Crafting wellbeing: the cookbook for sustainable fashion

Within the time span of a century, fashion consumption, turbocharged by the daily manipulative influence of a digital marketing machine more powerful than it has ever been, has grown to reach an all-time high. Dissatisfied consumers unsuccessfully try to fulfil their emotional needs with new clothes, half of which will be underutilised. The ability of seeing value in things is being lost. Levels of fashion production are even higher still, and yet up to a third of produced garments remain unsold and are either destroyed or sent to landfill. Every wasted garment is simultaneously eroding both the environment and craft cultures, leading to a loss of connection to heritages, to the environment and to the history linked to it and its people. Waste is a design flaw. This thesis investigates the connections between consumption behaviour, human needs, planetary boundaries, fashion attachment, wellbeing, and the act of care and repair through a literature review of each topic, to determine methods various stakeholders should apply to creatively prevent the waste of key materials and the loss of craftsmanship. Three distinct pathways were defined from this research and subsequently verified as successful through the analysis of cases of brands in which they had already been implemented. As a result, a toolkit – Wellbeing Fashion, The Cookbook – was developed based on the three principles, and evaluated by a focus group. Structured as an interactive fashion cookbook it provides fashion brands, businesses, designers, artisans and their consumers with current options and inspiration, while offering space for customisation and innovation throughout. A series of selections guide the user through the options, resulting in a recipe for their own individual way of creating clothes that preserve key resources and craftsmanship while considering human and environmental wellbeing.

Nell'arco di un secolo, il consumo di capi di moda, messo in moto dall'influenza manipolatrice quotidiana di una macchina di marketing digitale più potente che mai, è cresciuto fino a raggiungere i massimi storici. I consumatori insoddisfatti cercano senza successo di appagare i loro bisogni emotivi con nuovi vestiti, metà dei quali saranno sottoutilizzati. Si sta perdendo la capacità di vedere il valore delle cose. I livelli di produzione della moda sono ancora più alti, eppure fino a un terzo dei capi prodotti rimane invenduto e viene distrutto o mandato in discarica. Ogni capo sprecato erode contemporaneamente l'ambiente e le culture artigianali, portando a una perdita di connessione con i patrimoni, con l'ambiente e con la storia legata ad esso e alla sua gente. Lo spreco è un difetto di progettazione. Questa tesi indaga le connessioni tra le tendenze di consumo, i bisogni umani, i confini planetari, l'attaccamento alla moda, il benessere e l'atto di cura e riparazione attraverso una disamina della letteratura su ciascun argomento, per determinare i metodi che i vari stakeholder dovrebbero applicare per prevenire in modo creativo lo spreco di materiali chiave e la perdita di artigianalità. Da questa ricerca sono stati definiti tre percorsi distinti, il cui successo è stato in seguito verificato attraverso l'analisi di casi di marchi in cui erano già stati implementati. Di conseguenza, è stato sviluppato un kit insieme di strumenti - Wellbeing Fashion, The Cookbook - basato sui tre principi e valutato da un focus group. Strutturato come un ricettario di moda interattivo, fornisce ai marchi di moda, alle aziende, ai designer, agli artigiani e ai loro consumatori opzioni e ispirazioni attuali, offrendo al contempo spazio per la personalizzazione e l'innovazione. Una serie di selezioni guida l'utente attraverso le opzioni, dando vita a una ricetta per la creazione di abiti personalizzati che preservino le risorse chiave e l'artigianato, tenendo conto del benessere umano e ambientale.