Modern buildings as history disruptors: the case of forced ruins in post-conflict Lebanon

More than three decades after the end of the Civil War in Lebanon (1975-1990), traces of the battle are still visible in the built fabric of the country. Many buildings today, especially in the capital city Beirut, are found abandoned and damaged, unlikely to be reused in the near future. In a dynamic city such as Beirut that has been rebuilt countless times in the aftermath of conflicts, the eclecticism between contemporary architecture and the abandoned buildings is striking. The scars of the civil war, the longest-running war in the nation’s history, are not only found in physical form, but still haunt the Lebanese society to this day. In order to understand this lingering presence, it is inevitable to put forward the complexity of the Lebanese national identity and understand the root of the conflict that led to the fifteen-year war. The study strongly focuses on the evolution of some of Beirut’s most iconic buildings -notably the Holiday Inn and the Saint-Georges Hotel- which marked Lebanon’s glamorous identity and cultural power in the Arab World of the twentieth century, and later, their abandonment. The current state of the hotels implies that they hold a lasting and important history, which has unexpectedly failed to be told. The research hence paves the way for a fundamental study on the relationship between the modern ruins and the collective memory of a society that seems impossible to reconcile.

A più di tre decenni dalla fine della guerra civile in Libano (1975–1990), le tracce del conflitto sono ancora visibili nel tessuto costruito del paese. Numerosi edifici, in particolare nella capitale Beirut, risultano oggi abbandonati e danneggiati, con scarse possibilità di riutilizzo nel prossimo futuro. In una città dinamica come Beirut, ricostruita più volte dopo numerosi conflitti, il contrasto tra l’architettura contemporanea e gli edifici in rovina è particolarmente evidente. Le ferite della guerra civile — la più lunga nella storia del Libano — non si manifestano soltanto in forma materiale, ma continuano a influenzare profondamente la società libanese. Per comprendere questa presenza persistente, è necessario affrontare la complessità dell’identità nazionale libanese e analizzare le cause profonde del conflitto che ha condotto a quindici anni di guerra. Lo studio si concentra in particolare sull’evoluzione di alcuni degli edifici più emblematici di Beirut — in particolare l’Holiday Inn e l’Hotel Saint-Georges — che hanno rappresentato l’identità glamour del Libano e il suo ruolo culturale nel mondo arabo del XX secolo, e che sono stati successivamente abbandonati. L’attuale stato di questi alberghi suggerisce che essi custodiscano una storia significativa e duratura, che tuttavia non è mai stata pienamente narrata. La ricerca apre quindi la strada a un’analisi fondamentale sul rapporto tra le rovine moderne e la memoria collettiva di una società che appare ancora oggi impossibile da riconciliare.