This thesis examines the architectural evolution of Shusha, a city deeply embedded in cultural heritage, across three pivotal periods: pre-occupation, during occupation, and post-occupation. The study explores the dynamic relationship between architecture and socio-political influences, addressing the impact of these forces on the city’s urban fabric and identity without delving directly into political discourse. Central to the research is the revitalization of Shusha’s historic baths and water fountains, which once served as communal hubs in the city’s 17 neighborhoods. These architectural elements are analyzed as symbols of cultural continuity and resilience, highlighting their integral role in shaping the social and spatial fabric of the city. Rather than creating a singular attraction point, the thesis proposes a strategic approach that rejuvenates these historical nodes through a networked framework, reinforcing the importance of these elements within Shusha’s broader urban narrative. The architectural outcome envisions a corridor that integrates and breathes new life into these historic elements, fostering a cohesive urban experience. By reconnecting neighborhoods and encouraging community engagement, this intervention aspires to reestablish Shusha as a living testament to its rich heritage. Through archival research, site analysis, and consideration of UNESCO conventions relevant to post-conflict territories, the project positions these architectural triangles not only as heritage sites but as active participants in the city’s post-conflict restoration and cultural sustainability, bridging past and present in a meaningful and enduring way.

Questa tesi esamina l'evoluzione architettonica di Shusha, una città profondamente radicata nel patrimonio culturale, attraverso tre periodi fondamentali: pre-occupazione, durante l'occupazione e post-occupazione. Lo studio esplora la relazione dinamica tra architettura e influenze socio-politiche, affrontando l'impatto di queste forze sul tessuto urbano e sull'identità della città senza entrare direttamente nel discorso politico. Al centro della ricerca vi è la riqualificazione degli storici bagni pubblici e fontane di Shusha, che un tempo fungevano da centri di aggregazione nei 17 quartieri della città. Questi elementi architettonici vengono analizzati come simboli di continuità culturale e resilienza, evidenziando il loro ruolo essenziale nella conformazione del tessuto sociale e spaziale della città. Piuttosto che creare un singolo punto di attrazione, la tesi propone un approccio strategico che rigenera questi nodi storici attraverso una rete integrata, rafforzando l'importanza di questi elementi all'interno della più ampia narrazione urbana di Shusha. Il risultato architettonico immagina un corridoio che integra e restituisce nuova vita a questi elementi storici, favorendo un'esperienza urbana coesa. Riconnettendo i quartieri e incentivando il coinvolgimento della comunità, questo intervento mira a ristabilire Shusha come una testimonianza vivente del suo ricco patrimonio. Attraverso la ricerca d'archivio, l'analisi del sito e la considerazione delle convenzioni UNESCO pertinenti ai territori post-conflitto, il progetto colloca questi triangoli architettonici non solo come siti di patrimonio, ma anche come attori attivi nella restaurazione post-conflitto della città e nella sostenibilità culturale, colmando il divario tra passato e presente in modo significativo e duraturo.

Echoes of water and stone: reimagining Shusha's historic urban fabric

Omarova, Ayan
2024/2025

Abstract

This thesis examines the architectural evolution of Shusha, a city deeply embedded in cultural heritage, across three pivotal periods: pre-occupation, during occupation, and post-occupation. The study explores the dynamic relationship between architecture and socio-political influences, addressing the impact of these forces on the city’s urban fabric and identity without delving directly into political discourse. Central to the research is the revitalization of Shusha’s historic baths and water fountains, which once served as communal hubs in the city’s 17 neighborhoods. These architectural elements are analyzed as symbols of cultural continuity and resilience, highlighting their integral role in shaping the social and spatial fabric of the city. Rather than creating a singular attraction point, the thesis proposes a strategic approach that rejuvenates these historical nodes through a networked framework, reinforcing the importance of these elements within Shusha’s broader urban narrative. The architectural outcome envisions a corridor that integrates and breathes new life into these historic elements, fostering a cohesive urban experience. By reconnecting neighborhoods and encouraging community engagement, this intervention aspires to reestablish Shusha as a living testament to its rich heritage. Through archival research, site analysis, and consideration of UNESCO conventions relevant to post-conflict territories, the project positions these architectural triangles not only as heritage sites but as active participants in the city’s post-conflict restoration and cultural sustainability, bridging past and present in a meaningful and enduring way.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-apr-2025
2024/2025
Questa tesi esamina l'evoluzione architettonica di Shusha, una città profondamente radicata nel patrimonio culturale, attraverso tre periodi fondamentali: pre-occupazione, durante l'occupazione e post-occupazione. Lo studio esplora la relazione dinamica tra architettura e influenze socio-politiche, affrontando l'impatto di queste forze sul tessuto urbano e sull'identità della città senza entrare direttamente nel discorso politico. Al centro della ricerca vi è la riqualificazione degli storici bagni pubblici e fontane di Shusha, che un tempo fungevano da centri di aggregazione nei 17 quartieri della città. Questi elementi architettonici vengono analizzati come simboli di continuità culturale e resilienza, evidenziando il loro ruolo essenziale nella conformazione del tessuto sociale e spaziale della città. Piuttosto che creare un singolo punto di attrazione, la tesi propone un approccio strategico che rigenera questi nodi storici attraverso una rete integrata, rafforzando l'importanza di questi elementi all'interno della più ampia narrazione urbana di Shusha. Il risultato architettonico immagina un corridoio che integra e restituisce nuova vita a questi elementi storici, favorendo un'esperienza urbana coesa. Riconnettendo i quartieri e incentivando il coinvolgimento della comunità, questo intervento mira a ristabilire Shusha come una testimonianza vivente del suo ricco patrimonio. Attraverso la ricerca d'archivio, l'analisi del sito e la considerazione delle convenzioni UNESCO pertinenti ai territori post-conflitto, il progetto colloca questi triangoli architettonici non solo come siti di patrimonio, ma anche come attori attivi nella restaurazione post-conflitto della città e nella sostenibilità culturale, colmando il divario tra passato e presente in modo significativo e duraturo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235709