La Pieve di Santa Maria Vecchia a Gussago. Proposta di miglioramento sismico della struttura e sviluppo di un sistema di monitoraggio. Un approccio integrato per la tutela del patrimonio architettonico

This thesis research focuses on the conservative restoration of the Church of Santa Maria Vecchia in Gussago, located in the province of Brescia. The ecclesiastical complex was built in the 15th century, rising on the site of an earlier structure from the 11th century. Currently, the church is in a state of near total disuse, except for sporadic celebrations and ceremonies. The complex is located in the area of the ancient settlement of Piedeldosso, situated to the north of the municipality of Gussago, in a decentered position relative to the main urban nucleus. The building stands at the foot of a hill and is bordered to the north by the Panoramica road, a high-traffic road that offers a clear view of the façade and the bell tower. The church is part of a complex of private residential buildings that in ancient times were part of the church's structure. Many of these buildings have undergone significant transformations and expansions over the centuries, shaping their current configuration, with sections that adjoin the apse and bell tower. The church is characterized by a forecourt that extends on the south and west fronts, accessible via two narrow secondary roads that wind through the private residences. The lack of a strategic urban-scale vision, the decentralization of the building relative to the central core of Gussago, and the gradual distancing of society from places of worship, have contributed to the limited use and the deterioration of this building. Nevertheless, the structure retains significant meaning and attachment for the local population, with associations working for the preservation and enhancement of the church. This type of building carries a cultural heritage that historically goes beyond the religious role it was intended to represent. Its aim is, in addition to the preservation of material culture, to play an active role in the conservation and enhancement of the historical memory of the territory. The proposed project adopts an approach that preserves the historical fabric through the use of structural interventions only where strictly necessary and dictated by static and structural requirements. The complexity of the structural deterioration mechanisms led to the decision to support the proposed interventions with a monitoring system, which, in some cases, replaces the intervention itself. Thus, the goal is to avoid interventions that might prove ineffective or unnecessary in the long term, focusing on acting only in the case of verified emergency situations, and considering any subsequent intervention only after reevaluating the data gathered through monitoring.

La presente ricerca di tesi è incentrata sull’intervento di restauro conservativo della Pieve di Santa Maria Vecchia a Gussago in provincia di Brescia, un complesso ecclesiastico edificato nel XV secolo che sorge su una preesistenza del XI secolo, attualmente in stato di quasi totale disuso, fatta eccezione per sporadiche celebrazioni e cerimonie. Il complesso sorge nell’area dell’antica località di Piedeldosso, ubicata a nord del Comune di Gussago, in una posizione decentrata rispetto al nucleo urbano principale. L’edificio si colloca ai piedi di un’altura ed è costeggiato a nord dalla via Panoramica, strada pedemontana ad alto scorrimento, dalla quale è ben visibile la facciata e la torre campanaria. La chiesa è inserita in un complesso di edifici residenziali privati che in antichità facevano parte della struttura della Pieve. Molti di questi sono stati oggetto di profonde trasformazioni e ampliamenti nei secoli, che ne hanno delineato l’attuale assetto, con corpi che si addossano alla porzione absidale e alla torre campanaria. La Pieve è caratterizzata da un sagrato che si sviluppa sui fronti sud ed ovest, raggiungibile tramite due strette vie secondarie che si articolano fra le abitazioni private. La mancanza di una visione strategica a scala urbana, il decentramento dell’edificio rispetto al nucleo centrale di Gussago e il progressivo allontanamento dai luoghi di culto che caratterizza la società odierna, hanno contribuito al limitato uso e al degrado di questo edificio. Nonostante ciò, la fabbrica mantiene un significato e un attaccamento da parte della popolazione locale, con la presenza di associazioni che lavorano per la salvaguardia e valorizzazione della Pieve. Questa tipologia di edificio porta con sé un bagaglio culturale che storicamente va al di là del ruolo religioso che è portata a rappresentare; essa si prefigge lo scopo, oltre alla preservazione della cultura materiale, di sostenere un ruolo attivo nella conservazione e nella valorizzazione della memoria storica del territorio. Il progetto proposto prevede un approccio che tuteli la materia storica tramite l’utilizzo di interventi strutturali solo ove strettamente necessari e dettati da esigenze di natura statico-strutturali. La complessità dei meccanismi di dissesto ha portato alla scelta di utilizzare come supporto agli interventi proposti un sistema di monitoraggio che, in alcuni casi, va a sostituire l’intervento stesso. Il tentativo è quindi quello di non effettuare interventi che potrebbero rivelarsi non efficaci o superflui nel lungo periodo, andando ad agire solo nel caso di situazioni emergenziali e verificate, valutando un eventuale successivo intervento solo dopo aver rielaborato i dati raccolti tramite monitoraggio.