Enhancing WEEE collection through consumer-centric innovation: mapping the border between waste and stuff for sustainable e-waste disposal

The rapid advancement of technology and the widespread use of electrical and electronic equipment have led to an alarming increase in Waste Electrical and Electronic Equipment. Within the INCREACE project, funded by the European Health and Digital Executive Agency, together with Partners for Innovation and ERION - an Italian PRO - the thesis tackles possible solutions from a consumer-centric perspective. Through an interdisciplinary approach integrating Design for Divestment and Practice Theory, this research examines consumer decision-making, identifying behavioural barriers that hinder effective disposal. By mapping divestment behaviours, this study highlights the critical role of emotional attachment, perceived residual value, and logistical inconveniences in shaping disposal decisions. Primary and secondary research offer insights into the behavioural triggers that could drive more effective and sustainable disposal practices. This research explores the fundamental contrast between the PROs' technical and logistical view of WEEE as "waste" and the consumer's perception, in which electronic objects often remain "stuff" long after they have lost their primary function. This divergence results in inefficiencies in collection rates and the underutilization of circular economy opportunities and leads to gaps in participation, as current collection systems fail to acknowledge the psychological and practical barriers that delay or prevent consumer engagement. By analysing this perceptual disconnect, the study identifies leverage points where communication, infrastructure, and policy can be redesigned to create a smoother transition, ensuring that discarded electronics re-enter the circular economy. By bridging this perception gap, the thesis proposes strategies that align consumer behaviour with sustainable disposal pathways, emphasizing design interventions that make divestment intuitive, rewarding, and frictionless. This study contributes to a broader rethinking of WEEE management, advocating for an integrated approach where waste is not simply an endpoint but a transition, enabling both industry and individuals to engage more effectively in the circular economy.

Il rapido avanzamento della tecnologia e l’uso diffuso di apparecchiature elettriche ed elettroniche hanno portato a un preoccupante aumento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Nell’ambito del progetto INCREACE, finanziato dall’European Health and Digital Executive Agency, insieme a Partners for Innovation ed ERION – un sistema collettivo italiano – questa tesi affronta possibili soluzioni da una prospettiva incentrata sul consumatore. Attraverso un approccio interdisciplinare che integra il Design for Divestment e la Practice Theory, la ricerca analizza il processo decisionale dei consumatori, individuando le barriere comportamentali che ostacolano un corretto smaltimento. Mappando i comportamenti di dismissione, lo studio evidenzia il ruolo cruciale dell’attaccamento emotivo, del valore residuo percepito e delle difficoltà logistiche nel determinare le scelte di smaltimento. La ricerca primaria e secondaria offrono spunti sui fattori scatenanti che potrebbero incentivare pratiche di dismissione più efficaci e sostenibili. Questa ricerca esplora il contrasto tra la visione tecnica e logistica dei sistemi collettivi, che considerano i RAEE come “rifiuti”, e la percezione dei consumatori, per i quali gli oggetti elettronici restano spesso “beni” anche dopo aver perso la loro funzione primaria. Questa discrepanza genera inefficienze nei tassi di raccolta e un sottoutilizzo delle opportunità offerte dall’economia circolare, creando lacune nella partecipazione, poiché gli attuali sistemi di raccolta non tengono conto degli ostacoli psicologici e pratici che ritardano o impediscono il coinvolgimento dei consumatori. Analizzando questo divario percettivo, lo studio individua punti di leva in cui comunicazione, infrastrutture e normative possono essere ripensate per facilitare il passaggio degli apparecchi dismessi verso l’economia circolare. Colmando questa distanza percettiva, la tesi propone strategie per allineare i comportamenti dei consumatori a percorsi di smaltimento sostenibili, evidenziando interventi progettuali che rendano la dismissione intuitiva, gratificante e priva di ostacoli. Questo studio contribuisce a una più ampia ridefinizione della gestione dei RAEE, promuovendo un approccio integrato in cui il rifiuto non rappresenta un punto di arrivo, ma una transizione che consente a industria e individui di partecipare in modo più efficace all’economia circolare.