Interventions in buildings that bear a historical or cultural value always aim to reuse, repurpose, restore or recycle the structure, because functions change and their physical context outlive them. However, how can one intervene a building that has never been used or lived in? The "meant to be" National Exploratorium, also known as the Jorge Eliécer Gaitán Cultural Center, is now a ruin in a historical neighborhood in Bogotá, Colombia, and has been a ruin even before it was finished. It was conceived to commemorate the ideas and figure of Jorge Eliécer Gaitán, a Colombian politician assassinated in the middle of the twentieth century. Moreover, it was designed by Rogelio Salmona, one of the, if not the, most important architect of Colombia. This building is part of the chain that makes up his oeuvre, a continuous thread of iterations and themes that embody a position of strong social commitment. Additionally, it is located in the Santa Teresita neighborhood, an area with historical value, that represents part of Bogotá’s urban development in the first half of the twentieth century. The unfinished state the building has been in since its conception, has only led it to an acute state of decay that influences this surrounding context. Thus, this thesis aims to propose an intervention project based on the analysis and understanding of the multiple layers of ideas and characters that this building holds like the politician, the architect and the context. The intervention project conceives this specific heritage asset as a garden, and what it implies, as an area with dynamic and meditative spaces that embody calmness, peace, change and transformation. This ruin holds discussions that have been carried for over forty years, and a garden has the power to “express, clarify, and reconcile oppositions and transform them into inspirations.”

Gli interventi realizzati in edifici che rappresentano un valore storico o culturale si pongono sempre l’obiettivo di riutilizzare, riadattare, restaurare o riciclare la struttura, perché le funzioni cambiano, ma il contesto fisico rimane immutato. Però, come si può intervenire in un edificio che non è mai stato utilizzato o vissuto? Quello che doveva essere l’Esploratorio Nazionale, anche chiamato il Centro Culturale Jorge Eliécer Gaitán, è attualmente una rovina inserita in un quartiere storico di Bogotà, Colombia, ed è tale da prima che la sua costruzione fosse stata portata a termine. L’edificio fu concepito per commemorare le idee e la figura di Jorge Eliécer Gaitán, un politico colombiano assassinato nella metà del ventesimo secolo. Fu progettato da Rogelio Salmona, uno dei, se non il, più grande architetto in Colombia. Il complesso è parte della catena che costituisce l’opera dell’architetto, un filo continuo di iterazioni e temi che incarnano una posizione di forte impegno sociale. Inoltre, è localizzato all’interno del quartiere di Santa Teresita, un’area che simbolizza un valore storico e che rappresenta parte dello sviluppo urbano che Bogotà affrontò nella prima metà del ventesimo secolo. La condizione di incompiutezza in cui l’edificio riversa dal momento della sua concezione, ha portato ad un acuto stato di degrado che influenza anche il contesto circostante. Perciò, questa tesi mira a proporre un progetto di intervento basato sull’analisi e la comprensione dei molteplici livelli di idee e personaggi che questo edificio riporta. Il progetto concepisce questo specifico patrimonio in un giardino e in quello che esso implica, cioè un’area composta da spazi dinamici e meditativi che incarnano calma, pace, cambiamento e trasformazione. Questa rovina contiene dibattiti portate avanti da più di quaranta anni e un giardino ha il potere di “esprimere, chiarire, e riconciliare opposizione e trasformarle in ispirazioni”.

The awakening of the Jorge Eliecer Gaitan Cultural Center

Rojas Torres, Federico Alejandro
2024/2025

Abstract

Interventions in buildings that bear a historical or cultural value always aim to reuse, repurpose, restore or recycle the structure, because functions change and their physical context outlive them. However, how can one intervene a building that has never been used or lived in? The "meant to be" National Exploratorium, also known as the Jorge Eliécer Gaitán Cultural Center, is now a ruin in a historical neighborhood in Bogotá, Colombia, and has been a ruin even before it was finished. It was conceived to commemorate the ideas and figure of Jorge Eliécer Gaitán, a Colombian politician assassinated in the middle of the twentieth century. Moreover, it was designed by Rogelio Salmona, one of the, if not the, most important architect of Colombia. This building is part of the chain that makes up his oeuvre, a continuous thread of iterations and themes that embody a position of strong social commitment. Additionally, it is located in the Santa Teresita neighborhood, an area with historical value, that represents part of Bogotá’s urban development in the first half of the twentieth century. The unfinished state the building has been in since its conception, has only led it to an acute state of decay that influences this surrounding context. Thus, this thesis aims to propose an intervention project based on the analysis and understanding of the multiple layers of ideas and characters that this building holds like the politician, the architect and the context. The intervention project conceives this specific heritage asset as a garden, and what it implies, as an area with dynamic and meditative spaces that embody calmness, peace, change and transformation. This ruin holds discussions that have been carried for over forty years, and a garden has the power to “express, clarify, and reconcile oppositions and transform them into inspirations.”
ASCHNER ROSSELLI, JUAN PABLO
D'ERCHIA, ANNALUCIA
TINAZZI, CLAUDIA
Lombardini, Nora
Undurraga, Cristian
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
23-lug-2025
2024/2025
Gli interventi realizzati in edifici che rappresentano un valore storico o culturale si pongono sempre l’obiettivo di riutilizzare, riadattare, restaurare o riciclare la struttura, perché le funzioni cambiano, ma il contesto fisico rimane immutato. Però, come si può intervenire in un edificio che non è mai stato utilizzato o vissuto? Quello che doveva essere l’Esploratorio Nazionale, anche chiamato il Centro Culturale Jorge Eliécer Gaitán, è attualmente una rovina inserita in un quartiere storico di Bogotà, Colombia, ed è tale da prima che la sua costruzione fosse stata portata a termine. L’edificio fu concepito per commemorare le idee e la figura di Jorge Eliécer Gaitán, un politico colombiano assassinato nella metà del ventesimo secolo. Fu progettato da Rogelio Salmona, uno dei, se non il, più grande architetto in Colombia. Il complesso è parte della catena che costituisce l’opera dell’architetto, un filo continuo di iterazioni e temi che incarnano una posizione di forte impegno sociale. Inoltre, è localizzato all’interno del quartiere di Santa Teresita, un’area che simbolizza un valore storico e che rappresenta parte dello sviluppo urbano che Bogotà affrontò nella prima metà del ventesimo secolo. La condizione di incompiutezza in cui l’edificio riversa dal momento della sua concezione, ha portato ad un acuto stato di degrado che influenza anche il contesto circostante. Perciò, questa tesi mira a proporre un progetto di intervento basato sull’analisi e la comprensione dei molteplici livelli di idee e personaggi che questo edificio riporta. Il progetto concepisce questo specifico patrimonio in un giardino e in quello che esso implica, cioè un’area composta da spazi dinamici e meditativi che incarnano calma, pace, cambiamento e trasformazione. Questa rovina contiene dibattiti portate avanti da più di quaranta anni e un giardino ha il potere di “esprimere, chiarire, e riconciliare opposizione e trasformarle in ispirazioni”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/239943