In the audiovisual landscape overwhelmed by the impact of digitalization, documentary language takes on unconventional forms to narrate an increasingly fragmented reality, fueling more than ever a process of hybridization between the real and the fictional. Amid an unprecedented proliferation of hybrid content, communication design is tasked with openly reflecting on the risks and ambiguities of certain forms of hybridization, in order to provide useful guidelines for the design of complex artifacts. In this sense, the study of mockumentary represents a particularly stimulating testing ground for the discipline. After having discussed a shared definition of mockumentary, the thesis explores the specificities and potential of the “mock-documentary” according to a design perspective that can illustrate the decisive role of the audience in the construction of meaning of this type of text, in order to delve into its extraordinary variety of application in strategic fields. Drawing on the selection of a dedicated bibliography, complemented by the analysis of multiple case studies and two in-depth interviews, the thesis structures a discourse in three phases: the first focuses on the construction of documentary language, its narrative modes, and the central role of hybridization processes; the second identifies and explores the specificities of mockumentary, reviewing its origins and major narrative strands; while the third concentrates on its application in strategic contexts. A use that increasingly involves the design of transmedia systems, capable of expanding a narrative across multiple channels and actively involving audiences in a process of renegotiating the conventional use of continuously renewed documentary codes.

Nell’ambito dell’audiovisivo travolto dall’impatto della digitalizzazione, il linguaggio documentario assume delle forme inedite per raccontare una realtà sempre più frammentata, alimentando più che mai un processo di ibridazione fra reale e finzionale. Nel mezzo di una proliferazione di contenuti ibridi senza precedenti dunque, il design della comunicazione ha il compito di riflettere apertamente sui rischi e sulle ambiguità di determinate forme di ibridazione per fornire delle linee guida utili alla progettazione di artefatti complessi. In tal senso, lo studio del mockumentary rappresenta un banco di prova particolarmente stimolante per la disciplina. Dopo aver discusso una definizione condivisa del mockumentary dunque, la tesi esplora le specificità e le potenzialità del “finto-documentario” secondo una prospettiva progettuale che possa illustrare il ruolo determinante delle audience nella costruzione di senso di questo tipo di testi, per arrivare ad approfondire la straordinaria varietà di applicazione in ambiti strategici. A partire dalla selezione di una bibliografia dedicata, affiancata all’analisi di molteplici casi studio e a due interviste di approfondimento, la tesi struttura un discorso in tre fasi: la prima si concentra sulla costruzione del linguaggio documentario, le sue modalità di racconto e il ruolo centrale dei processi di ibridazione; la seconda individua ed esplora le specificità del mockumentary, passando in rassegna le origini e i maggiori filoni narrativi; mentre la terza si focalizza sulla sua applicazione in ambito strategico. Un impiego che passa sempre più spesso dalla progettazione di sistemi transmediali, capaci di espandere una narrazione su più canali e di coinvolgere attivamente le audience in un processo di rinegoziazione dell’uso convenzionale dei codici documentari in continuo rinnovamento.

Rinegoziare il reale: specificità e potenzialità del mockumentary nella comunicazione strategica

Pollastri, Tommaso
2023/2024

Abstract

In the audiovisual landscape overwhelmed by the impact of digitalization, documentary language takes on unconventional forms to narrate an increasingly fragmented reality, fueling more than ever a process of hybridization between the real and the fictional. Amid an unprecedented proliferation of hybrid content, communication design is tasked with openly reflecting on the risks and ambiguities of certain forms of hybridization, in order to provide useful guidelines for the design of complex artifacts. In this sense, the study of mockumentary represents a particularly stimulating testing ground for the discipline. After having discussed a shared definition of mockumentary, the thesis explores the specificities and potential of the “mock-documentary” according to a design perspective that can illustrate the decisive role of the audience in the construction of meaning of this type of text, in order to delve into its extraordinary variety of application in strategic fields. Drawing on the selection of a dedicated bibliography, complemented by the analysis of multiple case studies and two in-depth interviews, the thesis structures a discourse in three phases: the first focuses on the construction of documentary language, its narrative modes, and the central role of hybridization processes; the second identifies and explores the specificities of mockumentary, reviewing its origins and major narrative strands; while the third concentrates on its application in strategic contexts. A use that increasingly involves the design of transmedia systems, capable of expanding a narrative across multiple channels and actively involving audiences in a process of renegotiating the conventional use of continuously renewed documentary codes.
GOLDONI, KATIA
ARC III - Scuola del Design
3-apr-2025
2023/2024
Nell’ambito dell’audiovisivo travolto dall’impatto della digitalizzazione, il linguaggio documentario assume delle forme inedite per raccontare una realtà sempre più frammentata, alimentando più che mai un processo di ibridazione fra reale e finzionale. Nel mezzo di una proliferazione di contenuti ibridi senza precedenti dunque, il design della comunicazione ha il compito di riflettere apertamente sui rischi e sulle ambiguità di determinate forme di ibridazione per fornire delle linee guida utili alla progettazione di artefatti complessi. In tal senso, lo studio del mockumentary rappresenta un banco di prova particolarmente stimolante per la disciplina. Dopo aver discusso una definizione condivisa del mockumentary dunque, la tesi esplora le specificità e le potenzialità del “finto-documentario” secondo una prospettiva progettuale che possa illustrare il ruolo determinante delle audience nella costruzione di senso di questo tipo di testi, per arrivare ad approfondire la straordinaria varietà di applicazione in ambiti strategici. A partire dalla selezione di una bibliografia dedicata, affiancata all’analisi di molteplici casi studio e a due interviste di approfondimento, la tesi struttura un discorso in tre fasi: la prima si concentra sulla costruzione del linguaggio documentario, le sue modalità di racconto e il ruolo centrale dei processi di ibridazione; la seconda individua ed esplora le specificità del mockumentary, passando in rassegna le origini e i maggiori filoni narrativi; mentre la terza si focalizza sulla sua applicazione in ambito strategico. Un impiego che passa sempre più spesso dalla progettazione di sistemi transmediali, capaci di espandere una narrazione su più canali e di coinvolgere attivamente le audience in un processo di rinegoziazione dell’uso convenzionale dei codici documentari in continuo rinnovamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235361