Living water : a resilient landscape

The devastating floods in Emilia-Romagna in May 2023 starkly highlighted the vulnerabilities of the Santerno River and the communities situated along its course. Heavy rainfall frequently overwhelms the capacity of the surrounding plains, leading to localized flooding. When the river breaches its banks, it inundates nearby land and towns. Urbanization patterns exhibit a characteristic urban form: a collection of small towns is located amidst a network of independent houses. They are the product of a loosely planned development, relying upon a dense infrastructural network dating back to the Roman “Centuriazione”. As a result, housing and employment are dispersed, reliant on car-dependent mobility, and social life primarily unfolds within private spaces. The surrounding agricultural landscape is dominated by monoculture agriculture, as in recent decades the landscape has undergone a process of simplification and specialization, contributing to biodiversity loss. However, the landscape pattern and the road system still retain the capacity to support a change, and to address the challenges of climatic and ecological transition. Starting from a careful reading of the water system and the context landscape features, this project aims to develop a resilient landscape that mitigates the growing flood risk while simultaneously creating a network of public open spaces with eco-friendly features. The project fosters the transformation through a three-layer strategy. First, it addresses the river space design, improving its flow capacity. Secondly, it focuses on urban spaces by changing priorities in mobility and in public space design. Finally, it deals with the urban and agricultural pattern, improving biodiversity, reinforcing the structure of the “Centuriazione”, and enhancing walkability. With these three strategies, the project creates a new landscape that not only helps in mitigating the impact of climate change but also enhances the quality of everyday spaces.

Le devastanti alluvioni che hanno colpito l'Emilia-Romagna nel maggio 2023 hanno messo in evidenza le vulnerabilità del fiume Santerno e delle comunità situate lungo il suo corso. Le forti piogge spesso superano la capacità di drenaggio delle pianure circostanti, provocando inondazioni localizzate. Quando il fiume rompe gli argini, le terre e le città vicine sono soggette a pericolose inondazioni. I caratteri propri dell’urbanizzazione in questo territorio sono chiaramente leggibili: un insieme di piccole città è visibile in una rete regolare di case su lotto, appoggiate alle strade esistenti. Sono il prodotto di uno sviluppo debolmente pianificato, che si basa su una fitta rete infrastrutturale risalente al passato rurale dove è ancora leggibile la centuriazione romano. La dispersione di case e luoghi di lavoro produce una forte dipendenza dall’automobile individuale e la vita sociale si svolge principalmente all'interno di spazi privati. Il paesaggio agricolo circostante che negli ultimi decenni ha subito un processo di semplificazione e specializzazione, è dominato dalla monocoltura, e ciò contribuisce a una forte perdita di biodiversità. Tuttavia, il paesaggio agricolo e il sistema infrastrutturale possono ancora oggi essere la base per un cambiamento capace di affrontare le sfide della transizione climatica ed ecologica. Partendo da un'attenta lettura del sistema delle acque e delle caratteristiche paesaggistiche del contesto, questo progetto mira a sviluppare un paesaggio resiliente che mitighi il crescente rischio di alluvioni e contemporaneamente crei una rete di spazi aperti pubblici con caratteristiche ecologiche. Il progetto promuove la trasformazione attraverso una strategia che affronta tre grandi elementi del paesaggio. In primo luogo, si concentra sul disegno dello spazio fluviale, migliorandone la capacità di ritenzione delle acque. Quindi, si focalizza sui piccoli centri urbani proponendo uno slittamento di priorità nella mobilità e nella progettazione degli spazi pubblici. Infine, propone una serie di opere capaci di innescare una trasformazione nel paesaggio agricolo urbanizzato, migliorando la biodiversità, rafforzando la struttura della “centuriazione” e migliorando la percorribilità pedonale e ciclabile. Con queste tre strategie il progetto crea un nuovo paesaggio che non solo contribuisce a mitigare l'impatto del cambiamento climatico, ma migliora anche la qualità dello spazio quotidiano.