This thesis aims to explore the concept of creativity in the era of Artificial Intelligence, with particular attention to the field of visual art. Through a sociological approach, the work aims to analyze how the adoption of generative artificial intelligence tools modifies some classic definitions such as that of creativity. After a historical reconstruction of the evolution of AI and the main models available today, the reflection proceeds on the main theoretical models relating to creativity, moving from the psychological definition of Margaret Boden, to the systemic and sociological visions of Mihály Csíkszentmihályi and Pierre Bourdieu. These models provide the basis for analyzing the dynamics that constitute the creative process of generating works of art. Particular attention is paid to two main figures: the artist and the public. Through some examples it is shown how creativity cannot be attributed exclusively to the machine, but must be reread in a broader way, including the relationship between human actors, tools and cultural context. The thesis also reports some ambiguous situations in which human perception in front of works created with AI leads to errors in recognizing the origin of the works themselves. In this scenario, the recognition of human creativity is put to the test: an evaluation of the formal quality of the works is no longer sufficient, but it is necessary to delve deeper into how creative processes occur with the advent of increasingly sophisticated generative tools. The final reflection invites us to pay attention to the social dynamics that define what is a work of art and creativity, reminding us that as actors in the world of art (and the world in general) we are required to think responsibly about the consequences relating to our relationship with new technologies and to design them for a better future.

Questa tesi si propone di esplorare il concetto di creatività nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale, con particolare attenzione all’ambito dell’arte visiva. Attraverso un approccio sociologico, il lavoro si propone di analizzare in che modo l’adozione di strumenti di intelligenza artificiale generativa modifica alcune definizioni classiche come quella della creatività. Dopo una ricostruzione storica dell’evoluzione dell’IA e dei principali modelli oggi a disposizione, la riflessione procede sui principali modelli teorici relativi alla creatività, passando dalla definizione psicologica di Margaret Boden, alle visioni sistemiche e sociologiche di Mihály Csíkszentmihályi e Pierre Bourdieu. Questi modelli forniscono le basi per analizzare le dinamiche che costituiscono il processo creativo di generazione delle opere d’arte. Una particolare attenzione viene posta a due figure principali: l’artista e il pubblico. Attraverso alcuni esempi viene mostrato come la creatività non possa essere attribuita esclusivamente alla macchina, ma vada riletta in modo più ampio, comprendendo la relazione tra attori umani, strumenti e contesto culturale. La tesi riporta inoltre alcune situazioni ambigue nelle quali la percezione umana di fronte alle opere create con IA porta a errori nel riconoscere l’origine delle opere stesse. In questo scenario il riconoscimento della creatività umana viene messo a dura prova: non è più sufficiente una valutazione della qualità formale delle opere, ma è necessario approfondire come avvengono i processi creativi con l’avvento di strumenti generativi sempre più sofisticati. La riflessione finale ci invita a porre attenzione sulle dinamiche sociali che definiscono ciò che è opera d’arte e creatività, ricordandoci che in qualità di attori del mondo dell’arte (e del mondo in generale) siamo tenuti a ragionare in modo responsabile sulle conseguenze relative al nostro rapporto con le nuove tecnologie e a progettare le stesse per un futuro migliore.

L'arte visiva nell'epoca dell'Intelligenza Artificiale generativa: una riflessione sociologica sul concetto di creatività sulle trasformazioni del fare artistico contemporaneo

Geraci, Giacomo
2024/2025

Abstract

This thesis aims to explore the concept of creativity in the era of Artificial Intelligence, with particular attention to the field of visual art. Through a sociological approach, the work aims to analyze how the adoption of generative artificial intelligence tools modifies some classic definitions such as that of creativity. After a historical reconstruction of the evolution of AI and the main models available today, the reflection proceeds on the main theoretical models relating to creativity, moving from the psychological definition of Margaret Boden, to the systemic and sociological visions of Mihály Csíkszentmihályi and Pierre Bourdieu. These models provide the basis for analyzing the dynamics that constitute the creative process of generating works of art. Particular attention is paid to two main figures: the artist and the public. Through some examples it is shown how creativity cannot be attributed exclusively to the machine, but must be reread in a broader way, including the relationship between human actors, tools and cultural context. The thesis also reports some ambiguous situations in which human perception in front of works created with AI leads to errors in recognizing the origin of the works themselves. In this scenario, the recognition of human creativity is put to the test: an evaluation of the formal quality of the works is no longer sufficient, but it is necessary to delve deeper into how creative processes occur with the advent of increasingly sophisticated generative tools. The final reflection invites us to pay attention to the social dynamics that define what is a work of art and creativity, reminding us that as actors in the world of art (and the world in general) we are required to think responsibly about the consequences relating to our relationship with new technologies and to design them for a better future.
ARC III - Scuola del Design
22-lug-2025
2024/2025
Questa tesi si propone di esplorare il concetto di creatività nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale, con particolare attenzione all’ambito dell’arte visiva. Attraverso un approccio sociologico, il lavoro si propone di analizzare in che modo l’adozione di strumenti di intelligenza artificiale generativa modifica alcune definizioni classiche come quella della creatività. Dopo una ricostruzione storica dell’evoluzione dell’IA e dei principali modelli oggi a disposizione, la riflessione procede sui principali modelli teorici relativi alla creatività, passando dalla definizione psicologica di Margaret Boden, alle visioni sistemiche e sociologiche di Mihály Csíkszentmihályi e Pierre Bourdieu. Questi modelli forniscono le basi per analizzare le dinamiche che costituiscono il processo creativo di generazione delle opere d’arte. Una particolare attenzione viene posta a due figure principali: l’artista e il pubblico. Attraverso alcuni esempi viene mostrato come la creatività non possa essere attribuita esclusivamente alla macchina, ma vada riletta in modo più ampio, comprendendo la relazione tra attori umani, strumenti e contesto culturale. La tesi riporta inoltre alcune situazioni ambigue nelle quali la percezione umana di fronte alle opere create con IA porta a errori nel riconoscere l’origine delle opere stesse. In questo scenario il riconoscimento della creatività umana viene messo a dura prova: non è più sufficiente una valutazione della qualità formale delle opere, ma è necessario approfondire come avvengono i processi creativi con l’avvento di strumenti generativi sempre più sofisticati. La riflessione finale ci invita a porre attenzione sulle dinamiche sociali che definiscono ciò che è opera d’arte e creatività, ricordandoci che in qualità di attori del mondo dell’arte (e del mondo in generale) siamo tenuti a ragionare in modo responsabile sulle conseguenze relative al nostro rapporto con le nuove tecnologie e a progettare le stesse per un futuro migliore.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240180