JOEXO : la montagna che include

This thesis offers an in-depth analysis of the theme of accessibility in mountain territories, with particular attention to the inclusion of people with motor disabilities in hiking and outdoor activities. The reflection stems from a still pressing reality: despite the growing interest in more sustainable, participatory, and inclusive forms of tourism, the mountain remains a partially inaccessible environment, marked by physical barriers, infrastructural shortcomings, and a planning and institutional culture still far from the principles of spatial equity. The research followed a multidisciplinary methodological approach, focusing on three valleys in the province of Bergamo—Val Seriana, Val Brembana, and Val di Scalve—selected as representative case studies to closely observe the contrast between consolidated tourism models and emerging practices. Interviews, field observations, and critical analysis of local strategies made it possible to construct a complex picture of the factors that today hinder genuine inclusion in natural settings. At the same time, the thesis challenges a merely technical or reductive approach to the concept of accessible tourism, proposing a more systemic and integrated perspective. Accessibility is explored as a spatial, social, and symbolic practice, cutting across material dimensions (trails, aids, signage), perceptual ones (bodily experience, orientation), and cultural ones (narratives, identity, representations). Within this framework, Joexo was conceived and developed—a speculative design project aimed at facilitating assisted mobility in mountain environments. Composed of a transport chair and an integrated exoskeleton, Joexo represents an innovative solution focused on inclusion. In addition to the physical component, the project also includes the development of a digital application designed to accompany the user experience, allowing for route management, collaborative planning, and the sharing of data relevant to safety and information. Joexo is presented not only as a technical device, but as a cultural model for rethinking the mountain landscape in an inclusive, transformative, and universally accessible way. The project contributes to defining new standards of accessibility, proposing a design approach that does not merely compensate for limitations but envisions environments capable of welcoming diversity as a core value.

Questa tesi analizza in modo approfondito il tema dell’accessibilità nei territori montani, ponendo particolare attenzione all’inclusione delle persone con disabilità motoria nelle pratiche escursionistiche e nelle attività all’aria aperta. La riflessione prende le mosse da una constatazione ancora attuale: nonostante il crescente interesse per forme di turismo più sostenibili, partecipative e inclusive, la montagna continua a rappresentare un ambiente parzialmente inaccessibile, segnato da ostacoli fisici, carenze infrastrutturali, ma anche da una cultura progettuale e istituzionale ancora distante dai principi dell’equità spaziale. L’indagine ha seguito un approccio metodologico multidisciplinare, concentrandosi su tre valli della provincia di Bergamo – Val Seriana, Val Brembana e Val di Scalve – scelte come casi studio rappresentativi per osservare da vicino il contrasto tra modelli turistici consolidati, e nuove pratiche. Le interviste, le osservazioni di campo e l’analisi critica delle strategie locali hanno permesso di restituire una visione complessa dei fattori che oggi ostacolano una reale inclusione nei contesti naturali. Parallelamente, la tesi mette in discussione un approccio riduttivo e tecnico al concetto di turismo accessibile, proponendo una lettura più sistemica e integrata. L’accessibilità viene indagata come pratica spaziale, sociale e simbolica, che attraversa dimensioni materiali (sentieri, ausili, segnaletica), percettive (esperienza corporea, orientamento) e culturali (narrazioni, identità, rappresentazioni). In questo quadro è stato concepito e sviluppato Joexo, un dispositivo progettuale pensato per facilitare la mobilità assistita in ambiente montano. Composto da una trasportina e da un esoscheletro integrati, Joexo rappresenta una soluzione speculativa. A completamento della componente fisica, il progetto include anche lo sviluppo di un’applicazione digitale che accompagna l’esperienza d’uso, consentendo la gestione del percorso, la pianificazione collaborativa e la condivisione dei dati utili alla sicurezza e all’informazione. Joexo viene presentato non solo come un dispositivo tecnico, ma come un modello culturale per ripensare il paesaggio montano in chiave inclusiva, trasformativa e accessibile a tutti. il progetto contribuisce a definire nuovi standard di accessibilità, proponendo un design che non si limita a compensare mancanze, ma che immagina ambienti capaci di accogliere la diversità come valore fondante.