In the context of higher education, there is an increasing awareness of the need to address student wellbeing in a more holistic and systemic manner (Riva et al., 2024). Within the broader and multifaceted construct of wellbeing, this thesis specifically focuses on the dimension of social wellbeing. The research investigates how social wellbeing is experienced by students at the Durando Campus of Politecnico di Milano, and explores how it might be enhanced by reimagining the campus as a “sticky campus”: a place where students choose to spend time not out of obligation, but from a genuine sense of connection, belonging, and desire to engage (Plumridge, 2024). Adopting an ethnographic approach, the study centres on the lived experiences of a sample of students, using their narratives as a lens through which to explore the everyday dynamics of sociality on campus. These personal accounts inform a broader analysis of how student practices are shaped by, and in turn shape, the spatial, cultural, and institutional dimensions of the university context. Building on this, the thesis offers a reconceptualization of the “sticky campus”, a notion still underexplored in academic discourse, by framing it as the emergent outcome of systems oriented toward social wellbeing, rather than as a fixed spatial or programmatic model. Using participatory methods, the research develops a set of design scenarios that envision the transformation of the campus environment. These scenarios leverage key dimensions of social wellbeing, namely, agency and ownership, care and support, and social and civic participation, as strategic levers to foster campus "stickiness". Ultimately, this thesis contributes to the field of service design by showing the value of systemic, participatory, and context-sensitive design approaches in addressing complex institutional changes.

Nel contesto dell’istruzione superiore, si assiste a una crescente consapevolezza della necessità di prendersi cura del benessere degli studenti in modo più olistico e sistemico (Riva et al., 2024). All’interno del più ampio e articolato costrutto del benessere, questa tesi si concentra in particolare sulla dimensione del benessere sociale. La ricerca indaga come il benessere sociale viene vissuto dagli studenti del Campus Durando del Politecnico di Milano, ed esplora come può essere rafforzato attraverso una riconfigurazione del campus come “sticky campus”: un luogo in cui gli studenti scelgono di trascorrere il proprio tempo non per obbligo, ma per un autentico senso di connessione (Plumridge, 2024). Adottando un approccio etnografico, lo studio si focalizza sulle esperienze vissute di un campione di studenti, utilizzando le loro narrazioni come lente attraverso cui esplorare le dinamiche quotidiane di socialità nel campus. Questi racconti personali informano un’analisi più ampia di come le pratiche studentesche siano influenzate dalle dimensioni spaziali, culturali e istituzionali dell’università, e allo stesso tempo le plasmino. A partire da ciò, la tesi propone una riconcettualizzazione del modello di “sticky campus”, ancora poco esplorato, interpretandolo come risultato emergente di sistemi orientati al benessere sociale, piuttosto che come un modello fisso di configurazione spaziale o programmatica. Attraverso metodi partecipativi, la ricerca sviluppa scenari progettuali che immaginano la trasformazione dell’ambiente del campus. Questi scenari valorizzano alcune dimensioni chiave del benessere sociale, in particolare, agency e senso di appartenenza, cura e supporto, partecipazione sociale e civica, come leve strategiche per rafforzare la “stickiness” del campus. Infine, questa tesi contribuisce al campo del service design dimostrando il valore di approcci progettuali sistemici, partecipativi e sensibili al contesto per affrontare sfide complesse all’interno degli ambienti istituzionali.

Make it sticky: fostering student social wellbeing on a university campus : a situated analysis of Durando Campus of Politecnico di Milano

Rignanese, Chiara
2024/2025

Abstract

In the context of higher education, there is an increasing awareness of the need to address student wellbeing in a more holistic and systemic manner (Riva et al., 2024). Within the broader and multifaceted construct of wellbeing, this thesis specifically focuses on the dimension of social wellbeing. The research investigates how social wellbeing is experienced by students at the Durando Campus of Politecnico di Milano, and explores how it might be enhanced by reimagining the campus as a “sticky campus”: a place where students choose to spend time not out of obligation, but from a genuine sense of connection, belonging, and desire to engage (Plumridge, 2024). Adopting an ethnographic approach, the study centres on the lived experiences of a sample of students, using their narratives as a lens through which to explore the everyday dynamics of sociality on campus. These personal accounts inform a broader analysis of how student practices are shaped by, and in turn shape, the spatial, cultural, and institutional dimensions of the university context. Building on this, the thesis offers a reconceptualization of the “sticky campus”, a notion still underexplored in academic discourse, by framing it as the emergent outcome of systems oriented toward social wellbeing, rather than as a fixed spatial or programmatic model. Using participatory methods, the research develops a set of design scenarios that envision the transformation of the campus environment. These scenarios leverage key dimensions of social wellbeing, namely, agency and ownership, care and support, and social and civic participation, as strategic levers to foster campus "stickiness". Ultimately, this thesis contributes to the field of service design by showing the value of systemic, participatory, and context-sensitive design approaches in addressing complex institutional changes.
ARC III - Scuola del Design
22-lug-2025
2024/2025
Nel contesto dell’istruzione superiore, si assiste a una crescente consapevolezza della necessità di prendersi cura del benessere degli studenti in modo più olistico e sistemico (Riva et al., 2024). All’interno del più ampio e articolato costrutto del benessere, questa tesi si concentra in particolare sulla dimensione del benessere sociale. La ricerca indaga come il benessere sociale viene vissuto dagli studenti del Campus Durando del Politecnico di Milano, ed esplora come può essere rafforzato attraverso una riconfigurazione del campus come “sticky campus”: un luogo in cui gli studenti scelgono di trascorrere il proprio tempo non per obbligo, ma per un autentico senso di connessione (Plumridge, 2024). Adottando un approccio etnografico, lo studio si focalizza sulle esperienze vissute di un campione di studenti, utilizzando le loro narrazioni come lente attraverso cui esplorare le dinamiche quotidiane di socialità nel campus. Questi racconti personali informano un’analisi più ampia di come le pratiche studentesche siano influenzate dalle dimensioni spaziali, culturali e istituzionali dell’università, e allo stesso tempo le plasmino. A partire da ciò, la tesi propone una riconcettualizzazione del modello di “sticky campus”, ancora poco esplorato, interpretandolo come risultato emergente di sistemi orientati al benessere sociale, piuttosto che come un modello fisso di configurazione spaziale o programmatica. Attraverso metodi partecipativi, la ricerca sviluppa scenari progettuali che immaginano la trasformazione dell’ambiente del campus. Questi scenari valorizzano alcune dimensioni chiave del benessere sociale, in particolare, agency e senso di appartenenza, cura e supporto, partecipazione sociale e civica, come leve strategiche per rafforzare la “stickiness” del campus. Infine, questa tesi contribuisce al campo del service design dimostrando il valore di approcci progettuali sistemici, partecipativi e sensibili al contesto per affrontare sfide complesse all’interno degli ambienti istituzionali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240605