Khartoum, the capital of Sudan, is currently experiencing an unprecedented crisis due to the ongoing war, which has left much of the city in devastation. One of the most critical infrastructures affected is Khartoum International Airport, which remains non-operational due to extensive damage, disrupting both domestic and international connectivity. Even before the conflict, Khartoum was grappling with severe environmental challenges. Rising temperatures, prolonged heat waves, and shifting climatic patterns have intensified concerns about the city’s livability. Some now speculate that winter may cease to exist in Khartoum in the near future, highlighting the urgent need for climate resilience. Against this backdrop of conflict and environmental strain, rethinking urban spaces and infrastructure becomes crucial for the city’s recovery and sustainability. Prior to the ongoing war, there had been efforts to relocate Khartoum International Airport to the city’s periphery to free up central land for redevelopment. Now, with the airport no longer functioning, the opportunity arises to transform this space into a major urban park—a new civic heart for Khartoum. This park could integrate green spaces, public gathering areas, and cultural landmarks, fostering social cohesion and well-being. Additionally, linking this urban park to the rest of the city through green and blue corridors would not only enhance connectivity but also help mitigate climate challenges by creating a more comfortable microclimate. Improving walkability, increasing tree coverage, and reconnecting people with the Nile—Khartoum’s historical lifeline—can redefine the city’s relationship with its natural landscape, ensuring a more resilient and sustainable urban future.

Khartoum, capitale del Sudan, sta attualmente vivendo una crisi senza precedenti a causa della guerra in corso, che ha lasciato gran parte della città devastata. Una delle infrastrutture più colpite è l‘Aeroporto Internazionale di Khartoum, ormai non operativo a causa dei gravi danni subiti, interrompendo i collegamenti sia nazionali che internazionali. Anche prima del conflitto, Khartoum affrontava gravi sfide ambientali. L’aumento delle temperature, le ondate di calore prolungate e i cambiamenti climatici hanno intensificato le preoccupazioni sulla vivibilità della città. Alcuni ipotizzano che in futuro l’inverno potrebbe scomparire del tutto, sottolineando l’urgente necessità di rafforzare la resilienza climatica. In questo contesto di crisi e tensioni ambientali, ripensare gli spazi urbani e le infrastrutture diventa essenziale per la ripresa e la sostenibilità della città. Già prima della guerra, si discuteva il trasferimento dell‘Aeroporto Internazionale di Khartoum verso la periferia, con l’obiettivo di liberare l’area centrale per nuovi sviluppi urbani. Ora che l’aeroporto non è più funzionante, si presenta l’opportunità di trasformare questo spazio in un grande parco urbano, un nuovo cuore civico per Khartoum. Questo parco potrebbe integrare spazi verdi, aree pubbliche e luoghi culturali, favorendo la coesione sociale e il benessere collettivo. Inoltre, collegare questo nuovo parco al resto della città attraverso corridoi verdi e blu migliorerebbe la connettività e contribuirebbe ad affrontare le sfide climatiche, creando un microclima più vivibile. Migliorare la pedonabilità, aumentare la copertura arborea e riconnettere la popolazione con il Nilo, fonte storica di vita per la città, può ridefinire il rapporto di Khartoum con il suo paesaggio naturale, garantendo un futuro urbano più resiliente e sostenibile.

Bridges of Khartoum : regenerating Khartoum's international airport, adaptive reuse of public spaces network for a resilient city

Enas Mohammed Aboalgasim Hassan
2024/2025

Abstract

Khartoum, the capital of Sudan, is currently experiencing an unprecedented crisis due to the ongoing war, which has left much of the city in devastation. One of the most critical infrastructures affected is Khartoum International Airport, which remains non-operational due to extensive damage, disrupting both domestic and international connectivity. Even before the conflict, Khartoum was grappling with severe environmental challenges. Rising temperatures, prolonged heat waves, and shifting climatic patterns have intensified concerns about the city’s livability. Some now speculate that winter may cease to exist in Khartoum in the near future, highlighting the urgent need for climate resilience. Against this backdrop of conflict and environmental strain, rethinking urban spaces and infrastructure becomes crucial for the city’s recovery and sustainability. Prior to the ongoing war, there had been efforts to relocate Khartoum International Airport to the city’s periphery to free up central land for redevelopment. Now, with the airport no longer functioning, the opportunity arises to transform this space into a major urban park—a new civic heart for Khartoum. This park could integrate green spaces, public gathering areas, and cultural landmarks, fostering social cohesion and well-being. Additionally, linking this urban park to the rest of the city through green and blue corridors would not only enhance connectivity but also help mitigate climate challenges by creating a more comfortable microclimate. Improving walkability, increasing tree coverage, and reconnecting people with the Nile—Khartoum’s historical lifeline—can redefine the city’s relationship with its natural landscape, ensuring a more resilient and sustainable urban future.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-apr-2025
2024/2025
Khartoum, capitale del Sudan, sta attualmente vivendo una crisi senza precedenti a causa della guerra in corso, che ha lasciato gran parte della città devastata. Una delle infrastrutture più colpite è l‘Aeroporto Internazionale di Khartoum, ormai non operativo a causa dei gravi danni subiti, interrompendo i collegamenti sia nazionali che internazionali. Anche prima del conflitto, Khartoum affrontava gravi sfide ambientali. L’aumento delle temperature, le ondate di calore prolungate e i cambiamenti climatici hanno intensificato le preoccupazioni sulla vivibilità della città. Alcuni ipotizzano che in futuro l’inverno potrebbe scomparire del tutto, sottolineando l’urgente necessità di rafforzare la resilienza climatica. In questo contesto di crisi e tensioni ambientali, ripensare gli spazi urbani e le infrastrutture diventa essenziale per la ripresa e la sostenibilità della città. Già prima della guerra, si discuteva il trasferimento dell‘Aeroporto Internazionale di Khartoum verso la periferia, con l’obiettivo di liberare l’area centrale per nuovi sviluppi urbani. Ora che l’aeroporto non è più funzionante, si presenta l’opportunità di trasformare questo spazio in un grande parco urbano, un nuovo cuore civico per Khartoum. Questo parco potrebbe integrare spazi verdi, aree pubbliche e luoghi culturali, favorendo la coesione sociale e il benessere collettivo. Inoltre, collegare questo nuovo parco al resto della città attraverso corridoi verdi e blu migliorerebbe la connettività e contribuirebbe ad affrontare le sfide climatiche, creando un microclima più vivibile. Migliorare la pedonabilità, aumentare la copertura arborea e riconnettere la popolazione con il Nilo, fonte storica di vita per la città, può ridefinire il rapporto di Khartoum con il suo paesaggio naturale, garantendo un futuro urbano più resiliente e sostenibile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/234947