In recent decades, interest in the preservation and transmission of theatrical memory has taken on increasing importance, both in academic circles and in cultural planning processes, prompting researchers, designers and artists to rethink the methods through which theatrical experience can be transmitted and experienced beyond the stage. The artistic production of Eugenio Barba and the Odin Teatret, with its strong anthropological and community component, is an emblematic case in which memory is not only content to be preserved, but an experience to be relived. This thesis fits into this scenario, born in a multidisciplinary context that intertwines design, theatre anthropology, archival practices and technologies, with the aim of contributing to the development of devices capable of making the memory of theatre accessible and reactivable. The LAFLIS on the Road project is a concrete example of how it is possible to address the challenges of archiving the ephemeral and enhancing performative knowledge through digital, interactive and immersive tools. Through direct dialogue with the protagonists of the archive, we reflected on how to transmit memory and experience, arriving at the design of a metaphorical travelling installation and two interactive touchpoints connected to it: a mobile app and a virtual reality experience. The design part of the thesis focuses on the installation and touchpoints, going through the different stages of the project up to their prototyping, exploring new languages to activate living archives, encouraging a personal, immersive and conscious enjoyment of theatrical heritage.

L’interesse verso la conservazione e la trasmissione della memoria teatrale ha assunto negli ultimi decenni un ruolo di crescente importanza, sia negli ambiti accademici sia nei processi di progettazione legati alla cultura, spingendo ricercatori, progettisti e artisti a ripensare i metodi attraverso cui l’esperienza teatrale può essere trasmessa e vissuta oltre la scena. La produzione artistica di Eugenio Barba e dell’Odin Teatret, con la sua forte componente antropologica e comunitaria, rappresenta un caso emblematico in cui la memoria non solo è un contenuto da conservare, ma un'esperienza da fare vivere nuovamente. In questo scenario si inserisce questa tesi, nata in un contesto multidisciplinare che intreccia design, antropologia teatrale, pratiche archivistiche e tecnologie, con l’intento di contribuire allo sviluppo di dispositivi capaci di rendere accessibile e riattivabile la memoria del teatro. Il progetto LAFLIS on the Road si configura come un esempio concreto di come sia possibile affrontare le sfide dell’archiviazione dell’effimero e della valorizzazione del sapere performativo attraverso strumenti digitali, interattivi e immersivi. Dialogando direttamente con i protagonisti dell’archivio, si è riflettuto su come trasmettere la memoria e l’esperienza, arrivando alla progettazione di un'installazione itinerante metaforica e di due touchpoint interattivi ad essa collegati: un’app per mobile e un’esperienza in realtà virtuale. La parte progettuale della tesi si concentra sull’installazione e sui touchpoint, attraversando le diverse fasi del progetto fino alla loro prototipazione, esplorando nuovi linguaggi per attivare archivi viventi, favorendo una fruizione personale, immersiva e consapevole del patrimonio teatrale.

Eugenio Barba's LAFLIS on the road : interaction design for the transmission of theatre memory

CASTAGNA, LORENZO
2024/2025

Abstract

In recent decades, interest in the preservation and transmission of theatrical memory has taken on increasing importance, both in academic circles and in cultural planning processes, prompting researchers, designers and artists to rethink the methods through which theatrical experience can be transmitted and experienced beyond the stage. The artistic production of Eugenio Barba and the Odin Teatret, with its strong anthropological and community component, is an emblematic case in which memory is not only content to be preserved, but an experience to be relived. This thesis fits into this scenario, born in a multidisciplinary context that intertwines design, theatre anthropology, archival practices and technologies, with the aim of contributing to the development of devices capable of making the memory of theatre accessible and reactivable. The LAFLIS on the Road project is a concrete example of how it is possible to address the challenges of archiving the ephemeral and enhancing performative knowledge through digital, interactive and immersive tools. Through direct dialogue with the protagonists of the archive, we reflected on how to transmit memory and experience, arriving at the design of a metaphorical travelling installation and two interactive touchpoints connected to it: a mobile app and a virtual reality experience. The design part of the thesis focuses on the installation and touchpoints, going through the different stages of the project up to their prototyping, exploring new languages to activate living archives, encouraging a personal, immersive and conscious enjoyment of theatrical heritage.
ARC III - Scuola del Design
22-lug-2025
2024/2025
L’interesse verso la conservazione e la trasmissione della memoria teatrale ha assunto negli ultimi decenni un ruolo di crescente importanza, sia negli ambiti accademici sia nei processi di progettazione legati alla cultura, spingendo ricercatori, progettisti e artisti a ripensare i metodi attraverso cui l’esperienza teatrale può essere trasmessa e vissuta oltre la scena. La produzione artistica di Eugenio Barba e dell’Odin Teatret, con la sua forte componente antropologica e comunitaria, rappresenta un caso emblematico in cui la memoria non solo è un contenuto da conservare, ma un'esperienza da fare vivere nuovamente. In questo scenario si inserisce questa tesi, nata in un contesto multidisciplinare che intreccia design, antropologia teatrale, pratiche archivistiche e tecnologie, con l’intento di contribuire allo sviluppo di dispositivi capaci di rendere accessibile e riattivabile la memoria del teatro. Il progetto LAFLIS on the Road si configura come un esempio concreto di come sia possibile affrontare le sfide dell’archiviazione dell’effimero e della valorizzazione del sapere performativo attraverso strumenti digitali, interattivi e immersivi. Dialogando direttamente con i protagonisti dell’archivio, si è riflettuto su come trasmettere la memoria e l’esperienza, arrivando alla progettazione di un'installazione itinerante metaforica e di due touchpoint interattivi ad essa collegati: un’app per mobile e un’esperienza in realtà virtuale. La parte progettuale della tesi si concentra sull’installazione e sui touchpoint, attraversando le diverse fasi del progetto fino alla loro prototipazione, esplorando nuovi linguaggi per attivare archivi viventi, favorendo una fruizione personale, immersiva e consapevole del patrimonio teatrale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/240970