From catwalks to architecture: proposing strategies to enhance sustainability in contemporary fashion shows

This thesis investigates how contemporary fashion shows’ set designs work with architecture principles to create immersive, multi-sensory experiences while incorporating sustainability and circular thinking. It starts from the history of fashion shows and the early collaborations between fashion and architecture, and the role of sustainability in event design. By examining the criteria for a sustainable fashion show and identifying current trends, the research builds a comprehensive understanding of the topic. Through case studies of collaborations between fashion brands and architects, such as Prada with OMA/AMO and other luxury brands with stage designers, the thesis highlights the shared goal of transforming runways into spatial and immersive experiences. It explores how fashion shows follow emerging trends that emphasize multi-sensory engagement while striving to be as sustainable as possible. A key strategy in sustainable fashion show design is ensuring that materials used in the event are repurposed after the show, often sent to third-party centers to be resold or reused in different settings. One example of this practice is the collaboration between Spazio Meta, OMA, and Prada, which demonstrates how materials can have a second life beyond the show. The research identifies two key design imperatives and examines how they can be balanced. The first is the creation of multi-sensory, immersive experiences that engage multiple senses, including sight, hearing, and sometimes even smell, through elements such as natural landscapes, kinetic ceilings, and fluid walls. The second is sustainability, analyzed through Life Cycle Assessment (LCA) to measure the environmental impact of fashion show events, including energy consumption, material use, waste management, and carbon emissions by using the available data to understand which patterns produce more carbon dioxide and are less environmentally friendly. After analyzing the patterns and designs that contribute to higher carbon emissions, the study identifies key gaps and challenges in current fashion show designs. It becomes clear that some fashion shows have a significantly greater environmental impact as they try to keep up with the immersive experiences to align with industry trends. This raises important questions: What factors make certain fashion shows less sustainable than others? How can they reduce their environmental footprint while still maintaining the creativity and engagement that audiences expect? Another major challenge is the limited public involvement in fashion shows, and their potential being wasted to influence the public and shape new trends driving sustainable behaviors among the people. How can fashion shows be used as a cultural platform to promote sustainability? Can they move beyond exclusive guest lists and engage a broader audience, effectively spreading positive messages about sustainability to the public? After identifying the challenges and gaps the goals were defined where the focus was on finding ways make shows become more sustainable while keeping the same quality of the trends and using their potential in engaging a broader audience. Finally, a toolkit was introduced to achieve these goals, expanding the current fashion show cycle to engage a broader audience and incorporate public participation. This approach not only maximizes the potential of fashion shows as cultural events but also extends the lifespan of materials used in their production, reinforcing sustainability efforts. The toolkit provides designers with a range of flexible options at different stages of fashion show event planning, allowing them to tailor their designs to specific needs without restricting creativity. By following three key frameworks, designers can better understand the toolkit’s structure, guiding principles, and sustainability strategies. This helps them make more conscious decisions that reduce environmental impact while maintaining immersive, trend-driven experiences. Additionally, the toolkit ensures that fashion shows can evolve beyond exclusive events, fostering greater public engagement and promoting sustainability on a larger scale. In conclusion, this thesis demonstrates that fashion shows have the potential to go beyond their traditional role as exclusive industry events and become platforms for both artistic expression and sustainable innovation. By integrating architecture, immersive design, and circular thinking, fashion shows can not only create visually and sensorial engaging experiences but also contribute to a more responsible and environmentally conscious industry. The proposed toolkit serves as a practical solution for designers, offering them the flexibility to embrace sustainability without compromising creativity. Ultimately, this research highlights the importance of rethinking fashion show design as a means to inspire broader cultural shifts, ensuring that these events not only set aesthetic trends but also lead the way toward a more sustainable future.

