Nuraghe echoes: guardians of resilience in a changing climate

Sardinia, a premier Mediterranean tourist destination, faces escalating climate stress with worsening summer droughts disrupting its fragile hydrological balance. The Coginas River Basin, containing two historic dams—the Lake Coginas Hydroelectric Plant and Casteldoria Dam—struggles to manage increasingly polarized hydrologic extremes: prolonged summer droughts and subsequent flood risks. Traditional agriculture is declining due to aridification, pushing rural economies toward livestock farming, which demands adaptive landscape strategies. This study proposes a multi-level resilience framework for the watershed by integrating regenerative agriculture, sponge landscapes, and ecotourism. Key interventions include: establishing a drought-resistant agro-ecological corridor to enhance biodiversity and crop transformation; creating decentralized rainwater retention systems combined with evapotranspiration reduction to restore groundwater; and leveraging seasonal water level fluctuations to develop adaptive recreational landscapes that support wetland habitats and ecotourism. Viewing the Coginas watershed as a dynamic hydrological laboratory, this project demonstrates how regional resilience enhancement can be achieved through a combination of water security, ecological restoration, and sustainable economic development under climate stress. This scenario is not only applicable to Sardinia, but also provides lessons to be learned for water system management and rural revitalization in similar climatic environments in the Mediterranean.

La Sardegna, una delle principali destinazioni turistiche del Mediterraneo, affronta crescenti stress climatici a causa del peggioramento delle siccità estive che compromettono il fragile equilibrio idrologico. Il bacino del fiume Coginas, che ospita due dighe storiche — l’impianto idroelettrico del Lago Coginas e la diga di Casteldoria — fatica a gestire estremi idrologici sempre più polarizzati: siccità estive prolungate e rischi di alluvioni successive. L’agricoltura tradizionale è in declino a causa dell’aridificazione, spingendo le economie rurali verso l’allevamento, che richiede strategie paesaggistiche adattative. Questo studio propone un quadro di resilienza multilivello per il bacino idrografico integrando agricoltura rigenerativa, paesaggi spugna ed ecoturismo. Gli interventi chiave includono: la creazione di un corridoio agro-ecologico resistente alla siccità per migliorare la biodiversità e la trasformazione delle colture; la realizzazione di sistemi decentralizzati di raccolta delle acque piovane combinati con strategie di riduzione dell’evapotraspirazione per il recupero delle falde acquifere; e la valorizzazione delle fluttuazioni stagionali del livello dell’acqua per sviluppare paesaggi ricreativi adattivi che supportino habitat umidi ed ecoturismo. Considerando il bacino del Coginas come un laboratorio idrologico dinamico, questo progetto dimostra come sia possibile migliorare la resilienza regionale attraverso una combinazione di sicurezza idrica, restauro ecologico e sviluppo economico sostenibile in condizioni di stress climatico. Questo modello non è solo applicabile alla Sardegna, ma offre anche importanti insegnamenti per la gestione dei sistemi idrici e la rivitalizzazione rurale in ambienti climatici simili nel Mediterraneo.