Semplicemente la base di tutto

The project proposes transforming a currently empty square in Cassinetta di Lugagnano into a public garden, a space that redefines the relationship between humans and other forms of life. It creates a place rooted in nature and landscape. The starting point is the soil, the origin of life - Semplicemente la base di tutto. It is freed from its waterproofing pavement to become the foundation of a system in which natural and anthropogenic elements intertwine in dynamic balance. The project is developed over “horizons,” a concept took from soil science to describe the layers that compose it. These layers are not rigidly separated but interact with each other. The first is the horizon of the ground, the zero level of the space, traditionally paved. It is depermeabilized to restore its generative capacity. From here grows the second horizon, the plant horizon, which takes shape through human action and autonomously develops, redefining space and creating new atmospheres. This second horizon generates the third: the human horizon. At this level, the presence of humans is no longer separated from nature but enters into relationship with it in a dynamic, changing way. These three horizons do not exist independently but are constantly exchanging information and influences, creating a complex and interdependent ecosystem. The central design element is the grid, a permeable structure that represents the theme of emptiness and void, allowing nature to cross the space and change it over time. The garden, therefore, is not just a fixed place but a living organism where nature and humans coexist, interact, and transform each other. It proposes a new style of public life, more closely connected to nature and its dynamism.

Il progetto propone la trasformazione di una piazza, oggi inutilizzata a Cassinetta di Lugagnano, in un giardino pubblico. Uno spazio che ridefinisce il rapporto tra esseri umani e altre forme di vita, un luogo radicato nella natura e nel paesaggio. Il punto di partenza è il suolo, l'origine della vita, semplicemente la base di tutto che viene liberato dalla sua impermeabilizzazione, per diventare il fondamento di un sistema in cui elementi naturali e antropici si intrecciano in un equilibrio dinamico. Il progetto si sviluppa su più "orizzonti", un concetto mutuato dalla scienza del suolo per descrivere gli strati che lo compongono, strati che non sono rigidamente separati, ma interagiscono tra loro. Il primo è l’orizzonte del suolo, il livello zero della piazza, tradizionalmente pavimentato, che viene in parte depermeabilizzato per restituirgli la sua capacità generativa. Da qui nasce il secondo orizzonte, quello vegetale, che prende forma attraverso un progetto umano che ne guida la crescita e lo sviluppo, ridefinendo lo spazio e creando nuove atmosfere. Questo secondo orizzonte genera a sua volta il terzo, quello umano, un livello in cui la presenza dell’uomo non è più separata dalla natura ma entra in relazione con essa in modo dinamico e mutevole. Questi tre orizzonti non esistono in modo indipendente, ma si scambiano continuamente informazioni e influenze, dando vita a un ecosistema complesso e interdipendente. L’elemento progettuale centrale è la griglia, una struttura permeabile che rappresenta il tema del vuoto, permettendo alla natura di attraversare lo spazio e modificarlo nel tempo. Il giardino diviene quindi un sistema, un nuovo habitat in cui natura e uomo coesistono, interagiscono e si trasformano reciprocamente, proponendo un nuovo stile di vita pubblica più legato al paesaggio ed alla sua dinamicità.