This study examines how gender dynamics shape spatial organization in Turkiye’s gecekondu settlements, comparing the eastern and western parts of the country in terms of regional disparities. Gecekondus, as informal settlements in Turkiye, have historically emerged due to rapid urbanization and housing shortages. Beyond their physical structures, these settlements reflect and reinforce gender norms that influence women’s access to public and private spaces, mobility, and economic participation. Through a comparative analysis of Panayir Neighborhood in Bursa and Karsiyaka Neighborhood in Elazig, this study explores how gendered spatial practices differ across socio-economic and cultural contexts. Drawing from feminist urbanism, feminist geography, and urban sociology, the study analyzes how space is both shaped by and contributes to gender roles. While Panayir, a western gecekondu, shows relatively higher levels of women’s participation in public and economic life, Karsiyaka, in the east, shows stricter gender divisions, limiting women’s mobility and agency. Findings highlight that gecekondu settlements, despite their informal nature, are not free from patriarchal spatial organizations. Women in both neighborhoods face challenges and barriers to accessibility, employment, and public space use, though these challenges are more pronounced in Karsşıyaka due to stronger rural traditions and economic limitations. The study emphasizes the need for gender-sensitive urban policies that enhance women’s mobility, promote economic inclusion, and foster equitable spatial environments. By addressing the intersection of gender and informal urbanization, this research contributes to broader discussions on urban equity and feminist spatial justice, encouraging insights into how gecekondu settlements can be adapted to support more inclusive urban development.

Questo studio esamina come le dinamiche di genere influenzano l’organizzazione spaziale negli insediamenti di gecekondu in Turchia, confrontando le parti orientale e occidentale del paese in termini di disparità regionali. I gecekondu, come insediamenti informali in Turchia, sono emersi storicamente a causa della rapida urbanizzazione e della carenza di abitazioni. Oltre alle loro strutture fisiche, questi insediamenti riflettono e rinforzano le norme di genere che influenzano l’accesso delle donne agli spazi pubblici e privati, la mobilità e la partecipazione economica. Attraverso un’analisi comparativa dei quartieri Panayir a Bursa e Karsiyaka a Elazig, questo studio esplora come le pratiche spaziali di genere differiscano nei contesti socio-economici e culturali. Ispirato dal femminismo urbano, dalla geografia femminista e dalla sociologia urbana, lo studio analizza come lo spazio sia sia plasmato dai ruoli di genere sia come contribuisca a rinforzarli. Mentre Panayir, un gecekondu dell’ovest, mostra livelli relativamente più alti di partecipazione delle donne nella vita pubblica ed economica, Karsiyaka, nell’est, presenta divisioni di genere più rigide, limitando la mobilità e l’autonomia delle donne. I risultati evidenziano che, nonostante la loro natura informale, i gecekondu non sono liberi da organizzazioni spaziali patriarcali. Le donne in entrambi i quartieri affrontano difficoltà e ostacoli nell’accesso, nell’occupazione e nell’uso degli spazi pubblici, sebbene queste difficoltà siano più evidenti a Karşsıyaka a causa di tradizioni rurali più forti e limitazioni economiche. Lo studio sottolinea la necessità di politiche urbane sensibili al genere che migliorino la mobilità delle donne, promuovano l’inclusione economica e favoriscano ambienti spaziali equi. Affrontando l’intersezione tra genere e urbanizzazione informale, questa ricerca contribuisce alle discussioni più ampie sull’equità urbana e sulla giustizia spaziale femminista, fornendo spunti su come gli insediamenti di gecekondu possano essere adattati per supportare uno sviluppo urbano più inclusivo.

Built overnight, bound forever? A gendered look at Turkiye's gecekondu settlements: a comparative study of Panayir and Karsiyaka

Bugur, Rahsan
2024/2025

Abstract

This study examines how gender dynamics shape spatial organization in Turkiye’s gecekondu settlements, comparing the eastern and western parts of the country in terms of regional disparities. Gecekondus, as informal settlements in Turkiye, have historically emerged due to rapid urbanization and housing shortages. Beyond their physical structures, these settlements reflect and reinforce gender norms that influence women’s access to public and private spaces, mobility, and economic participation. Through a comparative analysis of Panayir Neighborhood in Bursa and Karsiyaka Neighborhood in Elazig, this study explores how gendered spatial practices differ across socio-economic and cultural contexts. Drawing from feminist urbanism, feminist geography, and urban sociology, the study analyzes how space is both shaped by and contributes to gender roles. While Panayir, a western gecekondu, shows relatively higher levels of women’s participation in public and economic life, Karsiyaka, in the east, shows stricter gender divisions, limiting women’s mobility and agency. Findings highlight that gecekondu settlements, despite their informal nature, are not free from patriarchal spatial organizations. Women in both neighborhoods face challenges and barriers to accessibility, employment, and public space use, though these challenges are more pronounced in Karsşıyaka due to stronger rural traditions and economic limitations. The study emphasizes the need for gender-sensitive urban policies that enhance women’s mobility, promote economic inclusion, and foster equitable spatial environments. By addressing the intersection of gender and informal urbanization, this research contributes to broader discussions on urban equity and feminist spatial justice, encouraging insights into how gecekondu settlements can be adapted to support more inclusive urban development.
BRUN, BENEDETTA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2024/2025
Questo studio esamina come le dinamiche di genere influenzano l’organizzazione spaziale negli insediamenti di gecekondu in Turchia, confrontando le parti orientale e occidentale del paese in termini di disparità regionali. I gecekondu, come insediamenti informali in Turchia, sono emersi storicamente a causa della rapida urbanizzazione e della carenza di abitazioni. Oltre alle loro strutture fisiche, questi insediamenti riflettono e rinforzano le norme di genere che influenzano l’accesso delle donne agli spazi pubblici e privati, la mobilità e la partecipazione economica. Attraverso un’analisi comparativa dei quartieri Panayir a Bursa e Karsiyaka a Elazig, questo studio esplora come le pratiche spaziali di genere differiscano nei contesti socio-economici e culturali. Ispirato dal femminismo urbano, dalla geografia femminista e dalla sociologia urbana, lo studio analizza come lo spazio sia sia plasmato dai ruoli di genere sia come contribuisca a rinforzarli. Mentre Panayir, un gecekondu dell’ovest, mostra livelli relativamente più alti di partecipazione delle donne nella vita pubblica ed economica, Karsiyaka, nell’est, presenta divisioni di genere più rigide, limitando la mobilità e l’autonomia delle donne. I risultati evidenziano che, nonostante la loro natura informale, i gecekondu non sono liberi da organizzazioni spaziali patriarcali. Le donne in entrambi i quartieri affrontano difficoltà e ostacoli nell’accesso, nell’occupazione e nell’uso degli spazi pubblici, sebbene queste difficoltà siano più evidenti a Karşsıyaka a causa di tradizioni rurali più forti e limitazioni economiche. Lo studio sottolinea la necessità di politiche urbane sensibili al genere che migliorino la mobilità delle donne, promuovano l’inclusione economica e favoriscano ambienti spaziali equi. Affrontando l’intersezione tra genere e urbanizzazione informale, questa ricerca contribuisce alle discussioni più ampie sull’equità urbana e sulla giustizia spaziale femminista, fornendo spunti su come gli insediamenti di gecekondu possano essere adattati per supportare uno sviluppo urbano più inclusivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235160