Although Villa Velo is not among Carlo Scarpa’s most famous works, it was one of the first construction sites where the Architect was able to apply his archetypes while facing the dual challenge of intervening on an existing structure and experimenting with a modern material such as reinforced concrete. These two themes recur throughout his career and, in this case, foreshadow Scarpa’s attention to the fusion of craftsmanship and innovation. The aim of this thesis is to explore, through the parametric modeling of the Villa and, more generally, through BIM technology, the potential of this parametric approach in the context of interventions on built heritage. To develop the HBIM model, a laser scanner survey was chosen as the starting point, providing a point cloud with resolution, detail, and geometric accuracy suitable for its application in a BIM environment. The point cloud thus served as input for creating a semantic model of Villa Velo and demonstrating how this type of tool and modeling approach are strategic for an increasingly efficient understanding of the built environment. The main focus of the thesis is to assess how the use of 4D BIM technology applied to an existing building can support its conservation, virtual reconstruction, and the interpretation of Scarpa’s original design intentions. Within a digitally structured, phase-based context, a reverse chronological process will be employed to uncover the Architect’s original project-now significantly altered and barely recognizable, yet still holding the potential to be rediscovered.

Sebbene Villa Velo non rientri tra le opere più celebri di Carlo Scarpa, questo fu uno dei primi cantieri in cui l’Architetto poté mettere in pratica i suoi archetipi, confrontandosi al contempo con la doppia sfida di intervenire su una struttura esistente e di sperimentare un materiale moderno come il cemento armato. Due tematiche che ricorrono durante tutta la sua esperienza e che qui preannunciano l’attenzione di Scarpa alla fusione tra Artigianalità e Innovazione. L’obiettivo che si pone questa tesi è quello di indagare, attraverso la modellazione parametrica della Villa e più in generale la tecnologia BIM, le potenzialità di questo tipo di approccio parametrico in un ambito di intervento che ha come soggetto il patrimonio costruito. Per la realizzazione del modello HBIM si è scelto di partire da un rilievo laser scanner capace di restituire una nuvola di punti le cui caratteristiche di risoluzione, dettaglio e corrispondenza geometrica fossero adeguate alla sua applicazione in ambiente BIM. La nuvola di punti è stata quindi il dato di input per la realizzazione di un modello semantico di Villa Velo e per dimostrare quanto questo tipo di strumento e di modellazione siano strategici per una sempre più efficiente comprensione del costruito. Il focus principale della tesi sarà quello di verificare come l’utilizzo della tecnologia BIM 4D applicato ad un edificio esistente ne possa supportare la conservazione, la ricostruzione virtuale e la comprensione delle intenzioni progettuali di Scarpa. All’interno di un contesto digitale strutturato per fasi, attraverso un processo a ritroso a livello temporale, sarà quindi portato alla luce il progetto originale dell’Architetto Veneziano, ormai ampiamente modificato e poco riconoscibile ma che mantiene in sé la volontà di essere riscoperto.

Villa Velo a Fontaniva, un processo inverso dallo stato attuale alle origini del progetto di Carlo Scarpa e la creazione di un archivio digitale tramite la metodologia BIM

Santelli, Cristian
2024/2025

Abstract

Although Villa Velo is not among Carlo Scarpa’s most famous works, it was one of the first construction sites where the Architect was able to apply his archetypes while facing the dual challenge of intervening on an existing structure and experimenting with a modern material such as reinforced concrete. These two themes recur throughout his career and, in this case, foreshadow Scarpa’s attention to the fusion of craftsmanship and innovation. The aim of this thesis is to explore, through the parametric modeling of the Villa and, more generally, through BIM technology, the potential of this parametric approach in the context of interventions on built heritage. To develop the HBIM model, a laser scanner survey was chosen as the starting point, providing a point cloud with resolution, detail, and geometric accuracy suitable for its application in a BIM environment. The point cloud thus served as input for creating a semantic model of Villa Velo and demonstrating how this type of tool and modeling approach are strategic for an increasingly efficient understanding of the built environment. The main focus of the thesis is to assess how the use of 4D BIM technology applied to an existing building can support its conservation, virtual reconstruction, and the interpretation of Scarpa’s original design intentions. Within a digitally structured, phase-based context, a reverse chronological process will be employed to uncover the Architect’s original project-now significantly altered and barely recognizable, yet still holding the potential to be rediscovered.
BALIN, SIMONE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-lug-2025
2024/2025
Sebbene Villa Velo non rientri tra le opere più celebri di Carlo Scarpa, questo fu uno dei primi cantieri in cui l’Architetto poté mettere in pratica i suoi archetipi, confrontandosi al contempo con la doppia sfida di intervenire su una struttura esistente e di sperimentare un materiale moderno come il cemento armato. Due tematiche che ricorrono durante tutta la sua esperienza e che qui preannunciano l’attenzione di Scarpa alla fusione tra Artigianalità e Innovazione. L’obiettivo che si pone questa tesi è quello di indagare, attraverso la modellazione parametrica della Villa e più in generale la tecnologia BIM, le potenzialità di questo tipo di approccio parametrico in un ambito di intervento che ha come soggetto il patrimonio costruito. Per la realizzazione del modello HBIM si è scelto di partire da un rilievo laser scanner capace di restituire una nuvola di punti le cui caratteristiche di risoluzione, dettaglio e corrispondenza geometrica fossero adeguate alla sua applicazione in ambiente BIM. La nuvola di punti è stata quindi il dato di input per la realizzazione di un modello semantico di Villa Velo e per dimostrare quanto questo tipo di strumento e di modellazione siano strategici per una sempre più efficiente comprensione del costruito. Il focus principale della tesi sarà quello di verificare come l’utilizzo della tecnologia BIM 4D applicato ad un edificio esistente ne possa supportare la conservazione, la ricostruzione virtuale e la comprensione delle intenzioni progettuali di Scarpa. All’interno di un contesto digitale strutturato per fasi, attraverso un processo a ritroso a livello temporale, sarà quindi portato alla luce il progetto originale dell’Architetto Veneziano, ormai ampiamente modificato e poco riconoscibile ma che mantiene in sé la volontà di essere riscoperto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240934