This study investigates the mechanisms of paradigm shifts in architectural theory through the lens of typology. Despite extensive discourse on typological diversity, the structural logic underlying disciplinary transformations—particularly how ruptures in categorical definitions, propositions, and paradigms drive architectural evolution—remains underexplored. The research aims to unravel these dynamics by analyzing how architects and theorists redefine architectural essence, thereby triggering epistemic reconfigurations. Focusing on close textual comparisons and case studies, the methodology examines pivotal works by Anthony Vidler, Rafael Moneo, and Peter Eisenman, situating them within broader historical and theoretical frameworks. By applying Thomas Kuhn’s incommensurability to architectural discourse, the study identifies rupture as the core mechanism of change. Key findings reveal that ruptures operate across scales: categorical disagreements like conflicting definitions of type, accumulate into paradigmatic shifts, while macro-historical breaks stem from epistemic transformations, as seen in Modernism yielding to Postmodern pluralism. The study concludes that architectural progress thrives on both passive ruptures (systemic contradictions) and active ones (creative interventions), with architects’ pursuit of creativity serving as the primary catalyst. It contributes a novel analytical framework for interpreting disciplinary evolution, bridging theoretical inquiry, historical analysis, and design practice. By positioning rupture not as a flaw but as a generative force, this work redefines architectural history as a series of revolutionary episodes, offering fresh insights into the discipline’s capacity for self-reinvention amid shifting cultural landscapes.

Questo studio indaga i meccanismi dei cambiamenti di paradigma nella teoria architettonica attraverso la lente della tipologia. Nonostante l'ampio discorso sulla diversità tipologica, la logica strutturale alla base delle trasformazioni disciplinari - in particolare il modo in cui le rotture delle definizioni categoriali, delle proposizioni e dei paradigmi guidano l'evoluzione dell'architettura - rimane poco esplorata. La ricerca si propone di svelare queste dinamiche analizzando come architetti e teorici ridefiniscono l'essenza dell'architettura, innescando così riconfigurazioni epistemiche. La metodologia, incentrata su confronti testuali ravvicinati e su casi di studio, prende in esame opere cardine di Anthony Vidler, Rafael Moneo e Peter Eisenman, collocandole all'interno di contesti storici e teorici più ampi. Applicando l'incommensurabilità di Thomas Kuhn al discorso architettonico, lo studio identifica la rottura come meccanismo centrale del cambiamento. I risultati principali rivelano che le rotture operano su più scale: i disaccordi categoriali, come le definizioni conflittuali di tipo, si accumulano in cambiamenti paradigmatici, mentre le rotture macrostoriche derivano da trasformazioni epistemiche, come nel caso del modernismo che cede al pluralismo postmoderno. Lo studio conclude che il progresso architettonico vive sia di rotture passive (contraddizioni sistemiche) sia di rotture attive (interventi creativi), con la ricerca della creatività da parte degli architetti che funge da catalizzatore principale. L'articolo fornisce un nuovo quadro analitico per interpretare l'evoluzione disciplinare, collegando l'indagine teorica, l'analisi storica e la pratica progettuale. Ponendo la rottura non come un difetto ma come una forza generativa, questo lavoro ridefinisce la storia dell'architettura come una serie di episodi rivoluzionari, offrendo nuovi spunti di riflessione sulla capacità della disciplina di auto-reinventarsi in un paesaggio culturale in continuo mutamento.

On the typology of typology: ruptures and paradigm shifts

Zhao, Yanqi
2023/2024

Abstract

This study investigates the mechanisms of paradigm shifts in architectural theory through the lens of typology. Despite extensive discourse on typological diversity, the structural logic underlying disciplinary transformations—particularly how ruptures in categorical definitions, propositions, and paradigms drive architectural evolution—remains underexplored. The research aims to unravel these dynamics by analyzing how architects and theorists redefine architectural essence, thereby triggering epistemic reconfigurations. Focusing on close textual comparisons and case studies, the methodology examines pivotal works by Anthony Vidler, Rafael Moneo, and Peter Eisenman, situating them within broader historical and theoretical frameworks. By applying Thomas Kuhn’s incommensurability to architectural discourse, the study identifies rupture as the core mechanism of change. Key findings reveal that ruptures operate across scales: categorical disagreements like conflicting definitions of type, accumulate into paradigmatic shifts, while macro-historical breaks stem from epistemic transformations, as seen in Modernism yielding to Postmodern pluralism. The study concludes that architectural progress thrives on both passive ruptures (systemic contradictions) and active ones (creative interventions), with architects’ pursuit of creativity serving as the primary catalyst. It contributes a novel analytical framework for interpreting disciplinary evolution, bridging theoretical inquiry, historical analysis, and design practice. By positioning rupture not as a flaw but as a generative force, this work redefines architectural history as a series of revolutionary episodes, offering fresh insights into the discipline’s capacity for self-reinvention amid shifting cultural landscapes.
HEYNEN, HILDE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-apr-2025
2023/2024
Questo studio indaga i meccanismi dei cambiamenti di paradigma nella teoria architettonica attraverso la lente della tipologia. Nonostante l'ampio discorso sulla diversità tipologica, la logica strutturale alla base delle trasformazioni disciplinari - in particolare il modo in cui le rotture delle definizioni categoriali, delle proposizioni e dei paradigmi guidano l'evoluzione dell'architettura - rimane poco esplorata. La ricerca si propone di svelare queste dinamiche analizzando come architetti e teorici ridefiniscono l'essenza dell'architettura, innescando così riconfigurazioni epistemiche. La metodologia, incentrata su confronti testuali ravvicinati e su casi di studio, prende in esame opere cardine di Anthony Vidler, Rafael Moneo e Peter Eisenman, collocandole all'interno di contesti storici e teorici più ampi. Applicando l'incommensurabilità di Thomas Kuhn al discorso architettonico, lo studio identifica la rottura come meccanismo centrale del cambiamento. I risultati principali rivelano che le rotture operano su più scale: i disaccordi categoriali, come le definizioni conflittuali di tipo, si accumulano in cambiamenti paradigmatici, mentre le rotture macrostoriche derivano da trasformazioni epistemiche, come nel caso del modernismo che cede al pluralismo postmoderno. Lo studio conclude che il progresso architettonico vive sia di rotture passive (contraddizioni sistemiche) sia di rotture attive (interventi creativi), con la ricerca della creatività da parte degli architetti che funge da catalizzatore principale. L'articolo fornisce un nuovo quadro analitico per interpretare l'evoluzione disciplinare, collegando l'indagine teorica, l'analisi storica e la pratica progettuale. Ponendo la rottura non come un difetto ma come una forza generativa, questo lavoro ridefinisce la storia dell'architettura come una serie di episodi rivoluzionari, offrendo nuovi spunti di riflessione sulla capacità della disciplina di auto-reinventarsi in un paesaggio culturale in continuo mutamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235826