Surface parking lots in Milan epitomize the tension between vehicular utility and the erosion of place-specific identity, their monotonous asphalt erasing neighborhood distinctiveness while fragmenting social connectivity. This study reimagines five open-air parking lots as vibrant public spaces that actively channel the sociohistorical narratives of their surrounding communities—transforming generic voids into hyperlocal anchors of civic belonging. The “Urban Interior” framework employs semi-enclosed, human-scaled landscapes—defined by pergolas, plantings, and low walls—to foster comfort and social ritual. Each intervention merges program and place identity: Play & Motion (San Siro) channels the district’s athletic culture into a sports hub with climbing walls and skate ramps framed by poplar groves; Paint & Provoke (Isola) transforms industrial heritage into rotating street art murals curated with local histories; Flora & Learn (Centrale) creates a nature-based educational workshop with seasonal gardens and greenhouse classrooms, collaborating with local schools to integrate botany and ecology into curricula; Gather & Grill (Baires) reinterprets communal dining customs with shared pizza ovens beneath walnut canopies; Harmony & Canopy (Risorgimento) integrates acoustic amphitheaters for musical performances near the Verdi Conservatory, paired with shaded gardens that mirror neoclassical ironwork in trellis designs. By grounding designs in site-specific practices—materials, spatial forms, and activities drawn from community heritage and ecological systems—the projects repurpose sterile car storage into stages for collective place-making. The study contends that such identity-driven interventions counteract urban fragmentation, fostering civic stewardship by embedding residents’ lived experiences into the built environment. Parking infrastructure, thus reconceived, becomes not merely public space but public place—a reflection and catalyst of social-ecological resilience in Milan’s evolving neighborhoods.

I parcheggi a raso di Milano incarnano la tensione tra l’utilità veicolare e l’erosione dell’identità specifica del luogo, con l’asfalto monotono che cancella la distintività dei quartieri e frammenta la connettività sociale. Questo studio reimmagina cinque parcheggi all’aperto come spazi pubblici vibranti, capaci di canalizzare attivamente le narrazioni socio-storiche delle comunità circostanti, trasformando vuoti generici in ancore iperlocali di appartenenza civica. Il framework di “Urban Interior” impiega paesaggi semi-chiusi e a scala umana—definiti da pergolati, piantumazioni e muretti bassi—per favorire il comfort e i rituali sociali. Ogni intervento fonde programma e identità del luogo: Play & Motion (San Siro) incanala la cultura sportiva del quartiere in un hub atletico con pareti da arrampicata e rampe per skateboard incorniciate da pioppeti; Paint & Provoke (Isola) trasforma l’eredità industriale in murales di street art a rotazione, curati con storie locali; Flora & Learn (Centrale) crea un laboratorio educativo basato sulla natura con giardini stagionali e serre-aula, collaborando con le scuole locali per integrare botanica ed ecologia nei programmi scolastici; Gather & Grill (Baires) reinterpreta le tradizioni culinarie comunitarie con forni per la pizza condivisi sotto un pergolato di noci; Harmony & Canopy (Risorgimento) integra anfiteatri acustici per esibizioni musicali vicino al Conservatorio Verdi, accostandoli a giardini ombreggiati che riprendono il ferro battuto neoclassico nei design dei pergolati. Radicando i progetti nelle pratiche site-specific—materiali, forme spaziali e attività derivanti dal patrimonio comunitario e dai sistemi ecologici—le proposte trasformano sterili spazi per auto in palcoscenici per la costruzione collettiva del luogo. Lo studio sostiene che tali interventi basati sull’identità contrastano la frammentazione urbana, favorendo la responsabilità civica attraverso l’integrazione delle esperienze vissute dagli abitanti nell’ambiente costruito. Così riconcepita, l’infrastruttura dei parcheggi non diventa semplicemente spazio pubblico, ma luogo pubblico, un riflesso e un catalizzatore della resilienza socio-ecologica nei quartieri in evoluzione di Milano.

