Motorways are generally considered as infrastructures independent of the territorial contexts crossed, while they are in fact an integral part of both urban and extra-urban environments. In the early 1990s, the evolution of mobility-related infrastructure networks led to a fundamental shift: from the principle of circulation to that of connection (Pucci 1996, 49). This change implies that the motorway is no longer conceived only as a means to ensure rapid transit of vehicles, but as a system that structures space, establishes relations and promotes interactions between different territorial levels. In this perspective, motorway stations assume a crucial role: while continuing to play their technical role of managing the entrances and exits of vehicles on the motorway network, the stations can be configured as relevant places able to interface both with the highway and with the territory. At the motorway stations a change in the landscape, an inversion of scale is perceived, a slowing down of time and speed. These places can be described as a threshold: not as a physical margin but as a space of relation, transition and transformation. In cases where they are close to urban centers they can be understood as real urban gateways. The thesis project presented here aims to explore this interpretation with reference to the city of Trento, where the Brenner Motorway passes through the town and has three motorway stations. These three spatial areas are taken as an opportunity to design an urban space able to weave relationships both with the motorway infrastructure and with the city, allowing a reinterpretation of these areas, both in terms of landscape and architecture. The objective is to transform motorway stations into authentic urban spaces able to accommodate interchange functions, services and to establish relations with the territory, going beyond the mere function of transit place.

Le autostrade sono generalmente considerate come infrastrutture indipendenti dai contesti territoriali attraversati, mentre ne sono di fatto parte integrante sia negli ambiti urbani che in quelli extra urbani. Agli inizi degli anni ’90 del Novecento l'evoluzione delle reti infrastrutturali legate alla mobilità ha determinato un passaggio fondamentale: dal principio della circolazione a quello della connessione (Pucci 1996, 49). Questo cambiamento implica che l'autostrada non sia più concepita solo come un mezzo per garantire il transito rapido dei veicoli, ma come un sistema che struttura lo spazio, stabilisce relazioni e favorisce interazioni tra differenti livelli territoriali. In questa prospettiva, le stazioni autostradali assumono un ruolo cruciale: pur continuando a svolgere il proprio ruolo tecnico di gestione degli ingressi e delle uscite dei veicoli nella rete autostradale, le stazioni possono configurarsi come luoghi rilevanti in grado di interfacciarsi sia con l’autostrada che con il territorio. In corrispondenza delle stazioni autostradali si percepisce un cambiamento del paesaggio, un’inversione di scala, un rallentamento del tempo e della velocità. Queste possono essere descritte come una soglia: non come margine fisico ma come spazio di relazione, di transizione e di trasformazione. Nei casi in cui si trovino in prossimità di centri urbani, inoltre, possono essere intese come vere e proprie porte urbane. Il progetto di tesi qui presentato si propone di approfondire questa interpretazione in riferimento alla città di Trento, dove l’Autostrada del Brennero lambisce l’abitato e presenta tre stazioni autostradali. Questi tre ambiti spaziali sono assunti come occasione per progettare uno spazio urbano in grado di intessere relazioni sia con l'infrastruttura autostradale che con la città, consentendo di reinterpretare queste aree, sia a livello paesaggistico che architettonico. L’obiettivo è di trasformare le stazioni autostradali in autentici spazi urbani in grado di accogliere funzioni di interscambio, servizi e di intessere relazioni con il territorio, superando la mera funzione di luogo di transito.

Tra autostrada e città : le stazioni autostradali come porte urbane

Flemma, Benedetta;GALLI, ILARIA
2024/2025

Abstract

Motorways are generally considered as infrastructures independent of the territorial contexts crossed, while they are in fact an integral part of both urban and extra-urban environments. In the early 1990s, the evolution of mobility-related infrastructure networks led to a fundamental shift: from the principle of circulation to that of connection (Pucci 1996, 49). This change implies that the motorway is no longer conceived only as a means to ensure rapid transit of vehicles, but as a system that structures space, establishes relations and promotes interactions between different territorial levels. In this perspective, motorway stations assume a crucial role: while continuing to play their technical role of managing the entrances and exits of vehicles on the motorway network, the stations can be configured as relevant places able to interface both with the highway and with the territory. At the motorway stations a change in the landscape, an inversion of scale is perceived, a slowing down of time and speed. These places can be described as a threshold: not as a physical margin but as a space of relation, transition and transformation. In cases where they are close to urban centers they can be understood as real urban gateways. The thesis project presented here aims to explore this interpretation with reference to the city of Trento, where the Brenner Motorway passes through the town and has three motorway stations. These three spatial areas are taken as an opportunity to design an urban space able to weave relationships both with the motorway infrastructure and with the city, allowing a reinterpretation of these areas, both in terms of landscape and architecture. The objective is to transform motorway stations into authentic urban spaces able to accommodate interchange functions, services and to establish relations with the territory, going beyond the mere function of transit place.
ZANDA, CLAUDIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-lug-2025
2024/2025
Le autostrade sono generalmente considerate come infrastrutture indipendenti dai contesti territoriali attraversati, mentre ne sono di fatto parte integrante sia negli ambiti urbani che in quelli extra urbani. Agli inizi degli anni ’90 del Novecento l'evoluzione delle reti infrastrutturali legate alla mobilità ha determinato un passaggio fondamentale: dal principio della circolazione a quello della connessione (Pucci 1996, 49). Questo cambiamento implica che l'autostrada non sia più concepita solo come un mezzo per garantire il transito rapido dei veicoli, ma come un sistema che struttura lo spazio, stabilisce relazioni e favorisce interazioni tra differenti livelli territoriali. In questa prospettiva, le stazioni autostradali assumono un ruolo cruciale: pur continuando a svolgere il proprio ruolo tecnico di gestione degli ingressi e delle uscite dei veicoli nella rete autostradale, le stazioni possono configurarsi come luoghi rilevanti in grado di interfacciarsi sia con l’autostrada che con il territorio. In corrispondenza delle stazioni autostradali si percepisce un cambiamento del paesaggio, un’inversione di scala, un rallentamento del tempo e della velocità. Queste possono essere descritte come una soglia: non come margine fisico ma come spazio di relazione, di transizione e di trasformazione. Nei casi in cui si trovino in prossimità di centri urbani, inoltre, possono essere intese come vere e proprie porte urbane. Il progetto di tesi qui presentato si propone di approfondire questa interpretazione in riferimento alla città di Trento, dove l’Autostrada del Brennero lambisce l’abitato e presenta tre stazioni autostradali. Questi tre ambiti spaziali sono assunti come occasione per progettare uno spazio urbano in grado di intessere relazioni sia con l'infrastruttura autostradale che con la città, consentendo di reinterpretare queste aree, sia a livello paesaggistico che architettonico. L’obiettivo è di trasformare le stazioni autostradali in autentici spazi urbani in grado di accogliere funzioni di interscambio, servizi e di intessere relazioni con il territorio, superando la mera funzione di luogo di transito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240197