Questa tesi indaga come le scenografie delle sfilate di moda contemporanee si integrano con i principi dell'architettura per creare esperienze immersive e multisensoriali, incorporando al contempo la sostenibilità e il pensiero circolare. Il lavoro parte dalla storia delle sfilate di moda, dalle prime collaborazioni tra moda e architettura e dal ruolo della sostenibilità nella progettazione degli eventi. Analizzando i criteri di una sfilata di moda sostenibile e identificando le tendenze attuali, la ricerca costruisce una comprensione approfondita dell’argomento. Attraverso casi studio sulle collaborazioni tra marchi di moda e architetti, come Prada con OMA/AMO e altri brand di lusso con scenografi, la tesi mette in evidenza l'obiettivo comune di trasformare le passerelle in esperienze spaziali e immersive. Esplora come le sfilate seguano tendenze emergenti che enfatizzano il coinvolgimento multisensoriale, cercando al contempo di essere il più sostenibili possibile. Una strategia chiave per la progettazione sostenibile delle sfilate di moda consiste nel garantire che i materiali utilizzati durante l'evento vengano riutilizzati dopo lo spettacolo, spesso inviati a centri di terze parti per essere rivenduti o riutilizzati in contesti diversi. Un esempio di questa pratica è la collaborazione tra Spazio Meta, OMA e Prada, che dimostra come i materiali possano avere una seconda vita oltre l'evento. La ricerca individua due imperativi progettuali chiave e analizza come possano essere bilanciati. Il primo è la creazione di esperienze immersive e multisensoriali che coinvolgano diversi sensi, tra cui vista, udito e talvolta anche olfatto, attraverso elementi come paesaggi naturali, soffitti cinetici e pareti fluide. Il secondo è la sostenibilità, analizzata attraverso il Life Cycle Assessment (LCA) per misurare l'impatto ambientale delle sfilate di moda, considerando il consumo energetico, l'uso dei materiali, la gestione dei rifiuti e le emissioni di carbonio, utilizzando i dati disponibili per comprendere quali modelli generino più anidride carbonica e siano meno ecologici. Dopo aver analizzato i modelli e i design che contribuiscono a maggiori emissioni di carbonio, lo studio identifica le principali lacune e sfide nelle attuali sfilate di moda. Risulta evidente che alcune sfilate hanno un impatto ambientale significativamente maggiore nel tentativo di mantenere esperienze immersive in linea con le tendenze del settore. Ciò solleva domande importanti: quali fattori rendono alcune sfilate meno sostenibili di altre? Come possono ridurre la loro impronta ambientale pur mantenendo la creatività e il coinvolgimento che il pubblico si aspetta? Un'altra grande sfida è il limitato coinvolgimento del pubblico nelle sfilate di moda e il potenziale sprecato di questi eventi nel plasmare nuove tendenze e promuovere comportamenti sostenibili tra le persone. Come possono le sfilate di moda essere utilizzate come piattaforme culturali per promuovere la sostenibilità? Possono andare oltre le liste esclusive di ospiti ed essere aperte a un pubblico più ampio, diffondendo efficacemente messaggi positivi sulla sostenibilità? Dopo aver identificato le sfide e le lacune, sono stati definiti degli obiettivi per trovare modi per rendere le sfilate più sostenibili, mantenendo al contempo la qualità delle tendenze e sfruttando il loro potenziale per coinvolgere un pubblico più ampio. Infine, è stato introdotto un toolkit per raggiungere questi obiettivi, ampliando il ciclo attuale delle sfilate di moda per coinvolgere un pubblico più vasto e incorporare la partecipazione pubblica. Questo approccio non solo massimizza il potenziale delle sfilate di moda come eventi culturali, ma estende anche la durata dei materiali utilizzati nella loro produzione, rafforzando gli sforzi di sostenibilità. Il toolkit fornisce ai designer una gamma di opzioni flessibili in diverse fasi della pianificazione dell’evento, permettendo loro di adattare i progetti alle esigenze specifiche senza limitare la creatività. Seguendo tre quadri di riferimento chiave, i designer possono comprendere meglio la struttura del toolkit, i principi guida e le strategie di sostenibilità, aiutandoli a prendere decisioni più consapevoli che riducano l'impatto ambientale pur mantenendo esperienze immersive e in linea con le tendenze del settore. Inoltre, il toolkit assicura che le sfilate possano evolversi oltre gli eventi esclusivi, favorendo un maggiore coinvolgimento del pubblico e promuovendo la sostenibilità su larga scala. In conclusione, questa tesi dimostra che le sfilate di moda hanno il potenziale di andare oltre il loro ruolo tradizionale di eventi esclusivi del settore, diventando piattaforme sia per l'espressione artistica sia per l'innovazione sostenibile. Integrando architettura, design immersivo e pensiero circolare, le sfilate di moda possono non solo creare esperienze visivamente e sensorialmente coinvolgenti, ma anche contribuire a un'industria più responsabile e attenta all’ambiente. Il toolkit proposto rappresenta una soluzione pratica per i designer, offrendo loro la flessibilità di abbracciare la sostenibilità senza compromettere la creatività. In ultima analisi, questa ricerca evidenzia l'importanza di ripensare la progettazione delle sfilate di moda come un mezzo per ispirare cambiamenti culturali più ampi, assicurando che questi eventi non solo definiscano tendenze estetiche, ma anche guidino il settore verso un futuro più sostenibile.