In recent years, the impact of human actions on the planet is increasingly evident. Climate change, loss of biodiversity, fragmentation of habitats, and increasing urbanisation are just some of the environmental challenges threatening human survival and, consequently, even the future of other species that coexist. These issues are even more pronounced in urban areas due to the unequal power between humans and nonhuman species. The latter frequently find themselves passively subjected to human decisions and designs, suffering profound impacts, without being able to express their needs and defend their survival and prosperity or assert their voice in decision-making processes. Nowadays, design, influenced by humanistic, philosophical and anthropological currents, is discovering new horizons that abandon human-centeredness and move towards discovering multispecies and more-than-human perspectives. It represents a paradigm shift focused on rethinking the relationship between human and nonhuman species in a more comprehensive and democratic vision, recognising the sharing and interdependency of different life forms in contemporary reality. The design logic is evolving from utilitarian, functional, and human-user-oriented to embracing ecological relationships and advocating interspecies justice. This new approach tackles various aspects of everyday life, from product design to urban planning and even influencing political governance and representation in decision-making processes. The C.A.R.E. project, which stands for Council for the Administrative Representation of Ecosystems, was established within this design framework. It proposes a multispecies governance model for managing urban green spaces and promoting ecological policies and initiatives in Milan. It is configured as a decision-making council that integrates citizens, experts and members of local associations, representing not only human interests but also those of nonhuman species, such as plants, animals, insects and microorganisms. The aim is to include and give voice to these entities in political processes and promote urban biodiversity. The multispecies participatory governance proposed by C.A.R.E. represents a concrete alternative to the current human-centred tradition, offering an opportunity for a balanced and just multispecies urban coexistence. Moreover, in addition to its political role, it also serves as an educational tool for raising public awareness on ecological issues often neglected in public discussion, forging new scenarios for more sustainable and inclusive cities.

Negli ultimi anni sono sempre più evidenti gli effetti che l’azione umana ha sul pianeta. Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la frammentazione degli habitat, la crescente urbanizzazione sono solo alcune delle sfide ambientali che stanno minacciando non solo la sopravvivenza umana ma anche il futuro delle altre specie che coesistono con essa. Nelle aree urbane queste problematiche sono ancora più accentuate a causa dello squilibrio di potere tra gli esseri umani e le specie non umane. Quest’ultime frequentemente si trovano a sottostare passivamente alle decisioni e le progettazioni umane subendo profondi impatti, senza poter esprimere le proprie esigenze o far valere la propria voce nei processi decisionali, perdendo la possibilità di difendere la loro stessa sopravvivenza e prosperità. Oggi, il design, influenzato dalle correnti umanistiche, filosofiche e antropologiche, sta scoprendo nuovi orizzonti che abbandonano la centralità umana spingendosi alla scoperta di prospettive multispecie e più che umane. Si tratta di un cambio di paradigma finalizzato a ripensare il rapporto tra umani e non umani, in una visione più comprensiva e democratica, che riconosce la condivisione e interdipendenza tra le diverse forme di vita nella realtà contemporanea. La logica del design si sta evolvendo dall’essere utilitarista, funzionale e orientata all’utente umano, all’inclusione delle relazioni ecologiche e alla difesa della giustizia interspecie. Questo nuovo approccio affronta diverse dimensioni del quotidiano, dal design del prodotto alla pianificazione urbana, arrivando a influenzare anche la governance politica e la rappresentanza nei processi decisionali. Il progetto C.A.R.E., acronimo di Council for the Administrative Representation of Ecosystems (Consiglio per la Rappresentanza Amministrativa degli Ecosistemi), è nato all'interno di questo quadro progettuale e propone un modello di governance multispecie per la gestione degli spazi verdi urbani e la promozione di politiche e iniziative ecologiche a Milano. Si configura come un organo decisionale che integra cittadini, esperti e membri delle associazioni locali, rappresentando non solo gli interessi umani, ma anche quelli delle specie non umane, come piante, animali, insetti e microrganismi. L'obiettivo è includere e dare voce a queste entità nei processi politici e promuovere la biodiversità urbana. La governance partecipativa multispecie proposta da C.A.R.E. rappresenta un'alternativa concreta all’attuale tradizione umanocentrica e un'opportunità per una convivenza urbana multispecie equilibrata e giusta. Oltre al suo ruolo politico, funge anche da strumento educativo per sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni ecologiche spesso trascurate nel dibattito pubblico, aprendo a nuovi scenari per la creazione di città più sostenibili e inclusive.

