VIHREA : Viikki inclusive housing regeneration of an eco-based area

What does the wealth of a population depend on? Why, even in western developed countries like Finland, wealth is not necessarily a synonym of people’s well-being? Although the country is first in world happiness rankings, it is also among those with higher social issues. This paradox highlights that economic prosperity alone cannot create a truly livable environment; addressing contemporary urban challenges requires a fundamental rethinking of living spaces and patterns. To accomplish this purpose, however, it is necessary to be aware of the historical, cultural and environmental reasons that have shaped the Finnish way of living. "Vihreä: Viikki Inclusive Housing – Regeneration of an Eco-based Area" originated from Saint-Gobain Architecture Student Contest and evolved into an interdisciplinary proposal. Alongside the construction of a new student residence and the refurbishment of an existing building in the Viikki university campus in Helsinki, the project envisions a wider urban regeneration strategy that addresses environmental and climate issues. The organically shaped design for the new student residence is based on the principles of inclusivity, permeability, and modularity, translating them into a proposal that combines student and researcher housing with public functions open to the neighborhood. Flexibility defines the living units, where sliding elements replace traditional distribution systems, allowing fluid and adaptable spaces. At a more detailed level, the key foundational concepts of the intervention were reinterpreted through technological and design choices, focusing not only on the architectural value of the decisions made but also on assessing their actual effectiveness. In this context, studies were conducted on the energy contribution of the bioclimatic gallery and the performance of the ventilated cavity behind the photovoltaic facade, with simulations carried out using a computational fluid dynamics software. The project's refinement was further guided by Life Cycle Assessment, aiming to minimize the building’s environmental impact: this led to a thorough examination of material selection, structural design, and system integration. Thanks to this approach, the project not only meets the requirements of the competition but also presents a model of sustainable and adaptive architecture, capable of combining technological innovation with high-quality living spaces. The simulations and analyses conducted validated the initial design assumptions, demonstrating that sustainability is not just a theoretical goal, but a measurable and tangible achievement.

Da cosa dipende il benessere di una popolazione? Come mai anche nei paesi occidentali più sviluppati come la Finlandia, la ricchezza della nazione non è sempre sinonimo di benessere sociale? Seppure il paese sia primo nelle classifiche mondiali sulla felicità, risulta anche tra quelli con problematiche sociali più elevate. Si tratta di un paradosso che mette in luce come non siano sufficienti grandi investimenti per rispondere alle sfide urbane contemporanee, ma debba essere messo in atto un ripensamento degli spazi e dei modelli abitativi. Per realizzare questo intento, tuttavia, è necessario essere ben consapevoli delle ragioni storiche, culturali e ambientali che hanno plasmato il modo di abitare finlandese. "Vihreä: Viikki Inclusive Housing – Regeneration of an Eco-based Area" nasce proprio da questa consapevolezza: a partire dal bando di concorso Saint-Gobain Architecture Student Contest, il progetto propone un intervento che agisce su più livelli. Oltre a costruire una nuova residenza per gli studenti del polo universitario di Viikki, a Helsinki, e recuperare un edificio esistente, delinea un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana, che non rinuncia a rispondere alle problematiche ambientali e climatiche. Il progetto dalle forme organiche per la nuova residenza universitaria si fonda sui principi di inclusività, permeabilità e modularità, traducendoli in una proposta che combina residenze per studenti e ricercatori, con funzioni pubbliche aperte al quartiere. La flessibilità degli spazi è il carattere fondativo delle unità abitative, dove viene eliminato l’elemento distributivo grazie a sistemi scorrevoli. Scendendo ancora di scala, i concetti chiave fondativi dell’intervento sono stati nuovamente interpretati nelle scelte tecnologiche e di dettaglio, approfondendo non solo il valore architettonico delle decisioni intraprese, ma anche misurandone la reale efficacia. Centrali sono stati gli studi relativi all’apporto energetico della galleria bioclimatica, e al comportamento della camera ventilata che si cela dietro alla facciata fotovoltaica, analizzata attraverso software di fluidodinamica computazionale per validarne l’efficienza. La bussola che ha guidato l’affinamento del progetto è stata l’analisi del Life Cycle Assessment, con l’obiettivo di limitare il più possibile l’impatto ambientale dell’edificio: rispetto ad essa, infatti, sono state approfondite le tematiche relative alla scelta dei materiali, alla struttura e all’integrazione impiantistica. Grazie a questo approccio, il progetto Vihreä non solo risponde alle esigenze del bando, ma propone un modello di architettura sostenibile e adattiva, capace di coniugare innovazione tecnologica e qualità dello spazio abitativo. Le simulazioni e le analisi condotte hanno validato le ipotesi progettuali iniziali, dimostrando che la sostenibilità non è solo un obiettivo teorico, ma un traguardo misurabile e concreto, ottenibile attraverso un processo di progettazione consapevole e multidisciplinare.