Design as a bridge between craftsmanship and innovation, client and product : proposal for an effective collaboration to improve the product offer

Tradition vs. innovation, handmade, artisanal... these are some of the topics discussed, mentioned countless times but sometimes superficially without any real evidence. And again, handmade vs. industrial, hand vs. machine apparent oppositions that have been going on for years. The original meaning of words is being lost, concepts are blurred, assuming multiple, new significances. It is necessary to update them, to understand their new nuances. How is craftsmanship today in the Lombardy context? What demand does it satisfy? Who is asking for it? What role can design play in this scenario? These are questions that can only be answered through direct observation, analysis of the market context and comparison with literature. The study starts from the observation of customers and emerging trends that increasingly testify to a need for authenticity, a return to the essence of making, an appreciation for things well made that connect people, places, objects through the infusion of values and symbols. Communication, the storytelling of products, increasingly conveyed by brands, becomes essential. What emerges from the data on the European and Italian craft market is a sector in crisis, despite the introduction of laws and funds. In reality, a deeper analysis reveals positive aspects, small improvements, innovations and above all opportunities. Direct interviews with local craftsmen show that there are ‘silent excellences’ in the territory that not everyone knows about, but which create valuable products and services, facing challenges and innovating. It is surprising, in some cases the quality and mastery of their work. Common is also the need for manpower, organisation (often the single craftsman takes care of all the tasks necessary for the continuation of the business), improving the offer through design and better product communication. The project presented is not intended to be a process model of collaboration between designer and craftsman, but a case study of the positive aspects of the complementary work of these professions and their relationship with the customer. In particular, the added value of design in today's crafts to create meaningful and innovative products and services. As a result, it is demonstrated how the designer acts as a bridge, a link between craftsmanship and innovation, between the customer and the product. The areas of greatest contribution of design are: in the design of products and services, in communication and in the vision of the company. Finally, the paper wants to inspire other young designers to try to collaborate with craftsmen, to make their design more concrete, to learn and improve together.

Tradizione e innovazione, fatto a mano, artigianale...questi sono alcuni temi discussi, citati innumerevoli volte ma talvolta superficialmente senza reale riscontro. E ancora, artigianale vs. industriale, mano vs macchina contrapposizioni apparenti che continuano da anni. Si sta perdendo il significato originale delle parole, per assumerne di molteplici, di nuovi. È necessario riattualizzarle, comprenderne le nuove sfumature. Come è l'artigianato oggi nel contesto lombardo? Che domanda soddisfa? Da chi è posta tale domanda? Che ruolo può avere il design in questo scenario? Sono domande la cui risposta non può che risiedere nell'osservazione diretta, dall'analisi del contesto di mercato e dal confronto con la letteratura. Lo studio parte proprio dall'osservazione del cliente e dei trend emergenti che sempre più testimoniano un'esigenza di autenticità, di ritorno all'essenza del fare, di apprezzamento per le cose fatte a regola d'arte e che connettono persone, luoghi, oggetti attraverso l'infusione di valori e simboli. Diventa essenziale la comunicazione, lo storytelling dei prodotti, sempre più veicolata massimamente dai brand. Ciò che emerge dai dati del mercato artigiano europeo e italiano è un settore in crisi, nonostante l'introduzione di leggi e fondi. In realtà, da un’analisi più approfondita emergono aspetti positivi, piccoli miglioramenti, innovazioni e soprattutto opportunità. Attraverso interviste dirette ad artigiani locali viene dimostrato che esistono sul territorio "eccellenze silenti" che non tutti conoscono ma che creano prodotti e servizi di valore, affrontando sfide e innovando. È sorprendente, in alcuni casi la qualità e la maestria del loro lavoro. Comune è anche la necessità di manodopera, di organizzazione (spesso l’artigiano singolo si occupa di tutte le mansioni necessarie al continuamento dell’azienda), di migliorare l’offerta attraverso il progetto e di una migliore comunicazione del prodotto. Il progetto presentato non vuole essere un modello di processo di collaborazione tra designer e artigiano ma è un caso studio in cui si riscontrano gli aspetti positivi del lavoro complementare di queste professioni e della loro relazione con il cliente. In particolare, del valore aggiunto dal design nell’artigianato attuale per creare prodotti e servizi significativi e innovativi. Di conseguenza, viene dimostrato come il designer abbia un ruolo di ponte, di connessione tra l’artigianato e l’innovazione, tra il cliente ed il prodotto. Le aree di maggior contributo del design sono: nella progettazione di prodotti e servizi, nella comunicazione e nella visione dell’azienda. Infine, l’elaborato vuole essere di ispirazione ad altri giovani designers a provare a collaborare con artigiani, per rendere più concreta la loro progettazione, imparare e migliorarsi insieme.