Remy: studio delle forme, dei movimenti e dell'interazione affettiva in un AI companion per il benessere lavorativo

In an increasingly digital and fragmented work environment, mental and emotional well-being has become a central concern. This thesis explores the potential of supporting workers through an AI companion designed to provide an empathetic, discreet, and non-intrusive presence. Starting from a theoretical analysis of affective computing, emotional design, and embodied interfaces, the work evolves into a design phase focused on creating a physical device intended to accompany individuals during their desk-based workday. The final prototype, named Remy, integrates biometric sensors, light, sound, and subtle animation-inspired micro-movements to suggest breaks, guided breathing, or simple gestures of encouragement. Interaction relies on subtle yet meaningful signals, capable of conveying attention and presence without resorting to visual interfaces. The result is an object seamlessly integrated into the daily workspace, fostering an emotional connection and offering a new way of understanding digital support. The project demonstrates how an embodied, non-verbal, and customizable artificial intelligence can contribute to enhancing well-being, focus, and self-awareness in contemporary work practices.

In un contesto lavorativo sempre più digitale e frammentato, il tema del benessere mentale ed emotivo assume un ruolo centrale. Questa tesi esplora la possibilità di supportare i lavoratori attraverso un AI companion progettato per offrire una presenza empatica, discreta e non invasiva. A partire da un’analisi teorica sui temi dell’intelligenza artificiale affettiva, del design emozionale e delle interfacce embodied, il lavoro si sviluppa in una fase progettuale volta alla creazione di un dispositivo fisico, pensato per accompagnare la persona durante le ore di lavoro alla scrivania. Il prototipo finale, chiamato Remy, integra sensori biometrici, luce, suono e micro-movimenti ispirati all’animazione per suggerire pause, respirazioni guidate o semplici gesti di incoraggiamento. L’interazione si basa su segnali sottili ma significativi, capaci di trasmettere attenzione e presenza senza ricorrere a interfacce visive. Il risultato è un oggetto che si integra nello spazio lavorativo quotidiano, promuovendo una relazione affettiva e un nuovo modo di intendere il supporto digitale. Il progetto dimostra come un’intelligenza artificiale incarnata, non verbale e personalizzabile possa contribuire a migliorare il benessere, la concentrazione e la consapevolezza individuale nelle pratiche lavorative contemporanee.