La scelta del tema della Valutazione ambientale Strategica, deriva dalla consapevolezza che la pianificazione territoriale e urbanistica non può più prescindere da una verifica degli effetti da essa prodotti sulle risorse ambientali. Il piano è uno degli strumenti che si occupa delle risorse di un territorio, volto a determinare una logica distribuzione ed un uso appropriato e compatibile. Deve essere lo strumento che combina al meglio conservazione e sviluppo, ma occorre un approccio integrato alla pianificazione delle risorse territoriali e spaziali, tese a garantire la vitalità del territorio, investendo nella produzione di capitale naturale e sociale. Le città dovrebbero essere la sede per la declinazione operativa, tangibile, della “qualità urbana”: intesa in primis come qualità della vita dei suoi abitanti, da articolare coniugando le esigenze del benessere economico e del mantenimento, o addirittura della valorizzazione, delle risorse naturali. Una sfida non da poco, a cui, teorici e tecnici devono fornire rapidamente, se non delle soluzioni, almeno delle strade percorribili per imporre le città quali sedi elettive del perseguimento dello sviluppo sostenibile. <<Non sarà certo facile procedere in questa direzione; ma bisognerà pure intrecciare un dialogo virtuoso per una gestione operativa dei beni naturali e ambientali, che sappia sfruttare a fondo il nuovo piano.>>(Campos Venuti G. “il contenuto strutturale del Nuovo Piano” , INU.XXVI Congresso nazionale. "Il nuovo piano",2008.) Per poter garantire un futuro sostenibile è necessario invertire la rotta, individuando delle possibili forme di gestione delle trasformazioni urbane che, in armonia col territorio circostante, possano ripensare le funzioni e le reti già presenti, ampliandole, migliorandole, rendendole più efficienti. Riqualificando l’urbanizzato, favorendo interventi di demolizione e ricostruzione, piuttosto che consumando nuovo suolo a ritmi vertiginosi. La Valutazione Ambientale Strategica si pone come strumento operativo rivolta a sperimentare soluzioni efficaci per il perseguimento della sostenibilità, si orienta a compiere un ruolo significativo nel processo decisionale di piano in cui si inserisce, e ad operare l’inserimento e l’integrazione in esso delle problematiche ambientali, assegnando così un ruolo strategico all’ambiente e alla qualità delle componenti ambientali nella strutturazione dei Piani. Le componenti ambientali assumono così il ruolo di invarianti territoriali e di risorse intorno alle quali costruire i processi di sviluppo e uso del territorio. Abbiamo deciso di osservare in modo analitico, interpretativo ma soprattutto critico la Valutazione Ambientale Strategica redatta dal Comune di Milano in relazione all’adozione del nuovo Piano di Governo del Territorio, ponendoci due quesiti di indagine fondamentali: qual è la problematica rilevante per la città? E quale la soluzione proposta dal Piano e dalla VAS in merito ai suoi effetti? Trattandosi di un piano dagli “obiettivi e ideali ambiziosi” e dalle altrettanto profonde contraddizioni e problematiche, il processo di Valutazione compiuto per esso ha mostrato fin dai primi passi discrepanze logiche e metodologiche oltre che di contenuto. Creare una nuova attrattività, aumentare la popolazione in maniera esponenziale, dare vita alla “città pubblica” aumentando i servizi pubblici, verde attrezzato riducendo le “aree agricole libere degradate”, attribuire attraverso un particolare meccanismo perequativo la libera trasferibilità dei diritti edificatori sull'intero territorio urbano, conferire un indice territoriale unico per tutto il territorio consolidato per guidare la trasformazione dell’esistente, la completa liberalizzazione delle funzioni e una politica dei servizi basata sulla sussidiarietà e complementarietà dei servizi forniti da privati. Una città “ideale” che per quanto si ipotizza troverà completo compimento entro il 2030. Le scelte proposte dal Piano di costruire una nuova città vivibile,attrattiva ed efficiente, nonostante dirette dalla volontà di un cambiamento “radicale e profondo” della città verso una nuova forma e qualità urbana e di vita dei suoi cittadini, dimostrano nei fatti contraddizioni a questi stessi propositi. Scelte peculiari del Piano che la VAS apprende e a cui il più delle volte tende a conformarsi evitandone talvolta la valutazione degli effetti.
Valutare il PGT di Milano ? VAS e piano di governo del territorio
COLOMBO, ELISA GIOVANNA;BORASO, ALESSANDRA
2010/2011
Abstract
La scelta del tema della Valutazione ambientale Strategica, deriva dalla consapevolezza che la pianificazione territoriale e urbanistica non può più prescindere da una verifica degli effetti da essa prodotti sulle risorse ambientali. Il piano è uno degli strumenti che si occupa delle risorse di un territorio, volto a determinare una logica distribuzione ed un uso appropriato e compatibile. Deve essere lo strumento che combina al meglio conservazione e sviluppo, ma occorre un approccio integrato alla pianificazione delle risorse territoriali e spaziali, tese a garantire la vitalità del territorio, investendo nella produzione di capitale naturale e sociale. Le città dovrebbero essere la sede per la declinazione operativa, tangibile, della “qualità urbana”: intesa in primis come qualità della vita dei suoi abitanti, da articolare coniugando le esigenze del benessere economico e del mantenimento, o addirittura della valorizzazione, delle risorse naturali. Una sfida non da poco, a cui, teorici e tecnici devono fornire rapidamente, se non delle soluzioni, almeno delle strade percorribili per imporre le città quali sedi elettive del perseguimento dello sviluppo sostenibile. <File | Dimensione | Formato | |
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