Revive to withstand: a holistic framework to post-disaster recovery in Camerino, Italy

Post-disaster recovery in historic towns presents a unique set of challenges, requiring a careful balance between cultural preservation, governance efficiency, and modern resilience strategies. Camerino, Italy, which suffered extensive damage during the 2016 earthquakes, has faced a prolonged and complex recovery process. Despite substantial financial aid and policy interventions, progress has been hindered by fragmented governance, bureaucratic inefficiencies, and the difficulty of integrating seismic safety measures into historic urban fabric. These challenges highlight the need for a structured, adaptive recovery framework that can address both immediate reconstruction needs and long-term resilience planning. This research employs a case study methodology, supported by comparative analyses of globally recognized disaster recovery frameworks, to develop a structured model for post-disaster recovery. By examining established models such as the Friuli Model, the Sendai Framework, and FEMA’s recovery planning strategies, this study identifies critical success factors, including decentralized decision-making, economic revitalization strategies, and the integration of disaster risk reduction into urban planning. Findings are structured around the disaster management cycle—prevention, preparation, response, and recovery—highlighting key gaps in current strategies and proposing a framework tailored to Camerino’s needs. Ultimately, this research contributes to the ongoing discourse on post-disaster resilience by presenting a scalable, context-sensitive recovery framework that can be applied to historic towns facing similar challenges. By integrating lessons from global best practices with the realities of Camerino’s reconstruction efforts, this study provides actionable recommendations for policymakers, urban planners, and local authorities to enhance disaster preparedness, streamline recovery processes, and build long-term resilience in vulnerable communities.

Il recupero post-disastro nei centri storici presenta una serie unica di sfide, richiedendo un delicato equilibrio tra conservazione culturale, efficienza della governance e strategie moderne di resilienza. Camerino, in Italia, gravemente danneggiata dai terremoti del 2016, ha affrontato un processo di recupero lungo e complesso. Nonostante i consistenti aiuti finanziari e gli interventi politici, i progressi sono stati ostacolati da una governance frammentata, inefficienze burocratiche e dalla difficoltà di integrare misure di sicurezza sismica nel tessuto urbano storico. Queste criticità evidenziano la necessità di un quadro di recupero strutturato e adattivo, capace di rispondere sia alle esigenze immediate di ricostruzione sia alla pianificazione della resilienza a lungo termine. Questa ricerca adotta una metodologia di studio di caso, supportata da analisi comparative di framework di recupero post-disastro riconosciuti a livello globale, con l’obiettivo di sviluppare un modello strutturato per il recupero post-catastrofe. Esaminando modelli consolidati come il Modello Friuli, il Sendai Framework e le strategie di pianificazione del recupero della FEMA, lo studio identifica fattori critici di successo, tra cui il decentramento decisionale, strategie di rivitalizzazione economica e l’integrazione della riduzione del rischio di disastri nella pianificazione urbana. I risultati sono strutturati attorno al ciclo di gestione del disastro—prevenzione, preparazione, risposta e recupero—mettendo in evidenza le principali lacune nelle strategie attuali e proponendo un quadro di riferimento adattato alle esigenze di Camerino. Infine, questa ricerca contribuisce al dibattito sul recupero post-disastro proponendo un framework di resilienza scalabile e sensibile al contesto, applicabile a centri storici che affrontano sfide simili. Integrando le lezioni apprese dalle migliori pratiche internazionali con la realtà della ricostruzione di Camerino, lo studio fornisce raccomandazioni concrete per i decisori politici, i pianificatori urbani e le autorità locali, al fine di migliorare la preparazione ai disastri, ottimizzare i processi di recupero e rafforzare la resilienza a lungo termine nelle comunità vulnerabili.