Along Via Pontica: exploring Burgas' heritage, ecologies and potentials as a model for the revitalization of the western black sea coast

This thesis explores an architectural adaptive reuse strategy for the industrial buildings in the salt pans of Burgas, a historically and ecologically significant area within the Natura 2000 network. Situated near Atanasovsko Lake, a Ramsar site and a critical node along the Via Pontica migration route, the site presents a unique intersection of industrial heritage, ecological sensitivity, and cultural potential. Burgas, one of Bulgaria’s most industrialized cities, has long faced environmental challenges, including air and water pollution. In contrast, its wetland system, including salt flats, lagoons, and dunes, supports diverse flora and fauna, some of which are highly specialized and protected. The existing salt production infrastructure and railway network offer opportunities for reactivation through an integrated strategy that balances conservation, regeneration, and sustainable development. The research identifies key challenges and risks to the preservation and enhancement of the natural and built environment, including industrial pollution, habitat fragmentation, and unsustainable urban expansion. Through a multidisciplinary approach, the thesis proposes a framework for revitalizing the salt pan buildings while respecting the ecological integrity of the area. The strategy incorporates cultural programming, ecological tourism, and climate-adaptive design principles to ensure a resilient and sustainable transformation. By integrating these sites into the broader cultural and ecological networks of Burgas, including the Via Pontica corridor, the project contributes to the city’s positioning as a key node of heritage-driven sustainable development. The proposed interventions aim to create a model for adaptive reuse that harmonizes industrial heritage with environmental stewardship, fostering a renewed relationship between the city, its wetlands, and its historical infrastructure.

Questa tesi esplora una strategia di riuso adattivo per gli edifici industriali delle saline di Burgas, un'area di rilevanza storica ed ecologica all'interno della rete Natura 2000. Situato nei pressi del Lago di Atanasovsko, un sito Ramsar e un nodo cruciale lungo la rotta migratoria Via Pontica, il sito rappresenta un'intersezione unica tra patrimonio industriale, sensibilità ecologica e potenziale culturale. Burgas, una delle città più industrializzate della Bulgaria, ha affrontato per lungo tempo sfide ambientali, tra cui l'inquinamento dell'aria e dell'acqua. In contrasto, il suo sistema di zone umide, che comprende saline, lagune e dune, ospita una flora e una fauna diversificate, alcune delle quali altamente specializzate e protette. L'infrastruttura esistente per la produzione del sale e la rete ferroviaria offrono opportunità di riattivazione attraverso una strategia integrata che bilancia conservazione, rigenerazione e sviluppo sostenibile. La ricerca identifica le principali sfide e i rischi per la conservazione e il miglioramento dell'ambiente naturale e costruito, tra cui l'inquinamento industriale, la frammentazione degli habitat e l'espansione urbana non sostenibile. Attraverso un approccio multidisciplinare, la tesi propone un quadro di interventi per la riqualificazione degli edifici delle saline, garantendo al contempo l'integrità ecologica dell'area. La strategia integra programmi culturali, turismo ecologico e principi di progettazione adattativa al clima per assicurare una trasformazione resiliente e sostenibile. Integrando questi siti nelle più ampie reti culturali ed ecologiche di Burgas, inclusa la Via Pontica, il progetto contribuisce a posizionare la città come un nodo chiave dello sviluppo sostenibile basato sul patrimonio. Gli interventi proposti mirano a creare un modello di riuso adattivo che armonizzi il patrimonio industriale con la tutela ambientale, favorendo un rinnovato rapporto tra la città, le sue zone umide e la sua infrastruttura storica.