REBOURN : progetto di riqualificazione di Palazzo Costa a Mortara

This thesis deals with the redevelopment of Palazzo Costa, a former Fire Station located in via Roma 87 in Mortara (PV), abandoned since 2019. The building represents an emblematic example of an “urban leftover”, as defined by Prof. Luciano Crespi: a suspended space, devoid of function and identity, in danger of dissolving into urban marginality with no prospects of redemption. The aim of the project is to restore centrality and value to this place through an interior and spatial design intervention, transforming it into a multifunctional centre open to citizens, aimed at promoting meeting, culture and hospitality. The project is the result of an in-depth historical, urban and social analysis of the city of Mortara, supplemented by documentary research on the building, architectural surveys and interviews with the local population, with the aim of intercepting real needs and shared prospects for use. The concept is developed around the metaphor of fire, understood as a symbol of regeneration, warmth and belonging. The design space is interpreted as a ‘dying sun’ that is about to go out, on the verge of definitive darkness, but still capable of being brought back to light. The flame thus becomes a design guide in the definition of new functions and flows capable of regenerating it. The project envisages the creation of reconfigurable spaces for cultural, educational and social activities: a tavern with a bar, a hostel for slow tourism, areas for study and coworking, carpentry and cycle workshops, spaces for physical wellbeing, environments for public events and recreational areas dedicated to young people. The project intends to generate a renewed sense of belonging, encourage contamination between generations and stimulate a new form of active and participatory citizenship.

La presente tesi affronta la riqualificazione di Palazzo Costa, ex Caserma dei Vigili del Fuoco situata in via Roma 87 a Mortara (PV), abbandonata dal 2019. L’edificio rappresenta un esempio emblematico di “avanzo urbano”, come definito dal Prof. Luciano Crespi: uno spazio sospeso, privo di funzione e identità, che rischia di dissolversi nella marginalità urbana senza prospettive di riscatto. L’obiettivo del progetto è restituire centralità e valore a questo luogo attraverso un intervento di interior e spatial design, trasformandolo in un centro polifunzionale aperto alla cittadinanza, volto alla promozione dell’incontro, della cultura e dell’ospitalità. Il progetto nasce da un’approfondita analisi storica, urbana e sociale della città di Mortara, integrata da ricerche documentali sull’edificio, rilievi architettonici e interviste rivolte alla popolazione locale, con lo scopo di intercettare bisogni reali e prospettive d’uso condivise. Il concept si sviluppa attorno alla metafora del fuoco, inteso come simbolo di rigenerazione, calore e appartenenza. Lo spazio progettuale è interpretato come un “sole morente” che sta per spegnersi, giunto ormai sull’orlo di un buio definitivo, ma ancora in grado di essere riportato alla luce. La fiamma diventa così guida progettuale nella definizione di nuove funzioni e flussi capaci di rigenerarlo. Il progetto prevede la realizzazione di spazi riconfigurabili per attività culturali, formative e sociali: un’osteria con bar, un ostello per il turismo lento, aree per lo studio e il coworking, laboratori di falegnameria e ciclofficina, spazi per il benessere fisico, ambienti per eventi pubblici e aree ricreative dedicate ai giovani. L’intervento intende generare un rinnovato senso di appartenenza, favorire la contaminazione tra generazioni e stimolare una nuova forma di cittadinanza attiva e partecipata.