create a personalised drink in every aspect. A machine created for those who love coffee and love the way it is made.
ARC III - Scuola del Design
3-apr-2025
2023/2024
“Caffè?” è molto più di una domanda, molto più di una bevanda. È richiesta di socialità, richiesta di una pausa dalla quotidianità, è esperienza individuale e collettiva. Quando proponiamo di bere un caffè a qualcuno, in un certo senso, proponiamo noi stessi, il nostro tempo, il nostro essere. Il caffè è rituale, è esperienza multisensoriale, è identità e abitudine. Ogni cultura ha il suo rituale, il suo modo di fare e degustare il caffè. Dall’espresso italiano al caffè americano, ogni individuo sviluppa una proiezione di sé nella bevanda. Comunica qualcosa. Tuttavia, oggi, il rapporto che si può avere con il caffè è in evoluzione, tecnologicamente e sensorialmente parlando: non si tratta più di scegliere solo il tipo o la lunghezza della bevanda, ma di adattare ogni parametro che la caratterizza ai nostri gusti, creando esperienza tramite la sperimentazione. Il design delle macchine da caffè si è evoluto, negli ultimi anni, con l’obiettivo di migliorarne l’interazione e l’esperienza sensoriale, dai metodi ai parametri di estrazione. Oggi è possibile controllare e gestire tutti i parametri del processo di realizzazione del caffè: temperatura, pressione, velocità, dimensione del macinato e addirittura la composizione dell’acqua. La scienza ha permesso questo salto. Gli studi sul caffè hanno evidenziato come la gestione dei parametri di estrazione determini l’aroma e l’intensità del caffè, trasformando il processo in arte, con la stessa attenzione al gesto e al dettaglio di un alchimista. Proprio dalla figura dell’alchimista nasce questo progetto di tesi. “Alchemist” è uno strumento a servizio dell’esperienza, una macchina da caffè che vuole integrare tutti gli strumenti per la preparazione in maniera funzionale, permettendo a chi ne fa uso di creare una bevanda personalizzata sotto ogni aspetto. Una macchina creata per chi ama il caffè e ama il modo di farlo.
File allegati
File Dimensione Formato  
2025_4_Bellenda Fassino_Tesi.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Tesi
Dimensione 28.01 MB
Formato Adobe PDF
28.01 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2025_4_Bellenda Fassino_Technical drawings.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Disegni tecnici
Dimensione 2.2 MB
Formato Adobe PDF
2.2 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/234943