Off : decommissioning scenarios for offshore oil platforms

Today, 138 offshore oil platforms are located within, as well as beyond Italian’s territorial waters. The current master plan for the sustainable energy transition of eligible areas (PiTESAI), states that all structures located within 12 miles from the Italian coast must be decommissioned at the end of mining concessions, which identifies 94 of the 138 platforms: these are located within Italian territorial waters, and 40% of them is currently inactive. The theme of "decommissioning" is thus brought to light: it is the process involving the disposal, reuse and conversion of existing structures. The thesis explores the different possibilities of intervention, considering the technical, environmental and economic criticalities related to the structures. The research is based on an analysis of the "Guidelines for the decommissioning of mining platforms", issued by the Ministry of Environment and Energy Security. These identify different types of intervention, which are: total and partial removal, as well as the re-functionalization of offshore structures. Subsequently, an archive was created, generated by the investigation of the problem of possible reuse or recycling of structural components and extraction and processing machinery on the platforms. The thesis explores project scenarios of architectural conversion, proposing sustainable solutions and following different strategies of re-functionalization, defined in relation to the degree of intervention proposed. Starting from a normative analysis, the objectives of this work have been outlined: to present a conscious design approach that responds to a real problem, constituted by the present and future mineral decommissioning of an increasing number of oil platforms.

Sono 138 le piattaforme petrolifere off-shore situate ad oggi entro ed oltre le acque territoriali italiane. Il piano regolatore vigente per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), determina che tutte le strutture che si trovano entro le 12 miglia dalla costa italiana dovranno essere dismesse allo scadere delle concessioni minerarie, il che individua 94 delle 138 piattaforme: queste si trovano entro le acque territoriali italiane, e il 40% di esse risulta, allo stato attuale, non operativo. Quanto citato ha portato alla luce il tema del "decommissioning". A questo proposito il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato le "Linee guida per la dismissione mineraria delle piattaforme". Queste individuano le diverse tipologie di intervento, ovvero la rimozione totale e parziale, oltre che la rifunzionalizzazione delle strutture off-shore. In seguito, è stato creato un archivio, generato dall’approfondimento della problematica del possibile riutilizzo o riciclo delle componenti strutturali e degli impianti di estrazione e lavorazione presenti sulle piattaforme. La tesi esplora diverse possibilità di intervento, tenendo conto delle criticità di tipo tecnico, ambientale ed economico legate alle strutture e pone al centro scenari progettuali di riconversione architettonica, proponendo soluzioni sostenibili e seguendo diverse strategie di rifunzionalizzazione, distinte in relazione al grado di intervento proposto. Partendo da un’analisi normativa il presente lavoro si propone un approccio progettuale consapevole, che risponda alla problematica reale, costituita dalla dismissione mineraria, presente e futura, di un crescente numero di piattaforme petrolifere.