Identity of place is a key element of local development and wellbeing. In the past decades, it has become a strategic resource capable of attracts new people and investments. Process of global acceleration and increasing competition represent a real threat for the loss of place identity and place attachment. The research identifies a tension between global acceleration and the search for belonging and see it as a fertile ground for urban planning. It proposes to explore topic of the perception of place identity for more inclusive regeneration. Topic of place identity was introduced in environmental psychology; to understand and measure people-place relationships. It refers to the emotional relationships between people- places, affected by tangible and intangible elements of places (such as memories, emotions, and meanings) Grounded in multidisciplinary approaches and based on a growing body of thought and policy that sees perception, identity, and memory as core components of planning, the research develops a situated, human-centered, and experiential methodology to work on the perception of place identity using slow modes of movement. Slowness is explored as a qualitative dimension of experience. Slow mobilities—especially walking and cycling - serve as immersive practices that can deepen emotional bonds with place as well as methodological tools for planners to work on the perception of place identity. The research focuses on everyday landscapes across the different territorial scales that, as stated by the European Landscape Convention, play a fundamental role in shaping place attachment. Yet, they are often overlooked or "invisible" to those who live in them. Consisting with this observation, the analysis focuses on residents’ perception, with special attention on young generations. The research provides a replicable protocol to work on the perception of place identity that can serve researchers and students. It is a structured yet flexible protocol, designed to support both systematic observation and the collection of situated, embodied, and co-produced knowledge. This PhD thesis advocates for a renewed planning paradigm rooted in human perception and lived experience. The final call of this research is to integrate imagination and emotions into regeneration processes, opening new pathways for the discipline to advance towards more inclusive and sustainable planning for places and people.

L’identità del luogo è un elemento chiave per lo sviluppo e il benessere locale. Negli ultimi decenni, essa è diventata una risorsa strategica capace di attrarre nuove persone e investimenti. Tuttavia, i processi di accelerazione e competizione globale rappresentano un rischio concreto per la perdita dell’identità del luogo e del senso di appartenenza. La ricerca individua una tensione tra accelerazione e ricerca di appartenenza, considerando questo un terreno fertile per la pianificazione urbana. La ricerca propone di esplorare il tema della percezione dell’identità del luogo come uno strumento per favorire processi di rigenerazione più inclusivi. Il concetto di identità del luogo è stato introdotto nella psicologia ambientale per comprendere e misurare le relazioni tra persone e luoghi. Esso si riferisce ai legami emotivi tra persone e luoghi, influenzati da elementi tangibili e intangibili (come ricordi, emozioni e significati). Basandosi su approcci multidisciplinari e su un crescente corpo di ricerche e policy che vedono percezione, identità e memoria come componenti fondamentali della pianificazione, la ricerca sviluppa una metodologia situata, centrata sulle persone e sull’esperienza, che utilizza modalità lente di movimento come metodo per lavorare sulla percezione dell’identità del luogo. La lentezza viene esplorata come dimensione qualitativa dell’esperienza. Le mobilità lente – in particolare camminare e andare in bicicletta – vengono proposte sia come pratiche immersive capaci di rafforzare i legami emotivi con il luogo, sia come strumenti metodologici per i pianificatori. La ricerca si concentra sui paesaggi quotidiani a diverse scale territoriali che, come affermato dalla Convenzione Europea del Paesaggio, giocano un ruolo fondamentale nella costruzione del senso di appartenenza, ma che spesso risultano trascurati o "invisibili" anche agli occhi di chi li abita. Coerentemente con questa osservazione, lo studio si focalizza sulla percezione dei residenti, con particolare attenzione ai più giovani. La ricerca fornisce a pianificatori, ricercatori e studenti un protocollo replicabile per lavorare sulla percezione dell’identità del luogo che è strutturato ma flessibile, pensato per supportare sia l’osservazione sistematica che la raccolta di conoscenze situate, personali e co-prodotte. Questa tesi di dottorato sostiene la necessità di un nuovo paradigma di pianificazione, maggiormente sensibile verso la percezione e l’esperienza vissuta. L’invito finale della ricerca è quello di integrare immaginazione ed emozioni nei processi di rigenerazione, per aprire nuove strade verso una pianificazione più inclusiva e sostenibile, per i luoghi e le persone che li abitano.

