Il senso di presenza delle riviste indipendenti : sperimentazioni per una materialità progettata

What role does the materiality of paper play in a context where digital communication is predominant? This question is rooted in a long-standing philosophical debate. Drawing on Gumbrecht’s (2004) concept of “presence,” the term is introduced as the tangible dimension of the world that contributes to the production of meaning. Independent publishing magazines choose print and, through material, tactile, and graphic experimentation, shape this sense of presence. Designing with materiality in mind means both allowing the magazine to express itself through its physical components and defining content in harmony with the material medium that hosts it, ultimately creating a holistic experience for the reader.

Che ruolo ha la materialità della carta in un contesto in cui la comunicazione digitale è predominante? La domanda affonda le radici in un dibattito filosofico di lungo corso. Grazie al pensiero di Gumbrecht (2004) viene introdotto il termine “presenza”, inteso come la dimensione sensibile del mondo capace di concorrere alla produzione di significato. Le riviste dell’editoria indipendente scelgono la stampa e, attraverso la sperimentazione materica, tattile e grafica, danno forma a questo senso di presenza. Progettare secondo la materialità, infatti, significa sia consentire al magazine di esprimersi attraverso le proprie componenti fisiche, sia definire contenuti in linea con il supporto materiale che li accoglie, generando un’esperienza per il lettore di carattere olistico.