‘It was found that the fundamental characteristic of a school place should be that of its transformability, the possibility for the user to assume an attitude towards it that is no longer one of passive acceptance, but of active and creative intervention in his or her own way of being’. The state of the school building stock in Italy is experiencing various problems. In recent years the problem of ageing school buildings has become increasingly important with obvious repercussions on the environment and the safe use of buildings. This is why funds continue to be allocated, through national, regional and municipal tenders, to support interventions for seismic adaptation, safety and energy efficiency in school buildings. In addition to the problem of ageing buildings, we highlighted a second aspect of interest: the relationship between architectural design and the psycho-pedagogical training of pupils. Throughout the history of school buildings, these two disciplines have had few moments of dialogue, and pedagogy has often been considered an unnecessary addition to the design of spaces, whereas we believe, as architect E.N. Rogers specifies, that ‘the teacher's word and the architect's drawing collaborate equally in the formation of the young person’. Our thesis project proposes to work on the architectural typology of 19th-century schools, proposing some interventions on the specific example of the Andrea Mandelli Secondary School, which can be adaptable to other cases of the typological category. The attempt is to formulate a design proposal, working on the interior spaces and their immediate surroundings, in which architecture and pedagogy work in synergy, to strengthen the architectural vision and support the life that takes place within it.

“Si constatò che la caratteristica fondamentale di un luogo scolastico dovrebbe essere quella della sua trasformabilità, cioè della possibilità da parte dell’utente di assumere nei suoi confronti un atteggiamento non più di accettazione passiva, bensì di intervento attivo e creativo sul suo stesso modo di essere”. Lo stato del patrimonio edilizio scolastico nel territorio italiano riscontra varie problematiche. Negli ultimi anni il problema dell’invecchiamento degli edifici scolastici è sempre più importante con ricadute evidenti sull’ambiente e sull’utilizzo in sicurezza degli edifici. Per questo continuano ad essere stanziati fondi, attraverso bandi a livello nazionale, regionale e comunale, a sostegno di interventi per l’adeguamento sismico, per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici. Oltre al problema dell’invecchiamento degli edifici, abbiamo evidenziato un secondo aspetto di interesse: il rapporto tra la progettazione architettonica e la formazione psico-pedagogica degli alunni. Nel corso della storia degli edifici scolastici queste due discipline hanno avuto pochi momenti di dialogo e spesso la pedagogia è stata considerata un’aggiunta, non necessaria, alla progettazione degli spazi, mentre crediamo, come specifica l’architetto E.N. Rogers, che “la parola dell’insegnante e il disegno dell’architetto collaborano ugualmente alla formazione del giovane”. Il nostro progetto di Tesi si propone di lavorare sulla tipologia architettonica delle scuole Ottocentesche, proponendo alcuni interventi sull’esemplare specifico della Scuola Secondaria di I grado Andrea Mandelli, che possano essere adattabili agli altri casi della categoria tipologica. Il tentativo è di formulare una proposta progettuale, lavorando sugli spazi interni e nell’immediato intorno, in cui architettura e pedagogia lavorino in sinergia, per rafforzare la visione architettonica e sostenere la vita che si svolge al suo interno. Questo lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione con chi effettivamente abita gli spazi: il personale docente e gli studenti, il rapporto che ne è nato è stato di grande aiuto al lavoro svolto.

Vivere la scuola, un atto creativo : una scuola ottocentesca in dialogo con le nuove esigenze educative e spaziali dei suoi abitanti

Corna, Ester;Lenzo, Maddalena
2023/2024

Abstract

‘It was found that the fundamental characteristic of a school place should be that of its transformability, the possibility for the user to assume an attitude towards it that is no longer one of passive acceptance, but of active and creative intervention in his or her own way of being’. The state of the school building stock in Italy is experiencing various problems. In recent years the problem of ageing school buildings has become increasingly important with obvious repercussions on the environment and the safe use of buildings. This is why funds continue to be allocated, through national, regional and municipal tenders, to support interventions for seismic adaptation, safety and energy efficiency in school buildings. In addition to the problem of ageing buildings, we highlighted a second aspect of interest: the relationship between architectural design and the psycho-pedagogical training of pupils. Throughout the history of school buildings, these two disciplines have had few moments of dialogue, and pedagogy has often been considered an unnecessary addition to the design of spaces, whereas we believe, as architect E.N. Rogers specifies, that ‘the teacher's word and the architect's drawing collaborate equally in the formation of the young person’. Our thesis project proposes to work on the architectural typology of 19th-century schools, proposing some interventions on the specific example of the Andrea Mandelli Secondary School, which can be adaptable to other cases of the typological category. The attempt is to formulate a design proposal, working on the interior spaces and their immediate surroundings, in which architecture and pedagogy work in synergy, to strengthen the architectural vision and support the life that takes place within it.
FERRARIO, PIETRO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2023/2024
“Si constatò che la caratteristica fondamentale di un luogo scolastico dovrebbe essere quella della sua trasformabilità, cioè della possibilità da parte dell’utente di assumere nei suoi confronti un atteggiamento non più di accettazione passiva, bensì di intervento attivo e creativo sul suo stesso modo di essere”. Lo stato del patrimonio edilizio scolastico nel territorio italiano riscontra varie problematiche. Negli ultimi anni il problema dell’invecchiamento degli edifici scolastici è sempre più importante con ricadute evidenti sull’ambiente e sull’utilizzo in sicurezza degli edifici. Per questo continuano ad essere stanziati fondi, attraverso bandi a livello nazionale, regionale e comunale, a sostegno di interventi per l’adeguamento sismico, per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici. Oltre al problema dell’invecchiamento degli edifici, abbiamo evidenziato un secondo aspetto di interesse: il rapporto tra la progettazione architettonica e la formazione psico-pedagogica degli alunni. Nel corso della storia degli edifici scolastici queste due discipline hanno avuto pochi momenti di dialogo e spesso la pedagogia è stata considerata un’aggiunta, non necessaria, alla progettazione degli spazi, mentre crediamo, come specifica l’architetto E.N. Rogers, che “la parola dell’insegnante e il disegno dell’architetto collaborano ugualmente alla formazione del giovane”. Il nostro progetto di Tesi si propone di lavorare sulla tipologia architettonica delle scuole Ottocentesche, proponendo alcuni interventi sull’esemplare specifico della Scuola Secondaria di I grado Andrea Mandelli, che possano essere adattabili agli altri casi della categoria tipologica. Il tentativo è di formulare una proposta progettuale, lavorando sugli spazi interni e nell’immediato intorno, in cui architettura e pedagogia lavorino in sinergia, per rafforzare la visione architettonica e sostenere la vita che si svolge al suo interno. Questo lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione con chi effettivamente abita gli spazi: il personale docente e gli studenti, il rapporto che ne è nato è stato di grande aiuto al lavoro svolto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235598