The perception of place identity: understanding emotional relationships between people and place for inclusive regeneration

Saulino, Danila
2024/2025

Abstract

Identity of place is a key element of local development and wellbeing. In the past decades, it has become a strategic resource capable of attracts new people and investments. Process of global acceleration and increasing competition represent a real threat for the loss of place identity and place attachment. The research identifies a tension between global acceleration and the search for belonging and see it as a fertile ground for urban planning. It proposes to explore topic of the perception of place identity for more inclusive regeneration. Topic of place identity was introduced in environmental psychology; to understand and measure people-place relationships. It refers to the emotional relationships between people- places, affected by tangible and intangible elements of places (such as memories, emotions, and meanings) Grounded in multidisciplinary approaches and based on a growing body of thought and policy that sees perception, identity, and memory as core components of planning, the research develops a situated, human-centered, and experiential methodology to work on the perception of place identity using slow modes of movement. Slowness is explored as a qualitative dimension of experience. Slow mobilities—especially walking and cycling - serve as immersive practices that can deepen emotional bonds with place as well as methodological tools for planners to work on the perception of place identity. The research focuses on everyday landscapes across the different territorial scales that, as stated by the European Landscape Convention, play a fundamental role in shaping place attachment. Yet, they are often overlooked or "invisible" to those who live in them. Consisting with this observation, the analysis focuses on residents’ perception, with special attention on young generations. The research provides a replicable protocol to work on the perception of place identity that can serve researchers and students. It is a structured yet flexible protocol, designed to support both systematic observation and the collection of situated, embodied, and co-produced knowledge. This PhD thesis advocates for a renewed planning paradigm rooted in human perception and lived experience. The final call of this research is to integrate imagination and emotions into regeneration processes, opening new pathways for the discipline to advance towards more inclusive and sustainable planning for places and people.
MORELLO, EUGENIO
PILERI, PAOLO
17-lug-2025
The perception of place identity: understanding emotional relationships between people and place for inclusive regeneration
L’identità del luogo è un elemento chiave per lo sviluppo e il benessere locale. Negli ultimi decenni, essa è diventata una risorsa strategica capace di attrarre nuove persone e investimenti. Tuttavia, i processi di accelerazione e competizione globale rappresentano un rischio concreto per la perdita dell’identità del luogo e del senso di appartenenza. La ricerca individua una tensione tra accelerazione e ricerca di appartenenza, considerando questo un terreno fertile per la pianificazione urbana. La ricerca propone di esplorare il tema della percezione dell’identità del luogo come uno strumento per favorire processi di rigenerazione più inclusivi. Il concetto di identità del luogo è stato introdotto nella psicologia ambientale per comprendere e misurare le relazioni tra persone e luoghi. Esso si riferisce ai legami emotivi tra persone e luoghi, influenzati da elementi tangibili e intangibili (come ricordi, emozioni e significati). Basandosi su approcci multidisciplinari e su un crescente corpo di ricerche e policy che vedono percezione, identità e memoria come componenti fondamentali della pianificazione, la ricerca sviluppa una metodologia situata, centrata sulle persone e sull’esperienza, che utilizza modalità lente di movimento come metodo per lavorare sulla percezione dell’identità del luogo. La lentezza viene esplorata come dimensione qualitativa dell’esperienza. Le mobilità lente – in particolare camminare e andare in bicicletta – vengono proposte sia come pratiche immersive capaci di rafforzare i legami emotivi con il luogo, sia come strumenti metodologici per i pianificatori. La ricerca si concentra sui paesaggi quotidiani a diverse scale territoriali che, come affermato dalla Convenzione Europea del Paesaggio, giocano un ruolo fondamentale nella costruzione del senso di appartenenza, ma che spesso risultano trascurati o "invisibili" anche agli occhi di chi li abita. Coerentemente con questa osservazione, lo studio si focalizza sulla percezione dei residenti, con particolare attenzione ai più giovani. La ricerca fornisce a pianificatori, ricercatori e studenti un protocollo replicabile per lavorare sulla percezione dell’identità del luogo che è strutturato ma flessibile, pensato per supportare sia l’osservazione sistematica che la raccolta di conoscenze situate, personali e co-prodotte. Questa tesi di dottorato sostiene la necessità di un nuovo paradigma di pianificazione, maggiormente sensibile verso la percezione e l’esperienza vissuta. L’invito finale della ricerca è quello di integrare immaginazione ed emozioni nei processi di rigenerazione, per aprire nuove strade verso una pianificazione più inclusiva e sostenibile, per i luoghi e le persone che li abitano.
File allegati
File Dimensione Formato  
Final thesis_Danila Saulino_20 JUNE.pdf

solo utenti autorizzati a partire dal 20/06/2028

Descrizione: Danila Saulino_PhD Thesis
Dimensione 12.46 MB
Formato Adobe PDF
12.46 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/239639