C.A.R.E. : council for the administrative representation of ecosystems : a participatory model for urban green policy and multispecies governance in Milan

Greco, Ilaria
2024/2025

Abstract

In recent years, the impact of human actions on the planet is increasingly evident. Climate change, loss of biodiversity, fragmentation of habitats, and increasing urbanisation are just some of the environmental challenges threatening human survival and, consequently, even the future of other species that coexist. These issues are even more pronounced in urban areas due to the unequal power between humans and nonhuman species. The latter frequently find themselves passively subjected to human decisions and designs, suffering profound impacts, without being able to express their needs and defend their survival and prosperity or assert their voice in decision-making processes. Nowadays, design, influenced by humanistic, philosophical and anthropological currents, is discovering new horizons that abandon human-centeredness and move towards discovering multispecies and more-than-human perspectives. It represents a paradigm shift focused on rethinking the relationship between human and nonhuman species in a more comprehensive and democratic vision, recognising the sharing and interdependency of different life forms in contemporary reality. The design logic is evolving from utilitarian, functional, and human-user-oriented to embracing ecological relationships and advocating interspecies justice. This new approach tackles various aspects of everyday life, from product design to urban planning and even influencing political governance and representation in decision-making processes. The C.A.R.E. project, which stands for Council for the Administrative Representation of Ecosystems, was established within this design framework. It proposes a multispecies governance model for managing urban green spaces and promoting ecological policies and initiatives in Milan. It is configured as a decision-making council that integrates citizens, experts and members of local associations, representing not only human interests but also those of nonhuman species, such as plants, animals, insects and microorganisms. The aim is to include and give voice to these entities in political processes and promote urban biodiversity. The multispecies participatory governance proposed by C.A.R.E. represents a concrete alternative to the current human-centred tradition, offering an opportunity for a balanced and just multispecies urban coexistence. Moreover, in addition to its political role, it also serves as an educational tool for raising public awareness on ecological issues often neglected in public discussion, forging new scenarios for more sustainable and inclusive cities.
ARC III - Scuola del Design
3-apr-2025
2024/2025
Negli ultimi anni sono sempre più evidenti gli effetti che l’azione umana ha sul pianeta. Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la frammentazione degli habitat, la crescente urbanizzazione sono solo alcune delle sfide ambientali che stanno minacciando non solo la sopravvivenza umana ma anche il futuro delle altre specie che coesistono con essa. Nelle aree urbane queste problematiche sono ancora più accentuate a causa dello squilibrio di potere tra gli esseri umani e le specie non umane. Quest’ultime frequentemente si trovano a sottostare passivamente alle decisioni e le progettazioni umane subendo profondi impatti, senza poter esprimere le proprie esigenze o far valere la propria voce nei processi decisionali, perdendo la possibilità di difendere la loro stessa sopravvivenza e prosperità. Oggi, il design, influenzato dalle correnti umanistiche, filosofiche e antropologiche, sta scoprendo nuovi orizzonti che abbandonano la centralità umana spingendosi alla scoperta di prospettive multispecie e più che umane. Si tratta di un cambio di paradigma finalizzato a ripensare il rapporto tra umani e non umani, in una visione più comprensiva e democratica, che riconosce la condivisione e interdipendenza tra le diverse forme di vita nella realtà contemporanea. La logica del design si sta evolvendo dall’essere utilitarista, funzionale e orientata all’utente umano, all’inclusione delle relazioni ecologiche e alla difesa della giustizia interspecie. Questo nuovo approccio affronta diverse dimensioni del quotidiano, dal design del prodotto alla pianificazione urbana, arrivando a influenzare anche la governance politica e la rappresentanza nei processi decisionali. Il progetto C.A.R.E., acronimo di Council for the Administrative Representation of Ecosystems (Consiglio per la Rappresentanza Amministrativa degli Ecosistemi), è nato all'interno di questo quadro progettuale e propone un modello di governance multispecie per la gestione degli spazi verdi urbani e la promozione di politiche e iniziative ecologiche a Milano. Si configura come un organo decisionale che integra cittadini, esperti e membri delle associazioni locali, rappresentando non solo gli interessi umani, ma anche quelli delle specie non umane, come piante, animali, insetti e microrganismi. L'obiettivo è includere e dare voce a queste entità nei processi politici e promuovere la biodiversità urbana. La governance partecipativa multispecie proposta da C.A.R.E. rappresenta un'alternativa concreta all’attuale tradizione umanocentrica e un'opportunità per una convivenza urbana multispecie equilibrata e giusta. Oltre al suo ruolo politico, funge anche da strumento educativo per sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni ecologiche spesso trascurate nel dibattito pubblico, aprendo a nuovi scenari per la creazione di città più sostenibili e inclusive.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235187