This study investigates Latin America’s participation in Global Value Chains (GVCs) over the first two decades of the 21st century, offering a comprehensive, and multidimensional assessment of the region’s positioning, determinants and partnerships dynamics. While GVCs have become a defining structure global production and trade, Latin American countries (LATAM) have displayed highly uneven integration, often characterized by limited upgrading and persistent dependence on exports of commodities. Through the use of economic indicators such as GDP, public expenditure on education, patents application activity, R&D expenditure, and the Logistics Performance Index (LPI), this document firstly evaluates the structural capacities that shape each country’s potential for engagement in GVCs. Afterwards, the study establishes a theoretical framework of GVCs and uses the OECD’s Trade in Value Added (TiVA) database to examine backward and forward participation (BP and FP) across key LATAM economies and contrasts them with global economies like China, Germany and the United States. The analysis shows that while countries like Mexico and Costa Rica have developed mainly as downstream economies, in assembly and high-tech segments, often enhance by geographical proximity to major markets like United States and trade agreements, others such as Brazil, Chile, Colombia, and Peru, have maintained their participation mainly in upstream, resource-dependent roles. This stagnation has limited their capacity to capture value and improve resilience within increasingly complex GVCs dynamics. Furthermore, the study evaluates LATAM’s evolving trade dependencies, highlighting growing linkages with China alongside traditional reliance on the U.S. market. A comparative analysis with Cadestin et al. (2016) reveals that despite increased awareness and policy initiatives, most countries in the region exhibit minimal structural shifts in GVC participation. The final framework proposed in this document links GVC positioning to economic fundamentals and policy levers, offering strategic insights for targeted upgrading and diversification. Ultimately, this study underscores the need for LATAM economies to strengthen innovation systems, enhance infrastructure, and adopt cohesive trade and industrial policies. Doing so could enable a transition towards more dynamic and inclusive roles in global production networks, mitigating vulnerabilities and fostering sustainable development in the region.

Questo studio analizza la partecipazione dell’America Latina alle Catene Globali del Valore (GVCs) nei primi due decenni del XXI secolo, offrendo una valutazione completa e multidimensionale del posizionamento della regione, dei suoi determinanti strutturali e delle dinamiche di partenariato commerciale. Sebbene le GVCs rappresentino una struttura centrale nella produzione e nel commercio globali, i paesi latinoamericani (LATAM) mostrano un’integrazione fortemente disomogenea, spesso caratterizzata da un upgrading limitato e da una persistente dipendenza dalle esportazioni di materie prime. Attraverso l’uso di indicatori economici come il PIL, la spesa pubblica per l’istruzione, l’attività brevettuale, gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) e il Logistics Performance Index (LPI), il lavoro valuta innanzitutto le capacità strutturali che influenzano il potenziale di ciascun paese nella partecipazione alle GVCs. Successivamente, lo studio definisce un quadro teorico sulle GVCs e utilizza il database Trade in Value Added (TiVA) dell’OCSE per analizzare la partecipazione backward e forward (BP e FP) delle principali economie dell’America Latina, mettendole a confronto con paesi leader come Cina, Germania e Stati Uniti. L’analisi mostra che, mentre paesi come Messico e Costa Rica si sono sviluppati prevalentemente come economie downstream, nei segmenti di assemblaggio e alta tecnologia, spesso favoriti dalla prossimità geografica ai grandi mercati e da accordi commerciali, altri come Brasile, Cile, Colombia e Perù continuano a occupare ruoli upstream, dipendenti dalle risorse naturali. Questa stagnazione ha limitato la capacità di tali paesi di generare valore aggiunto e di rafforzare la propria resilienza all’interno di dinamiche GVC sempre più complesse. Lo studio esamina inoltre l’evoluzione delle dipendenze commerciali della regione, evidenziando un crescente legame con la Cina accanto alla storica dipendenza dal mercato statunitense. Un confronto con lo studio di Cadestin et al. (2016) mostra che, nonostante una maggiore consapevolezza e iniziative di policy, la maggior parte dei paesi analizzati non ha registrato cambiamenti strutturali rilevanti nella partecipazione alle GVCs. Il framework finale proposto collega il posizionamento nelle GVCs ai fondamentali economici e agli strumenti di politica industriale, offrendo spunti strategici per l’upgrading e la diversificazione. In definitiva, il lavoro evidenzia l’urgenza per le economie latinoamericane di rafforzare i propri sistemi di innovazione, migliorare le infrastrutture e adottare politiche industriali e commerciali più coordinate. Solo così sarà possibile favorire una transizione verso ruoli più dinamici e inclusivi nelle reti produttive globali, riducendo le vulnerabilità e promuovendo uno sviluppo sostenibile nella regione.

