Under reconstruction Ucraine : Museo d'arte contemporanea a Kharkiv

Rebuilding means starting anew, it means hope. In the war in Ukraine, architecture proves to be not only a spokesperson for the population’s determination to rise again but also an opportunity to redesign an urban system that is more functional and consistent with urban development. With this spirit, the aim is to enhance the primary role that architecture plays both aesthetically and functionally, as well as within the social, economic, and political fabric. The conflict has struck Kharkiv, a strategic city and a thriving cultural center, threatening its territorial integrity while attempting to destroy Ukraine’s history and national identity. The devastation of the urban heritage is not just a material loss but also a wound to the heart of the community, depriving it of symbolic places and the historical continuity that defines its sense of belonging. From the conscious selection of the city in which to intervene to its careful analysis, the idea emerges to establish a major contemporary art museum that can serve as a cultural glue for the area, a place that, beyond preserving the memory of the dramatic events experienced, fosters resilience and renewal. One of the project’s goals is to safeguard the memory of what has happened while also looking ahead, seeking to seize the opportunities that this circumstance has nonetheless brought with it. The public building, and the museum function in particular, possesses all the characteristics to become an instrument of this transformation, not only by providing suitable spaces for various activities but also by reconstructing part of the city, enhancing its capacities, and creating synergies with many existing elements in the area. The museum itself becomes a laboratory for experimentation on multiple levels: a hub for new activities and urban connections, a site for figurative research linked to the material and ideological history of the city, and a focal point that brings together the diverse artistic experiences that have so far remained sporadic and isolated. We hope that Kharkiv’s rebirth will not be merely a restoration of what was lost but a profound reflection on the relationship between urban space, cultural identity, and the needs of the community.

Ricostruire significa ripartire, significa speranza. Nella guerra in Ucraina, l’architettura si rivela essere non solo portavoce della volontà di rialzarsi della popolazione, ma anche opportunità per riprogettare un sistema urbanistico più funzionale e congruente allo sviluppo urbano. Con questo spirito si intende valorizzare il ruolo primario che l’architettura svolge sia a livello estetico e funzionale, sia nel tessuto sociale, economico e politico. Il conflitto ha colpito Kharkiv, città strategica nonché fiorente centro culturale, minacciandone l’integrità territoriale cercando di distruggere anche la storia e l’identità nazionale ucraina. La devastazione del patrimonio urbano non rappresenta soltanto una perdita materiale, ma anche una ferita al cuore della comunità, che si vede privata dei luoghi simbolici e della continuità storica che definiscono il suo senso di appartenenza. Dalla scelta consapevole della città in cui intervenire fino alla sua attenta analisi, nasce l’idea di realizzare un importante museo di Arte Contemporanea che possa fungere da collante culturale dell’area, un luogo che, oltre a preservare la memoria degli eventi drammatici vissuti, promuova la resilienza e la rinascita. Uno degli obiettivi del progetto è di custodire memoria di quanto accaduto, ma allo stesso tempo guardare avanti, cercando di cogliere le possibilità che questa circostanza ha comunque portato con sé. L’edificio pubblico, e la funzione museale in particolare, hanno tutte le caratteristiche per poter essere lo strumento di tale trasformazione facendosi carico non solo di fornire spazi adeguati alle diverse attività, ma di ricostruire una parte di città implementandone le capacità e mettendo in sinergia anche molte componenti già esistenti sul territorio. Il museo si fa esso stesso laboratorio di sperimentazioni a vari livelli: sede di nuove attività e connessioni urbane, ricerca figurativa legata alla storia materiale e ideale della città, creazione di un fulcro catalizzatore delle diverse esperienze artistiche finora episodiche ed isolate. Auspichiamo che la rinascita di Kharkiv non sia solo restaurazione di ciò che è stato perso, ma una profonda riflessione sul rapporto tra spazio urbano, identità culturale e bisogni della collettività.