Park, not parking : reshaping urban void and fragmented landscape by activating parking lots in Milan

Wang, Xinyue;Li, Jin
2024/2025

Abstract

Surface parking lots in Milan epitomize the tension between vehicular utility and the erosion of place-specific identity, their monotonous asphalt erasing neighborhood distinctiveness while fragmenting social connectivity. This study reimagines five open-air parking lots as vibrant public spaces that actively channel the sociohistorical narratives of their surrounding communities—transforming generic voids into hyperlocal anchors of civic belonging. The “Urban Interior” framework employs semi-enclosed, human-scaled landscapes—defined by pergolas, plantings, and low walls—to foster comfort and social ritual. Each intervention merges program and place identity: Play & Motion (San Siro) channels the district’s athletic culture into a sports hub with climbing walls and skate ramps framed by poplar groves; Paint & Provoke (Isola) transforms industrial heritage into rotating street art murals curated with local histories; Flora & Learn (Centrale) creates a nature-based educational workshop with seasonal gardens and greenhouse classrooms, collaborating with local schools to integrate botany and ecology into curricula; Gather & Grill (Baires) reinterprets communal dining customs with shared pizza ovens beneath walnut canopies; Harmony & Canopy (Risorgimento) integrates acoustic amphitheaters for musical performances near the Verdi Conservatory, paired with shaded gardens that mirror neoclassical ironwork in trellis designs. By grounding designs in site-specific practices—materials, spatial forms, and activities drawn from community heritage and ecological systems—the projects repurpose sterile car storage into stages for collective place-making. The study contends that such identity-driven interventions counteract urban fragmentation, fostering civic stewardship by embedding residents’ lived experiences into the built environment. Parking infrastructure, thus reconceived, becomes not merely public space but public place—a reflection and catalyst of social-ecological resilience in Milan’s evolving neighborhoods.
GALASSO, GIULIO
Voloshilova, Natalia
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2024/2025
I parcheggi a raso di Milano incarnano la tensione tra l’utilità veicolare e l’erosione dell’identità specifica del luogo, con l’asfalto monotono che cancella la distintività dei quartieri e frammenta la connettività sociale. Questo studio reimmagina cinque parcheggi all’aperto come spazi pubblici vibranti, capaci di canalizzare attivamente le narrazioni socio-storiche delle comunità circostanti, trasformando vuoti generici in ancore iperlocali di appartenenza civica. Il framework di “Urban Interior” impiega paesaggi semi-chiusi e a scala umana—definiti da pergolati, piantumazioni e muretti bassi—per favorire il comfort e i rituali sociali. Ogni intervento fonde programma e identità del luogo: Play & Motion (San Siro) incanala la cultura sportiva del quartiere in un hub atletico con pareti da arrampicata e rampe per skateboard incorniciate da pioppeti; Paint & Provoke (Isola) trasforma l’eredità industriale in murales di street art a rotazione, curati con storie locali; Flora & Learn (Centrale) crea un laboratorio educativo basato sulla natura con giardini stagionali e serre-aula, collaborando con le scuole locali per integrare botanica ed ecologia nei programmi scolastici; Gather & Grill (Baires) reinterpreta le tradizioni culinarie comunitarie con forni per la pizza condivisi sotto un pergolato di noci; Harmony & Canopy (Risorgimento) integra anfiteatri acustici per esibizioni musicali vicino al Conservatorio Verdi, accostandoli a giardini ombreggiati che riprendono il ferro battuto neoclassico nei design dei pergolati. Radicando i progetti nelle pratiche site-specific—materiali, forme spaziali e attività derivanti dal patrimonio comunitario e dai sistemi ecologici—le proposte trasformano sterili spazi per auto in palcoscenici per la costruzione collettiva del luogo. Lo studio sostiene che tali interventi basati sull’identità contrastano la frammentazione urbana, favorendo la responsabilità civica attraverso l’integrazione delle esperienze vissute dagli abitanti nell’ambiente costruito. Così riconcepita, l’infrastruttura dei parcheggi non diventa semplicemente spazio pubblico, ma luogo pubblico, un riflesso e un catalizzatore della resilienza socio-ecologica nei quartieri in evoluzione di Milano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235579