Nestled between the Rampe di Pizzofalcone, Villa Ebe represents a forgotten fragment of Naples’ history. As the last dwelling of architect Lamont Young, the Villa is now scarred by decades of neglect, fires and squatting, which have compromised its integrity. However, its architectural value and its connection to the city offer an opportunity to rewrite its future, returning it to the community through a renovation and re-functionalisation project. In response to the Reinventing Cities call for proposals, the thesis proposes the transformation of the Villa into Spazio Ebe, a cultural centre dedicated to Neapolitan art and music, in which the visitor is not just a spectator, but an active part of the creative process. Exhibition spaces, artists’ workshops and event areas intertwine, creating an environment where art users and producers meet and contaminate each other. The intervention is not limited to a re-functionalisation of the spaces, but also addresses the delicate issue of structural stability, providing for the consolidation of the existing parts and the integration of a removable structure, designed to guarantee flexibility of use over time. At the same time, the project includes the renovation of the gardens and the Rampe di Pizzofalcone, a historical element connecting the Villa to the city, returning to Naples a place with a high cultural and identity value. Through a multidisciplinary analysis based on structural verifications, hygrothermal and visual comfort and safety, the project responds to the challenges of environmental sustainability and urban reconnection, outlining a redevelopment model that fits in with long-term objectives. The Spazio Ebe experience thus becomes an emblematic case of dialogue between past and future, capable of transforming a forgotten place into a new cultural heart for the city of Naples.

Incastonata tra le Rampe di Pizzofalcone, Villa Ebe rappresenta un frammento dimenticato della storia di Napoli. Ultima residenza dell’architetto Lamont Young, la Villa è oggi segnata da decenni di abbandono, incendi e occupazioni abusive, che ne hanno compromesso l’integrità. Tuttavia, il suo valore architettonico e il suo legame con la città offrono l’opportunità di riscriverne il futuro, restituendola alla comunità attraverso un progetto di recupero e rifunzionalizzazione. In risposta al bando di Reinventing Cities, il lavoro di tesi propone la trasformazione della Villa in Spazio Ebe, un centro culturale dedicato all’arte e alla musica napoletana, in cui il visitatore non è solo spettatore, ma parte attiva del processo creativo. Gli spazi espositivi, i laboratori per artisti e le aree per eventi si intrecciano, creando un ambiente in cui chi fruisce e chi produce arte si incontrano e si contaminano. L’intervento non si limita a una rifunzionalizzazione degli spazi, ma affronta anche il delicato tema della stabilità strutturale, prevedendo il consolidamento delle parti esistenti e l’integrazione di una struttura removibile, concepita per garantire flessibilità d’uso nel tempo. Parallelamente, il progetto include il recupero dei giardini e delle Rampe di Pizzofalcone, elemento storico di connessione tra la villa e la città, restituendo a Napoli un luogo dall’alto valore culturale e identitario. Attraverso un’analisi multidisciplinare basata su verifiche strutturali, di sicurezza e di comfort igrotermico e visivo, il progetto risponde alle sfide della sostenibilità ambientale e della ricucitura urbana, delineando un modello di riqualificazione che si inserisce negli obiettivi di lungo termine. L’esperienza di Spazio Ebe diventa così un caso emblematico di dialogo tra passato e futuro, capace di trasformare un luogo dimenticato in un nuovo polo culturale per la città di Napoli.

Spazio Ebe : progetto di recupero e rifunzionalizzazione della storica residenza di Lamont Young in un nuovo centro culturale per la città di Napoli

Trionfo Fineo, Gennaro;MARRAS, ILARIA;Ploerer, Anja
2023/2024

Abstract

Nestled between the Rampe di Pizzofalcone, Villa Ebe represents a forgotten fragment of Naples’ history. As the last dwelling of architect Lamont Young, the Villa is now scarred by decades of neglect, fires and squatting, which have compromised its integrity. However, its architectural value and its connection to the city offer an opportunity to rewrite its future, returning it to the community through a renovation and re-functionalisation project. In response to the Reinventing Cities call for proposals, the thesis proposes the transformation of the Villa into Spazio Ebe, a cultural centre dedicated to Neapolitan art and music, in which the visitor is not just a spectator, but an active part of the creative process. Exhibition spaces, artists’ workshops and event areas intertwine, creating an environment where art users and producers meet and contaminate each other. The intervention is not limited to a re-functionalisation of the spaces, but also addresses the delicate issue of structural stability, providing for the consolidation of the existing parts and the integration of a removable structure, designed to guarantee flexibility of use over time. At the same time, the project includes the renovation of the gardens and the Rampe di Pizzofalcone, a historical element connecting the Villa to the city, returning to Naples a place with a high cultural and identity value. Through a multidisciplinary analysis based on structural verifications, hygrothermal and visual comfort and safety, the project responds to the challenges of environmental sustainability and urban reconnection, outlining a redevelopment model that fits in with long-term objectives. The Spazio Ebe experience thus becomes an emblematic case of dialogue between past and future, capable of transforming a forgotten place into a new cultural heart for the city of Naples.
CUCUZZA, MARCO
ZANI, GIULIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-apr-2025
2023/2024
Incastonata tra le Rampe di Pizzofalcone, Villa Ebe rappresenta un frammento dimenticato della storia di Napoli. Ultima residenza dell’architetto Lamont Young, la Villa è oggi segnata da decenni di abbandono, incendi e occupazioni abusive, che ne hanno compromesso l’integrità. Tuttavia, il suo valore architettonico e il suo legame con la città offrono l’opportunità di riscriverne il futuro, restituendola alla comunità attraverso un progetto di recupero e rifunzionalizzazione. In risposta al bando di Reinventing Cities, il lavoro di tesi propone la trasformazione della Villa in Spazio Ebe, un centro culturale dedicato all’arte e alla musica napoletana, in cui il visitatore non è solo spettatore, ma parte attiva del processo creativo. Gli spazi espositivi, i laboratori per artisti e le aree per eventi si intrecciano, creando un ambiente in cui chi fruisce e chi produce arte si incontrano e si contaminano. L’intervento non si limita a una rifunzionalizzazione degli spazi, ma affronta anche il delicato tema della stabilità strutturale, prevedendo il consolidamento delle parti esistenti e l’integrazione di una struttura removibile, concepita per garantire flessibilità d’uso nel tempo. Parallelamente, il progetto include il recupero dei giardini e delle Rampe di Pizzofalcone, elemento storico di connessione tra la villa e la città, restituendo a Napoli un luogo dall’alto valore culturale e identitario. Attraverso un’analisi multidisciplinare basata su verifiche strutturali, di sicurezza e di comfort igrotermico e visivo, il progetto risponde alle sfide della sostenibilità ambientale e della ricucitura urbana, delineando un modello di riqualificazione che si inserisce negli obiettivi di lungo termine. L’esperienza di Spazio Ebe diventa così un caso emblematico di dialogo tra passato e futuro, capace di trasformare un luogo dimenticato in un nuovo polo culturale per la città di Napoli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/235903