Questa tesi è il risultato di un’esperienza di cooperazione internazionale supportata dall’ONG Africa ‘70, maturata da noi nei mesi fra novembre 2010 e marzo 2011 nell’oasi di Figuig in Marocco. Durante questi mesi, abbiamo potuto osservare come si siano innescati meccanismi errati nella pratica della nuova costruzione. Le cause di ciò sono da ricercarsi nella scarsa consapevolezza riguardo il patrimonio delle tecniche costruttive tradizionali in terra; nella mancanza di una manodopera adeguatamente formata; nella presenza di un certo pregiudizio riguardante la sicurezza di questo materiale e nelle conoscenze approssimative sulle costruzioni in cemento armato. Ad avvalorare queste considerazioni, notiamo la presenza sempre più frequente di costruzioni spontanee in cemento armato, realizzate senza un’adeguata conoscenza del materiale. Questo comporta l’insorgere di diversi problemi quali scarsa stabilità strutturale, problemi di comfort, fenomeni di infiltrazioni di umidità… Attraverso la ricerca bibliografica svolta in loco, è stato possibile confermare quelle che inizialmente erano considerazioni basate esclusivamente sull’osservazione del contesto. Inoltre, l’opportunità di trascorrere un periodo prolungato nell’oasi ci ha permesso di confrontarci direttamente con i suoi abitanti, alcuni dei quali hanno riconosciuto la necessità di un’opera di sensibilizzazione sulla ripresa di un bagaglio di conoscenze già compromesse e sull’abuso del cemento armato. Anche Africa ’70 si sta muovendo sul fronte della sensibilizzazione verso la conoscenza più approfondita dei materiali locali, il recupero delle tecniche costruttive tradizionali e il loro miglioramento rispetto alle esigenze e conoscenze odierne. In particolare, è prevista la realizzazione di un quartiere di nuova costruzione avente scopo di illustrare la messa in pratica delle tecniche in terra e delle tecniche miste (ad esempio struttura portante realizzata in cemento armato e tamponamenti in terra cruda) e confrontarle, anche nel tempo, con esempi realizzati in cemento armato, dimostrando l’inadeguatezza di questi ultimi rispetto al contesto locale. Il nostro progetto per un’unità abitativa modello in terra si colloca in questo scenario, con approfondimenti tecnologici sui possibili miglioramenti apportabili alle modalità costruttive tradizionali.

Terra d'Africa

MARGHERINI, LAURA;TOTARO, ALICE
2010/2011

Abstract

Questa tesi è il risultato di un’esperienza di cooperazione internazionale supportata dall’ONG Africa ‘70, maturata da noi nei mesi fra novembre 2010 e marzo 2011 nell’oasi di Figuig in Marocco. Durante questi mesi, abbiamo potuto osservare come si siano innescati meccanismi errati nella pratica della nuova costruzione. Le cause di ciò sono da ricercarsi nella scarsa consapevolezza riguardo il patrimonio delle tecniche costruttive tradizionali in terra; nella mancanza di una manodopera adeguatamente formata; nella presenza di un certo pregiudizio riguardante la sicurezza di questo materiale e nelle conoscenze approssimative sulle costruzioni in cemento armato. Ad avvalorare queste considerazioni, notiamo la presenza sempre più frequente di costruzioni spontanee in cemento armato, realizzate senza un’adeguata conoscenza del materiale. Questo comporta l’insorgere di diversi problemi quali scarsa stabilità strutturale, problemi di comfort, fenomeni di infiltrazioni di umidità… Attraverso la ricerca bibliografica svolta in loco, è stato possibile confermare quelle che inizialmente erano considerazioni basate esclusivamente sull’osservazione del contesto. Inoltre, l’opportunità di trascorrere un periodo prolungato nell’oasi ci ha permesso di confrontarci direttamente con i suoi abitanti, alcuni dei quali hanno riconosciuto la necessità di un’opera di sensibilizzazione sulla ripresa di un bagaglio di conoscenze già compromesse e sull’abuso del cemento armato. Anche Africa ’70 si sta muovendo sul fronte della sensibilizzazione verso la conoscenza più approfondita dei materiali locali, il recupero delle tecniche costruttive tradizionali e il loro miglioramento rispetto alle esigenze e conoscenze odierne. In particolare, è prevista la realizzazione di un quartiere di nuova costruzione avente scopo di illustrare la messa in pratica delle tecniche in terra e delle tecniche miste (ad esempio struttura portante realizzata in cemento armato e tamponamenti in terra cruda) e confrontarle, anche nel tempo, con esempi realizzati in cemento armato, dimostrando l’inadeguatezza di questi ultimi rispetto al contesto locale. Il nostro progetto per un’unità abitativa modello in terra si colloca in questo scenario, con approfondimenti tecnologici sui possibili miglioramenti apportabili alle modalità costruttive tradizionali.
SABBADINI, SERGIO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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