The rapid growth of coworking spaces significantly impacted the definition of today's workplace, providing flexible and collaborative alternatives to traditional offices. These spaces are mostly known for supporting professional independence and networking, yet their role in fostering inclusion remains unexplored. The physical, social, and managerial features of coworking spaces have been the focus of research, approaching these factors as separate entities rather than as interlinked components of inclusivity. For systematic evaluation of inclusivity in coworking spaces, this research addresses an important research gap by offering a comprehensive, multi-scale framework that incorporates both material (architectural, physical) and immaterial (social, cultural, managerial) dimensions together. It further delves into how these elements interact in different levels, including macro (urban/city), meso (community/neighborhood), and micro (workspace/user). By using qualitative approaches such as literature review, case studies, interviews, spatial audits and a comprehensive examination of three coworking spaces in Brussels, this study compares theoretical discussions on inclusivity with real-world applications. The results reveal significant discrepancies between academic research and actual practices, contrasting in various matters and inconsistent diversity strategies. While academic research acknowledges the potential of coworking spaces in fostering inclusion, empirical research demonstrates that without determined management and spatial considerations, inclusivity remains uneven and inconsistent. The research reveals the importance of bridging the gap between academia and real practices by offering a framework that helps assess inclusivity in coworking spaces. It also contributes through laying groundwork for future interventions, offering coworking operators, urban planners, and policymakers an assessment tool to contribute to creating inclusive coworking spaces. Furthermore, it can facilitate the creation of practical guidelines, translating these findings into actionable strategies to design inclusive, diverse, equitable and accessible workspaces.

La rapida crescita degli spazi di coworking ha avuto un impatto significativo sulla definizione dell’ambiente lavorativo moderno, offrendo alternative flessibili e collaborative agli uffici tradizionali. Gli spazi di coworking sono noti principalmente per incentivare l’indipendenza professionale e il networking; il loro ruolo nella promozione dell’inclusione rimane tuttavia inesplorato. Questa ricerca ha dunque come obiettivo la valutazione dell’inclusività degli spazi di coworking attraverso l’analisi delle loro caratteristiche fisiche, sociali e gestionali, considerate come parametri indipendenti gli uni dagli altri. Questa ricerca affronta in tal modo un’importante lacuna negli studi offrendo un quadro complessivo che tiene conto di una dimensione materiale (fisica e architettonica) e immateriale (sociale, culturale, gestionale), approfondendo come gli elementi implicati interagiscano su un livello macro (città), meso (comunità/quartiere) e micro (luogo di lavoro/utente). Utilizzando una serie di approcci qualitativi, quali revisione della letteratura, casi-studio, interviste, spatial audits e un’analisi complessiva di tre spazi di coworking a Bruxelles, questo studio mette a confronto la riflessione teorica sull’inclusività con le strategie concrete messe in atto per garantirla. Il risultato della ricerca mette in luce una discrepanza significativa tra la ricerca accademica e la pratica: mentre la prima riconosce il potenziale degli spazi di coworking nell’incoraggiare l’inclusione, la seconda dimostra come la mancanza di una gestione mirata e di un’analisi spaziale ragionata renda l’inclusività disomogenea e incoerente. Questo studio mette in rilievo l’importanza di colmare la distanza tra il mondo accademico e l’applicazione pratica e offre una cornice che aiuta a valutare l’inclusività negli spazi di coworking. Esso contribuisce inoltre a gettare le basi per interventi futuri, offrendo ai coworking operators, agli urbanisti e ai policymakers uno strumento di valutazione per contribuire alla progettazione e alla creazione di spazi di coworking inclusivi, diversificati, equi e accessibili.

Analyzing inclusivity in coworking spaces through a multi-scale framework: case study Brussels

Zhuri, Ujzë
2023/2024

Abstract

The rapid growth of coworking spaces significantly impacted the definition of today's workplace, providing flexible and collaborative alternatives to traditional offices. These spaces are mostly known for supporting professional independence and networking, yet their role in fostering inclusion remains unexplored. The physical, social, and managerial features of coworking spaces have been the focus of research, approaching these factors as separate entities rather than as interlinked components of inclusivity. For systematic evaluation of inclusivity in coworking spaces, this research addresses an important research gap by offering a comprehensive, multi-scale framework that incorporates both material (architectural, physical) and immaterial (social, cultural, managerial) dimensions together. It further delves into how these elements interact in different levels, including macro (urban/city), meso (community/neighborhood), and micro (workspace/user). By using qualitative approaches such as literature review, case studies, interviews, spatial audits and a comprehensive examination of three coworking spaces in Brussels, this study compares theoretical discussions on inclusivity with real-world applications. The results reveal significant discrepancies between academic research and actual practices, contrasting in various matters and inconsistent diversity strategies. While academic research acknowledges the potential of coworking spaces in fostering inclusion, empirical research demonstrates that without determined management and spatial considerations, inclusivity remains uneven and inconsistent. The research reveals the importance of bridging the gap between academia and real practices by offering a framework that helps assess inclusivity in coworking spaces. It also contributes through laying groundwork for future interventions, offering coworking operators, urban planners, and policymakers an assessment tool to contribute to creating inclusive coworking spaces. Furthermore, it can facilitate the creation of practical guidelines, translating these findings into actionable strategies to design inclusive, diverse, equitable and accessible workspaces.
MIGLIORE, ALESSANDRA
POME', ALICE PAOLA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
3-apr-2025
2023/2024
La rapida crescita degli spazi di coworking ha avuto un impatto significativo sulla definizione dell’ambiente lavorativo moderno, offrendo alternative flessibili e collaborative agli uffici tradizionali. Gli spazi di coworking sono noti principalmente per incentivare l’indipendenza professionale e il networking; il loro ruolo nella promozione dell’inclusione rimane tuttavia inesplorato. Questa ricerca ha dunque come obiettivo la valutazione dell’inclusività degli spazi di coworking attraverso l’analisi delle loro caratteristiche fisiche, sociali e gestionali, considerate come parametri indipendenti gli uni dagli altri. Questa ricerca affronta in tal modo un’importante lacuna negli studi offrendo un quadro complessivo che tiene conto di una dimensione materiale (fisica e architettonica) e immateriale (sociale, culturale, gestionale), approfondendo come gli elementi implicati interagiscano su un livello macro (città), meso (comunità/quartiere) e micro (luogo di lavoro/utente). Utilizzando una serie di approcci qualitativi, quali revisione della letteratura, casi-studio, interviste, spatial audits e un’analisi complessiva di tre spazi di coworking a Bruxelles, questo studio mette a confronto la riflessione teorica sull’inclusività con le strategie concrete messe in atto per garantirla. Il risultato della ricerca mette in luce una discrepanza significativa tra la ricerca accademica e la pratica: mentre la prima riconosce il potenziale degli spazi di coworking nell’incoraggiare l’inclusione, la seconda dimostra come la mancanza di una gestione mirata e di un’analisi spaziale ragionata renda l’inclusività disomogenea e incoerente. Questo studio mette in rilievo l’importanza di colmare la distanza tra il mondo accademico e l’applicazione pratica e offre una cornice che aiuta a valutare l’inclusività negli spazi di coworking. Esso contribuisce inoltre a gettare le basi per interventi futuri, offrendo ai coworking operators, agli urbanisti e ai policymakers uno strumento di valutazione per contribuire alla progettazione e alla creazione di spazi di coworking inclusivi, diversificati, equi e accessibili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/236517