I sette volti della Chiesa di Vetro

The thesis I Sette Volti della Chiesa di Vetro explores the impact of secularization on buildings of worship, analyzing how social and cultural change in the 20th century transformed sacred architecture. In Italy, many religious buildings have been abandoned, converted or rethought for new uses, testifying to a change involving the spiritual, social and urban spheres. The survey focuses on churches built between the post-World War II period and the end of the 20th century, a period marked by the reconstruction of the country and the increasing separation between church and state. This repertory provides critical insights into the typological evolution of churches until the 1990s, when the construction of new places of worship slowed down, reflecting the decline of their community role. Prominent among the case studies analyzed is the Chiesa di Nostra Signora della Misericordia in Baranzate, designed by Mangiarotti and Morassuti with engineer Favini. This building takes a central role in the design reflection of the thesis, especially after the 1979 arson fire that destroyed its shell, leaving the structure in a state of “architectural nakedness.” This event opened a debate on the re-functionalization of sacred spaces, leading to the identification of seven design solutions in line with the needs of the Baranzate community. Although the church has been restored, the research highlights the need for an innovative approach in the management of sacred buildings so that they can adapt to contemporary social transformations. The thesis emphasizes the importance of rethinking these spaces not as static elements, but as dynamic places that are constantly evolving.

La tesi I sette volti della Chiesa di Vetro esplora l’impatto della secolarizzazione sugli edifici di culto, analizzando come il mutamento sociale e culturale del XX secolo abbia trasformato l’architettura sacra. In Italia, molti edifici religiosi sono stati abbandonati, riconvertiti o ripensati per nuovi usi, testimoniando un cambiamento che coinvolge la sfera spirituale, sociale e urbana. L’indagine si concentra sulle chiese costruite tra il secondo dopoguerra e la fine del XX secolo, un periodo segnato dalla ricostruzione del Paese e dalla crescente separazione tra Stato e Chiesa. Questo repertorio fornisce spunti critici sull’evoluzione tipologica delle chiese fino agli anni ’90, quando la costruzione di nuovi luoghi di culto ha subito un rallentamento, riflettendo il declino del loro ruolo comunitario. Tra i casi studio analizzati spicca la Chiesa di Nostra Signora della Misericordia a Baranzate, progettata da Mangiarotti e Morassuti con l’ingegnere Favini. Questo edificio assume un ruolo centrale nella riflessione progettuale della tesi, soprattutto dopo l’incendio doloso del 1979, che distrusse il suo involucro, lasciando la struttura in uno stato di “nudità architettonica”. Questo evento ha aperto un dibattito sulla rifunzionalizzazione degli spazi sacri, portando all’individuazione di sette soluzioni progettuali in linea con le esigenze della comunità di Baranzate. Sebbene la chiesa sia stata restaurata, la ricerca evidenzia la necessità di un approccio innovativo nella gestione degli edifici sacri, affinché possano adattarsi alle trasformazioni sociali contemporanee. La tesi sottolinea l’importanza di ripensare questi spazi non come elementi statici, ma come luoghi dinamici in continua evoluzione.