Harmonizing clinical efficiency and human-centered care: design for emergency department patient well-being

The significance of sensory perception in architectural design is particularly evident within the context of healthcare facilities, such as hospitals. In particular, the emergency departments (EDs) of such hospitals are notable for the heightened sensory experiences of patients and their families, who are often in a state of considerable stress and anxiety. The heightened sensory activity can attributed to the activation of survival instincts. Consequently, redundant signals within the environment, such as crowd congestion and the presence of equipment, may be interpreted by the mind in a manner that fosters a pervasive atmosphere of anxiety. While providing clarity for clinical diagnosis, the constant cold light of the ED environment also mercilessly reveals every detail, robbing the space of its warmth and humanity. In the dynamic environment of the emergency department, where immediate care and efficiency are critical, the spatial elements and atmosphere substantially influence patients’ psychological states and, to a certain extent, their recovery outcomes. This work explores the potential of adaptive and modular spatial strategies, in conjunction with integrating biophilic design principles, to balance clinical efficiency and an enhanced focus on patients’ and other space users’ emotional and medical needs. The objective is to reimagine emergency spaces that are responsive, compassionate, and efficient and that can adapt to fluctuations in patient volume. This research aims to maximize patient support and comfort in critical, life-and-death situations by proposing scalable, flexible design solutions rooted in human-centered principles.

L’importanza della percezione sensoriale nel design architettonico è particolarmente evidente nel contesto delle strutture sanitarie, come gli ospedali. In particolare, i reparti di emergenza (ED) degli ospedali si distinguono per l’intensa esperienza sensoriale che pazienti e familiari vivono, spesso in uno stato di notevole stress e ansia. Questa intensa attività sensoriale può essere attribuita all’attivazione degli istinti di sopravvivenza. Di conseguenza, segnali ridondanti nell’ambiente, come l’affollamento e la presenza di attrezzature, possono essere interpretati dalla mente in modo tale da creare un’atmosfera pervasiva di ansia. La costante luce fredda dell’ambiente del pronto soccorso, sebbene necessaria per garantire chiarezza diagnostica, rivela ogni dettaglio, privando lo spazio della sua calda umanità. Nell’ambiente dinamico del pronto soccorso, dove la cura immediata e l’efficienza sono fondamentali, gli elementi spaziali e l’atmosfera esercitano una notevole influenza sullo stato psicologico dei pazienti e, in una certa misura, sui loro esiti di recupero. Questo studio esplora il potenziale di strategie spaziali adattive e modulari, integrate con i principi del design biofilico, per raggiungere un equilibrio tra efficienza clinica e una maggiore attenzione ai bisogni emotivi e medici dei pazienti e degli altri utenti dello spazio. L’obiettivo è reimmaginare gli spazi di emergenza rendendoli reattivi, empatici ed efficienti, e capaci di adattarsi alle fluttuazioni del numero di pazienti. Proponendo soluzioni progettuali scalabili e flessibili, radicate in principi incentrati sull’essere umano, questa ricerca mira a garantire il massimo supporto e comfort ai pazienti in situazioni critiche che mettono a rischio la vita o la salute.