Bestiario contemporaneo

Heisenberg's Uncertainty Principle states that it is not possible to know exactly and simultaneously both the position and velocity of a particle, the constituent of matter. By elevating indeterminacy to the notion of the Contemporary, one can understand how extremely labile and elusive it is. Since this notion modifies the present, as soon as its theorization occurs, it is already obsolete given the quality of continuous becoming inherent in the Contemporary. The Bestiary is a representation of the concepts introduced by the contemporary that seeks to put ground rules on the epistemological crises that have occurred in this era, creating new categories in which the new “beasts” can relate to the present day. Through the Foucauldian method of analysis, the meaning of neologisms used in the theoretical field is investigated, but they, despite being current, have different times of conception. The investigation takes place through the genealogy of vision whereby man, through actual monsters, created bestiaries to explain, with allegories, what was incomprehensible at the time. Imagery was vital so that the illiterate population would fully understand the meaning intended to be conveyed. Subsequently, a rotation occurs whereby an exchange occurs between image and language in which depictions of beasts give way to speech. Thus a transdisciplinary innovation with a contemporary slant takes place whereby the construction of words derives from the imagination. How much, however, is left to the imagination and how much is actually tangible? The concept of the order of representation intersects many disciplines, but as of today many “beast” words need to be contextualized within the contemporary, so different themes will be addressed in which such new concepts are contextualized and how they relate to the project.

Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg afferma che non è possibile conoscere con esattezza e simultaneamente sia la posizione che la velocità di una particella, il costituente della materia. Elevando l’indeterminazione al concetto di Contemporaneo si può comprendere quanto esso sia estremamente labile e inafferrabile. Poiché questa nozione modifica il presente, appena avviene la sua teorizzazione, essa è già obsoleta data la qualità di continuo divenire insita nel Contemporaneo. Il Bestiario è una rappresentazione dei concetti introdotti dal contemporaneo che cerca di mettere dei punti fermi sulle crisi epistemologiche avvenute in questa era, creando delle nuove categorie in cui le nuove “bestie” possano relazionarsi con l’odierno. Attraverso il metodo d’analisi foucaultiano si indaga il significato dei neologismi utilizzati nel campo teorico ma essi, nonostante siano attuali, hanno tempi di concepimento differenti. L’indagine avviene attraverso la genealogia della visione per cui l’uomo, attraverso dei veri e propri mostri, creava dei bestiari per spiegare, con allegorie, ciò che era incomprensibile all’epoca. L’immagine era di vitale importanza affinché la popolazione illetterata comprendesse appieno il significato che si voleva trasmettere. Successivamente avviene una rotazione per cui si verifica uno scambio tra immagine e linguaggio in cui le raffigurazioni delle bestie lasciano spazio alla parola. Avviene così una innovazione transdisciplinare dal taglio contemporaneo per cui la costruzione delle parole deriva dall’immaginazione. Quanto però viene lasciato all’immaginazione e quanto è effettivamente concreto? Il concetto dell’ordine della rappresentazione interseca molte discipline, ma ad oggi molte parole “bestiali” devono essere contestualizzate all’interno del contemporaneo, per questo verranno affrontati temi differenti in cui si contestualizzeranno tali nuovi concetti e come essi si relazionano al progetto.