This research investigates the occurrence and prevention of conflicts in academic group work, focusing on their causes and the mechanisms that can be implemented by students and teaching staff to address them. It adopts a comparative approach, analysing how the Belgian and Italian socio-cultural contexts influence conflict dynamics and group work experiences. Group work is a common educational method in universities, valued for fostering collaboration, problem-solving, and communication skills. However, conflicts often arise, posing challenges for students, particularly those untrained in conflict resolution. While conflicts are increasingly viewed as an opportunity for growth if managed effectively, they can also be destructive. This study explores the causes of such conflicts to establish strategies for transforming destructive conflicts into constructive ones. Using a qualitative methodology, 30 in-depth interviews were conducted with Belgian and Italian students from diverse academic backgrounds. The analysis, guided by the GRPI model (Goals, Roles, Processes, Interactions), highlights free riding and personality mismatches as major sources of conflict. The GRPI framework reveals that most conflicts occur at the level of interactions, often due to a lack of openness to communicate, feedback mechanisms, or trust. Goal misalignment and process-related issues also contribute, although role definitions are generally well-handled by students. Conflict management strategies primarily involve communication, with some students seeking assistance from professors, though this is often seen as ineffective. Notably, Italian students are more communicative than Belgians, which can influence conflict dynamics. The research suggests that teaching staff can reduce conflict by introducing measures such as peer evaluations, clear guidelines, team-building activities, and feedback mechanisms. These strategies aim to foster a more collaborative and constructive group work environment.

Questa ricerca indaga l'insorgenza e la prevenzione dei conflitti nel lavoro di gruppo accademico, concentrandosi sulle loro cause e sui meccanismi che possono essere implementati dagli studenti e dal personale docente per affrontarli. Adotta un approccio comparativo, analizzando come i contesti socio-culturali belga e italiano influenzino le dinamiche dei conflitti e le esperienze di lavoro di gruppo. Il lavoro di gruppo è un metodo educativo comune nelle università, apprezzato per promuovere la collaborazione, la capacità di risoluzione dei problemi e le competenze comunicative. Tuttavia, spesso sorgono conflitti che rappresentano una sfida per gli studenti, in particolare per quelli non formati nella risoluzione dei conflitti. Sebbene i conflitti siano sempre più visti come un'opportunità di crescita, se gestiti efficacemente, possono anche essere distruttivi. Questo studio esplora le cause di tali conflitti al fine di stabilire strategie per trasformare i conflitti distruttivi in costruttivi. Utilizzando una metodologia qualitativa, sono state condotte 30 interviste approfondite con studenti belgi e italiani provenienti da diversi contesti accademici. L'analisi, guidata dal modello GRPI (Obiettivi, Ruoli, Processi, Interazioni), evidenzia il fenomeno del "free riding" e le incompatibilità di personalità come principali fonti di conflitto. Il quadro del GRPI rivela che la maggior parte dei conflitti si verifica a livello di interazioni, spesso a causa di una mancanza di apertura alla comunicazione, di meccanismi di feedback o di fiducia. Anche il disallineamento degli obiettivi e le problematiche legate ai processi contribuiscono, sebbene le definizioni dei ruoli siano generalmente ben gestite dagli studenti. Le strategie di gestione dei conflitti coinvolgono principalmente la comunicazione, con alcuni studenti che cercano assistenza dai professori, anche se ciò è spesso considerato inefficace. È interessante notare che gli studenti italiani tendono a essere più comunicativi rispetto ai belgi, il che può influenzare le dinamiche dei conflitti. La ricerca suggerisce che il personale docente può ridurre i conflitti introducendo misure come le valutazioni tra pari, linee guida chiare, attività di team building e meccanismi di feedback. Queste strategie mirano a promuovere un ambiente di lavoro di gruppo più collaborativo e costruttivo.

