Imagine a school without walls, without bells marking the passage of time, without desks arranged in neat rows. A school that is not a building but a landscape, a journey, a network of paths marked by weather vanes guiding students through their learning and life experiences. This school is not mandatory, but essential. It doesn’t impose knowledge; it lets it emerge through experience, encounters, and discovery. It has no rigid schedules, only directions to explore, trails to follow, and pauses to savor. Here, education intertwines with nature, with the community, with the authentic desire to know. The weather vanes — Winstalks that once guided travelers — indicate possibilities, not obligations. They are symbols of an education that moves, adapts, and makes its way through real life. This open-air school is open to everyone: anyone who wants to learn, teach, and share can be part of it, without distinctions, without limits imposed by age or conventions. In a world that changes rapidly, we need to rethink school, to make it fluid, permeable, connected to reality. This project is born from a dream, but it is also a tangible possibility: to build an education that doesn’t close, but opens. Welcome to the school without walls.

Immagina una scuola senza muri, senza campanelle che scandiscono il tempo, senza banchi disposti in file ordinate. Una scuola che non è un edificio, ma un territorio, un percorso, un insieme di strade segnate da segnavento che guidano gli studenti attraverso il loro viaggio di apprendimento e di vita. Questa scuola non è obbligatoria, ma necessaria. Non impone un sapere, ma lo lascia emergere attraverso l’esperienza, l’incontro, la scoperta. Non ha orari rigidi, ma direzioni da esplorare, sentieri da percorrere, soste da vivere. Qui, l’educazione si intreccia con la natura, con la comunità, con il desiderio autentico di conoscere. I segnavento, Winstalks che un tempo orientavano i viaggiatori, indicano possibilità, non obblighi. Sono simboli di un’educazione che si muove, che si adatta, che si fa strada nella vita vera. Questa scuola all’aperto è aperta a tutti: chiunque voglia imparare, insegnare, condividere può farne parte, senza distinzioni, senza limiti imposti dall’età o dalle convenzioni. In un mondo che cambia rapidamente, abbiamo bisogno di ripensare la scuola, di renderla fluida, permeabile, in connessione con il reale. Questo progetto nasce da un sogno, ma è anche una possibilità concreta: costruire un’educazione che non chiuda, ma apra. Benvenuti nella scuola senza mura.

24 ore Ephemera : registrazione narrativa di una giornata di scuola qualunque

Bramati, Matteo
2024/2025

Abstract

Imagine a school without walls, without bells marking the passage of time, without desks arranged in neat rows. A school that is not a building but a landscape, a journey, a network of paths marked by weather vanes guiding students through their learning and life experiences. This school is not mandatory, but essential. It doesn’t impose knowledge; it lets it emerge through experience, encounters, and discovery. It has no rigid schedules, only directions to explore, trails to follow, and pauses to savor. Here, education intertwines with nature, with the community, with the authentic desire to know. The weather vanes — Winstalks that once guided travelers — indicate possibilities, not obligations. They are symbols of an education that moves, adapts, and makes its way through real life. This open-air school is open to everyone: anyone who wants to learn, teach, and share can be part of it, without distinctions, without limits imposed by age or conventions. In a world that changes rapidly, we need to rethink school, to make it fluid, permeable, connected to reality. This project is born from a dream, but it is also a tangible possibility: to build an education that doesn’t close, but opens. Welcome to the school without walls.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2024/2025
Immagina una scuola senza muri, senza campanelle che scandiscono il tempo, senza banchi disposti in file ordinate. Una scuola che non è un edificio, ma un territorio, un percorso, un insieme di strade segnate da segnavento che guidano gli studenti attraverso il loro viaggio di apprendimento e di vita. Questa scuola non è obbligatoria, ma necessaria. Non impone un sapere, ma lo lascia emergere attraverso l’esperienza, l’incontro, la scoperta. Non ha orari rigidi, ma direzioni da esplorare, sentieri da percorrere, soste da vivere. Qui, l’educazione si intreccia con la natura, con la comunità, con il desiderio autentico di conoscere. I segnavento, Winstalks che un tempo orientavano i viaggiatori, indicano possibilità, non obblighi. Sono simboli di un’educazione che si muove, che si adatta, che si fa strada nella vita vera. Questa scuola all’aperto è aperta a tutti: chiunque voglia imparare, insegnare, condividere può farne parte, senza distinzioni, senza limiti imposti dall’età o dalle convenzioni. In un mondo che cambia rapidamente, abbiamo bisogno di ripensare la scuola, di renderla fluida, permeabile, in connessione con il reale. Questo progetto nasce da un sogno, ma è anche una possibilità concreta: costruire un’educazione che non chiuda, ma apra. Benvenuti nella scuola senza mura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/236405