This thesis lies at the intersection of Communication Design, Visual Cultures and Gender Studies, investigating the relationship between sexism and ageism in digital media. Considering the transversality and pervasiveness of ageism, we decided to analyse the methods, forms and strategies of self-representation through which “silver” fashion influencers subvert or, on the contrary, fuel the obsession with youth and the denial of female ageing. In line with past research and observations conducted within the dcxcg group, the investigation takes into account the transformative potential of communication design, which can shape the perception of reality and contribute to the formation of new opinions and points of view. To this end, we decided to explore the design of visual artefacts – static images and videos – produced by ten influencers over 50 active in the fashion industry, to observe how they exploit the possibilities offered by social media – in particular Instagram – for the controlled design of their image. From this perspective, communication design emerges as a political tool: the question is whether, through the conscious design of visual artefacts, it is possible to intervene in the mainstream rhetoric of visual ageism, promoting awareness of how we see. The ultimate goal of this contribution is therefore to offer significant cultural stimuli for designers, informing and inspiring them about the importance of a more authentic and layered representation of age.

Il presente elaborato di tesi si colloca nell’ambito di intersezione tra la disciplina del Design della Comunicazione, le Culture Visive e i Gender Studies, indagando la relazione tra sessismo e ageism nei media digitali. Considerando la trasversalità e pervasività del fenomeno dell’ageism, si è deciso di analizzare modalità, forme e strategie di autorappresentazione attraverso cui le fashion influencer ‘silver’ sovvertono o, al contrario, fomentano l’ossessione per la giovinezza e la negazione dell’invecchiamento femminile. In continuità con i lavori di ricerca e osservazioni passate condotte nell’ambito del gruppo dcxcg, l’indagine tiene conto del potenziale trasformativo del design della comunicazione, in grado di orientare la percezione della realtà e contribuire alla formazione di nuove opinioni e punti di vista. A tal fine, si è deciso di esplorare la progettazione degli artefatti visivi – immagini statiche e video – prodotti da dieci influencer over 50 attive nel settore moda, per osservare in che modo sfruttino le possibilità offerte dai social media – in particolare Instagram – per una progettazione controllata della propria immagine. Il design della comunicazione emerge, in questa prospettiva, come strumento politico: ci si chiede se attraverso la progettazione consapevole di artefatti visivi, sia possibile intervenire sulle retoriche mainstream del visual ageism, promuovendo una sensibilizzazione dello sguardo. ll presente contributo si pone quindi come obiettivo ultimo quello di offrire stimoli culturali significativi per i progettisti, informando e ispirando sull’importanza di una rappresentazione dell’età più autentica e stratificata.

Greynaissance digitale: strategie di autorappresentazione per sfidare l'ageism attraverso la moda

Cani, Melissa
2024/2025

Abstract

This thesis lies at the intersection of Communication Design, Visual Cultures and Gender Studies, investigating the relationship between sexism and ageism in digital media. Considering the transversality and pervasiveness of ageism, we decided to analyse the methods, forms and strategies of self-representation through which “silver” fashion influencers subvert or, on the contrary, fuel the obsession with youth and the denial of female ageing. In line with past research and observations conducted within the dcxcg group, the investigation takes into account the transformative potential of communication design, which can shape the perception of reality and contribute to the formation of new opinions and points of view. To this end, we decided to explore the design of visual artefacts – static images and videos – produced by ten influencers over 50 active in the fashion industry, to observe how they exploit the possibilities offered by social media – in particular Instagram – for the controlled design of their image. From this perspective, communication design emerges as a political tool: the question is whether, through the conscious design of visual artefacts, it is possible to intervene in the mainstream rhetoric of visual ageism, promoting awareness of how we see. The ultimate goal of this contribution is therefore to offer significant cultural stimuli for designers, informing and inspiring them about the importance of a more authentic and layered representation of age.
ARC III - Scuola del Design
22-lug-2025
2024/2025
Il presente elaborato di tesi si colloca nell’ambito di intersezione tra la disciplina del Design della Comunicazione, le Culture Visive e i Gender Studies, indagando la relazione tra sessismo e ageism nei media digitali. Considerando la trasversalità e pervasività del fenomeno dell’ageism, si è deciso di analizzare modalità, forme e strategie di autorappresentazione attraverso cui le fashion influencer ‘silver’ sovvertono o, al contrario, fomentano l’ossessione per la giovinezza e la negazione dell’invecchiamento femminile. In continuità con i lavori di ricerca e osservazioni passate condotte nell’ambito del gruppo dcxcg, l’indagine tiene conto del potenziale trasformativo del design della comunicazione, in grado di orientare la percezione della realtà e contribuire alla formazione di nuove opinioni e punti di vista. A tal fine, si è deciso di esplorare la progettazione degli artefatti visivi – immagini statiche e video – prodotti da dieci influencer over 50 attive nel settore moda, per osservare in che modo sfruttino le possibilità offerte dai social media – in particolare Instagram – per una progettazione controllata della propria immagine. Il design della comunicazione emerge, in questa prospettiva, come strumento politico: ci si chiede se attraverso la progettazione consapevole di artefatti visivi, sia possibile intervenire sulle retoriche mainstream del visual ageism, promuovendo una sensibilizzazione dello sguardo. ll presente contributo si pone quindi come obiettivo ultimo quello di offrire stimoli culturali significativi per i progettisti, informando e ispirando sull’importanza di una rappresentazione dell’età più autentica e stratificata.
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