Conflict prevention in academic group work: a qualitative comparative study of two different socio-cultural contexts

WETS, MAUD MARIE J
2024/2025

Abstract

This research investigates the occurrence and prevention of conflicts in academic group work, focusing on their causes and the mechanisms that can be implemented by students and teaching staff to address them. It adopts a comparative approach, analysing how the Belgian and Italian socio-cultural contexts influence conflict dynamics and group work experiences. Group work is a common educational method in universities, valued for fostering collaboration, problem-solving, and communication skills. However, conflicts often arise, posing challenges for students, particularly those untrained in conflict resolution. While conflicts are increasingly viewed as an opportunity for growth if managed effectively, they can also be destructive. This study explores the causes of such conflicts to establish strategies for transforming destructive conflicts into constructive ones. Using a qualitative methodology, 30 in-depth interviews were conducted with Belgian and Italian students from diverse academic backgrounds. The analysis, guided by the GRPI model (Goals, Roles, Processes, Interactions), highlights free riding and personality mismatches as major sources of conflict. The GRPI framework reveals that most conflicts occur at the level of interactions, often due to a lack of openness to communicate, feedback mechanisms, or trust. Goal misalignment and process-related issues also contribute, although role definitions are generally well-handled by students. Conflict management strategies primarily involve communication, with some students seeking assistance from professors, though this is often seen as ineffective. Notably, Italian students are more communicative than Belgians, which can influence conflict dynamics. The research suggests that teaching staff can reduce conflict by introducing measures such as peer evaluations, clear guidelines, team-building activities, and feedback mechanisms. These strategies aim to foster a more collaborative and constructive group work environment.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
22-lug-2025
2024/2025
Questa ricerca indaga l'insorgenza e la prevenzione dei conflitti nel lavoro di gruppo accademico, concentrandosi sulle loro cause e sui meccanismi che possono essere implementati dagli studenti e dal personale docente per affrontarli. Adotta un approccio comparativo, analizzando come i contesti socio-culturali belga e italiano influenzino le dinamiche dei conflitti e le esperienze di lavoro di gruppo. Il lavoro di gruppo è un metodo educativo comune nelle università, apprezzato per promuovere la collaborazione, la capacità di risoluzione dei problemi e le competenze comunicative. Tuttavia, spesso sorgono conflitti che rappresentano una sfida per gli studenti, in particolare per quelli non formati nella risoluzione dei conflitti. Sebbene i conflitti siano sempre più visti come un'opportunità di crescita, se gestiti efficacemente, possono anche essere distruttivi. Questo studio esplora le cause di tali conflitti al fine di stabilire strategie per trasformare i conflitti distruttivi in costruttivi. Utilizzando una metodologia qualitativa, sono state condotte 30 interviste approfondite con studenti belgi e italiani provenienti da diversi contesti accademici. L'analisi, guidata dal modello GRPI (Obiettivi, Ruoli, Processi, Interazioni), evidenzia il fenomeno del "free riding" e le incompatibilità di personalità come principali fonti di conflitto. Il quadro del GRPI rivela che la maggior parte dei conflitti si verifica a livello di interazioni, spesso a causa di una mancanza di apertura alla comunicazione, di meccanismi di feedback o di fiducia. Anche il disallineamento degli obiettivi e le problematiche legate ai processi contribuiscono, sebbene le definizioni dei ruoli siano generalmente ben gestite dagli studenti. Le strategie di gestione dei conflitti coinvolgono principalmente la comunicazione, con alcuni studenti che cercano assistenza dai professori, anche se ciò è spesso considerato inefficace. È interessante notare che gli studenti italiani tendono a essere più comunicativi rispetto ai belgi, il che può influenzare le dinamiche dei conflitti. La ricerca suggerisce che il personale docente può ridurre i conflitti introducendo misure come le valutazioni tra pari, linee guida chiare, attività di team building e meccanismi di feedback. Queste strategie mirano a promuovere un ambiente di lavoro di gruppo più collaborativo e costruttivo.
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Descrizione: Conflict prevention in academic group work: a qualitative comparative study of two different socio-cultural contexts
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240056