Communicative interfaces : oltre usabilità ed estetica: interfacce come mezzi comunicativi nell'espressione di un'identità

Interface design, now an established discipline based on usability principles, holds untapped potential in terms of visual innovation and expressive dimensions. This study investigates the causes of this phenomenon in the cultural and technological origins of the discipline, analyzing the theories that have guided its evolution and how they continue to influence contemporary design, limiting its independence and its ability to establish stable reference models. The research then explores current industry directions, highlighting how optimization tools for development and design processes, along with the introduction of artificial intelligence, exert additional pressure toward the standardization and homogenization of digital interfaces, further exacerbating the issue of expressiveness. The thesis suggests that, given the maturity of the discipline, it is beneficial to complement current paradigms focused on usability and familiarity with a reflection on interfaces as communicative tools capable of creating emotional connections with users. As part of the research, more than 50 interface design projects were analyzed through their visual and interactive aspects to identify elements, directions, and solutions that best express their reference identities. The results of this analysis were then compiled into a digital report aimed at stimulating a conversation on these topics. The goal is to expand the expressive possibilities of interfaces, building on usability principles to create digital products capable of delivering engaging, meaningful, and human-centered experiences.

Il design delle interfacce, oggi una disciplina consolidata sui principi di usabilità, presenta potenzialità sul piano dell'innovazione visiva e della dimensione espressiva non del tutto esplorate. Questo elaborato indaga le cause di tale fenomeno nelle origini culturali e tecnologiche della disciplina, analizzando le teorie che ne hanno guidato l’evoluzione e il modo in cui continuano a influenzare la progettazione contemporanea, limitandone l’indipendenza e la capacità di consolidare modelli di riferimento stabili. Lo studio esplora poi le direzioni contemporanee del settore, evidenziando come gli strumenti di ottimizzazione dei processi di sviluppo e design, insieme all’introduzione dell’intelligenza artificiale, introducano ulteriori pressioni verso la standardizzazione e all’omologazione delle interfacce digitali, aggravando ulteriormente il problema dell’espressività. La tesi propone che, considerata la maturità della disciplina, sia utile affiancare agli attuali paradigmi focalizzati su dimensioni di usabilità e familiarità, una riflessione sulle interfacce come strumenti comunicativi capaci di creare connessioni emotive con le persone che vi interagiscono. Nel contesto della ricerca, sono stati presi in considerazione più di 50 progetti di design delle interfacce, analizzati secondo gli aspetti visivi ed interattivi, al fine di identificare elementi, direzioni e soluzioni in grado di esprimere al meglio le identità di riferimento. I risultati di tale analisi, sono infine stati tradotti in un report digitale volto a stimolare una conversazione su questi temi. L’obiettivo è ampliare le possibilità espressive delle interfacce, costruendo sulla base dei principi di usabilità, nella realizzazione di prodotti digitali capaci di creare esperienze coinvolgenti, significative e umane.