Global value chains in Latin America: a comparative assessment of participation, partners, and policy constraints

HERNANDEZ TORRES, JAIME ANDRES
2024/2025

Abstract

This study investigates Latin America’s participation in Global Value Chains (GVCs) over the first two decades of the 21st century, offering a comprehensive, and multidimensional assessment of the region’s positioning, determinants and partnerships dynamics. While GVCs have become a defining structure global production and trade, Latin American countries (LATAM) have displayed highly uneven integration, often characterized by limited upgrading and persistent dependence on exports of commodities. Through the use of economic indicators such as GDP, public expenditure on education, patents application activity, R&D expenditure, and the Logistics Performance Index (LPI), this document firstly evaluates the structural capacities that shape each country’s potential for engagement in GVCs. Afterwards, the study establishes a theoretical framework of GVCs and uses the OECD’s Trade in Value Added (TiVA) database to examine backward and forward participation (BP and FP) across key LATAM economies and contrasts them with global economies like China, Germany and the United States. The analysis shows that while countries like Mexico and Costa Rica have developed mainly as downstream economies, in assembly and high-tech segments, often enhance by geographical proximity to major markets like United States and trade agreements, others such as Brazil, Chile, Colombia, and Peru, have maintained their participation mainly in upstream, resource-dependent roles. This stagnation has limited their capacity to capture value and improve resilience within increasingly complex GVCs dynamics. Furthermore, the study evaluates LATAM’s evolving trade dependencies, highlighting growing linkages with China alongside traditional reliance on the U.S. market. A comparative analysis with Cadestin et al. (2016) reveals that despite increased awareness and policy initiatives, most countries in the region exhibit minimal structural shifts in GVC participation. The final framework proposed in this document links GVC positioning to economic fundamentals and policy levers, offering strategic insights for targeted upgrading and diversification. Ultimately, this study underscores the need for LATAM economies to strengthen innovation systems, enhance infrastructure, and adopt cohesive trade and industrial policies. Doing so could enable a transition towards more dynamic and inclusive roles in global production networks, mitigating vulnerabilities and fostering sustainable development in the region.
Lippo, Enrico
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
22-lug-2025
2024/2025
Questo studio analizza la partecipazione dell’America Latina alle Catene Globali del Valore (GVCs) nei primi due decenni del XXI secolo, offrendo una valutazione completa e multidimensionale del posizionamento della regione, dei suoi determinanti strutturali e delle dinamiche di partenariato commerciale. Sebbene le GVCs rappresentino una struttura centrale nella produzione e nel commercio globali, i paesi latinoamericani (LATAM) mostrano un’integrazione fortemente disomogenea, spesso caratterizzata da un upgrading limitato e da una persistente dipendenza dalle esportazioni di materie prime. Attraverso l’uso di indicatori economici come il PIL, la spesa pubblica per l’istruzione, l’attività brevettuale, gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) e il Logistics Performance Index (LPI), il lavoro valuta innanzitutto le capacità strutturali che influenzano il potenziale di ciascun paese nella partecipazione alle GVCs. Successivamente, lo studio definisce un quadro teorico sulle GVCs e utilizza il database Trade in Value Added (TiVA) dell’OCSE per analizzare la partecipazione backward e forward (BP e FP) delle principali economie dell’America Latina, mettendole a confronto con paesi leader come Cina, Germania e Stati Uniti. L’analisi mostra che, mentre paesi come Messico e Costa Rica si sono sviluppati prevalentemente come economie downstream, nei segmenti di assemblaggio e alta tecnologia, spesso favoriti dalla prossimità geografica ai grandi mercati e da accordi commerciali, altri come Brasile, Cile, Colombia e Perù continuano a occupare ruoli upstream, dipendenti dalle risorse naturali. Questa stagnazione ha limitato la capacità di tali paesi di generare valore aggiunto e di rafforzare la propria resilienza all’interno di dinamiche GVC sempre più complesse. Lo studio esamina inoltre l’evoluzione delle dipendenze commerciali della regione, evidenziando un crescente legame con la Cina accanto alla storica dipendenza dal mercato statunitense. Un confronto con lo studio di Cadestin et al. (2016) mostra che, nonostante una maggiore consapevolezza e iniziative di policy, la maggior parte dei paesi analizzati non ha registrato cambiamenti strutturali rilevanti nella partecipazione alle GVCs. Il framework finale proposto collega il posizionamento nelle GVCs ai fondamentali economici e agli strumenti di politica industriale, offrendo spunti strategici per l’upgrading e la diversificazione. In definitiva, il lavoro evidenzia l’urgenza per le economie latinoamericane di rafforzare i propri sistemi di innovazione, migliorare le infrastrutture e adottare politiche industriali e commerciali più coordinate. Solo così sarà possibile favorire una transizione verso ruoli più dinamici e inclusivi nelle reti produttive globali, riducendo le vulnerabilità e promuovendo uno sviluppo sostenibile nella regione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240538